1- NON FATE VEDERE A MARPIONNE COSA PENSANO DI LUI I MARXISTI-LENINISTI DE’ NOANTRI - 2- LA SINISTRA FINISCE SUL CARRELLO DEI BOLLITI: FATTO A FETTE CULATELLO BERSANI - 3- IL PORTABORSE DEL MAGO D’ALEMIX CHIEDE IL VOTO E I VELTRONICI LO SFANCULANO - 4- NON DITE A \"REPUBBLICA\" CHE FASSINO CONTINUA A MARPIONNEGGIARE: \"IL PIANO MARCHIONNE DÀ CERTEZZE OCCUPAZIONALI E INDUSTRIALI, QUINDI DÀ FUTURO A MIRAFIORI\". - 5- NON FATE LEGGERE ALLA CAMUSSO L’INTERVISTA DI CHIAMPARINO: “A MARCHIONNE ANDREBBE STESO UN TAPPETO ROSSO. A MIRAFIORI SI PARLAVA DI FARNE UNA GARDALAND\" - 6- E AGGIUNGE: \"SONO STUFO DI UNA SINISTRA CHE ORMAI RAGIONA COME SE FOSSE FUORI DAL MONDO REALE. BERSANI DELUDENTE, SI DIA SPAZIO A RENZI O PER ENTRARE NEL GRUPPO DIRIGENTE IL REQUISITO NECESSARIO È IL NON AVER VINTO MAI NIENTE?...\" - 7 - FIORONI E GENTILONI S’INCAZZANO COn BRESSA E RIMETTONO GLI INCARICHI DI PARTITO

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BERSANIBERSANI

1. BERSANI, CERCO UNITA\' MA ANCHE CHIAREZZA, OGGI VOTO...
(ANSA)
- Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, aprendo la direzione del partito ha annunciato che si voterà la sua relazione per fare \"chiarezza\" sulla linea del partito. \"I prossimi mesi - ha detto Bersani - decideranno per i prossimi anni. Sono alla ricerca del massimo di unità visto il passaggio delicato ma serve anche chiarezza e chiederò che la direzione assuma una responsabilità attraverso il voto\".

2. BERSANI, NESSUN DIALOGO CON CHI VUOLE RISTRUTTURAZIONE CENTRODESTRA...
(Adnkronos)
- In Italia, \'per andare non contro ma oltre Berlusconi\', bisogna \'riallestire un modello di democrazia\' e \'dare vita ad un cambiamento di fondo\'. Nella sua relazione in Direzione, Pier Luigi Bersani ha chiarito la prospettiva politica che si puo\' aprire anche per quel che riguarda le alleanze.

PAOLOPAOLO GENTILONI

\'Questa tensione costituente e ricostruttiva deve impegnare tutte le forze dell\'opposizione, anche forze che hanno tra loro prospettive non collimanti\', ha detto Bersani. l segretario del Pd ha ribadito di volersi rivolgere alle \'forze di sinistra e di centrosinistra\' e alle forze \'di centro e che si dichiarino di centro\', ma \'ovviamente il Pd non e\' interessato invece a forze impegnate nella ristrutturazione del centrodestra\'.

Bersani ha sollecitato: \'Chi si sottrae a questa responsabilita\' spieghi, non a noi ma al Paese, che cosa altro serve. I tempi stringono e bisogna essere chiari, e questo riguarda anche il Pd. Tutte le proposte sono perfezionabili e migliorabili. Se si intende contestarle bisogna presentarne altre e che si capiscano\'.

FIATFIAT mirafiori

3. MODEM VOTERANNO CONTRO RELAZIONE BERSANI...
(ANSA)
- Movimento democratico voterà alla direzione del Pd contro la relazione del segretario Pier Luigi Bersani. Lo ha annunciato, a nome dei Modem, Paolo Gentiloni al termine del suo intervento.

Gentiloni ha criticato l\'impostazione della relazione di Bersani, a partire dalla questione Fiat: \"Dobbiamo stare - ha domandato - dalla parte di Marchionne? Non è questo il punto. Ma il Pd dovrebbe essere a sostegno del \'si\' all\'accordo di Mirafiori in maniera esplicita\". Per quanto riguarda poi il tema delle alleanze, Gentiloni ha invitato il partito ad \"evitare di rinchiudersi all\'angolo\".

VendolaVendola ai cancelli di Mirafiori

\"E\' giusto guardare avanti - ha proseguito riferendosi all\'invito fatto da Bersani e da Franceschini - però dobbiamo farlo sapendo che l\'accordo con il terzo polo non c\'é e in ogni caso non ci garantisce sulla possibilità di iscrivere in questa ricerca dell\'accordo la limpida forza riformista che noi rappresentiamo\". Infine Gentiloni ha affrontato il tema del voto finale: \"Io avrei esclusa l\'esigenza - ha spiegato - di un voto finale Bersani tuttavia lo chiede e noi anticipiamo a questo punto la nostra decisione di votare contro\".

MarchionneMarchionne fascio

4. D\'ALEMA, LARGA CONVERGENZA SALVO VOCI ISOLATE...
(ANSA)
- \"Un\'ottima relazione sui problemi reali e rivolta ai cittadini. C\'é una discussione di grandissima convergenza salvo alcune voci isolate, legittime per carità, ma c\'é una larghissima convergenza molto al di là del consenso congressuale\". Massimo D\'Alema, lasciando la Direzione del Pd, nega che ci siano divisioni all\'interno del partito sulla linea espressa dal segretario del Pd. \"E\' normale che ci siano - ha detto D\'Alema - opinioni diverse ma c\'é una chiara linea politica sostenuta dalla stragrande maggioranza in direzione\".

DARIODARIO FRANCESCHINI

5. D\'ALEMA, ALLEANZE? NULLA DA DECIDERE, NON CI SONO ELEZIONI...
(Adnkronos) -
\'Sulle alleanze non c\'e\' nulla da decidere perche\' al momento non ci sono elezioni\'. Lo dice Massimo D\'Alema parlando con i cronisti alla Direzione del Pd.

D\'Alema condivide la linea del segretario Bersani: \'Bersani ha presentato una piattaforma convincente. Un ragionamento rivolto a tutte le opposizioni e continuera\' a farlo nei prossimi mesi\'.

6. FASSINO, PIANO MARCHIONNE DA\' FUTURO A MIRAFIORI...
(ANSA)
- \"Il piano Marchionne dà certezze occupazionali e industriali, quindi dà futuro a Mirafiori\". Lo ha detto Piero Fassino, candidato sindaco a Torino, in un passaggio del suo intervento alla Direzione del Pd. Fassino ha pure contestato la tesi della Fiom secondo la quale l\'accordo sottoscritto dagli altri sindacati lede i diritti dei lavoratori: \"Attenzione - ha sottolineato - i diritti chiamano in causa il rispetto della dignità del lavoro. La gestione della pausa pranzo non è qualcosa che attiene ai diritti, ma alle condizioni di organizzazione del lavoro. E questo - ha concluso - è una cosa diversa\".

MassimoMassimo DAlema

7. FRANCESCHINI, NON CHIEDO CONTA MA CHIAREZZA...
(ANSA) -
La richiesta di un voto alla Direzione del Pd non è la ricerca di una \"conta interna\", bensì nasce dalla necessità di avere \"chiarezza\" sulla linea del partito. Lo ha detto Dario Franceschini in un passaggio del suo intervento. \"Non ho mai pensato - ha spiegato - ad alcuna conta interna. E\' un concetto che non mi appartiene. Però, dopo un dibattito, se c\'é una linea alternativa deve emergere, altrimenti non possiamo rimanere nell\'incertezza se c\'é o meno una linea unitaria, perché andrebbe a scapito della chiarezza. Oggi - ha concluso - il partito deve uscire con una linea chiara perché ce lo chiede il paese\".

FASSINOiFASSINOi

8 - SCOPPIA CASO BRESSA IN DIREZIONE, FIORONI E GENTILONI RIMETTONO MANDATO
(Adnkronos)
- Beppe Fioroni e Paolo Gentiloni, rispettivamente responsabile Welfare e Comunicazioni del Pd, hanno rimesso il loro mandato dopo che Gianclaudio Bressa, esponente di Area dem, ha invitato coloro che non sono d\'accordo con il segretario Pierluigi Bersani a dimettersi dagli incarichi.

Fioroni e Gentiloni sono tra quelli che hanno annunciato che voteranno contro la relazione di Bersani. \'Se le cose stanno cosi\' siamo pronti -ha detto Fioroni intervenendo in direzione- a rimettere il mandato\'.

9. SERGIO CHIAMPARINO: «QUESTA SINISTRA FUORI DAL MONDO MI HA STUFATO»...
Tommaso Labate per \"Il Riformista\"

sergiosergio chiamparino lap

Sergio Chiamparino dice al Riformista di essere «stufo del benaltrismo di una sinistra» che ormai ragiona «come se fosse fuori dal mondo reale». Sostiene che «in qualsiasi altro paese, Marchionne sarebbe stato accolto col tappeto rosso».

Aggiunge che la posizione del Pd sul caso Fiat «rimane confusa». E parlando della classifica del Sole 24 ore sui sindaci più apprezzati, scandisce: «Renzi primo, io secondo. Sono un pensionando e lo dico con molta umiltà: è ora che il Pd inizi ad ascoltare davvero queste persone che hanno dimostrato di avere cultura di governo. Oppure l\'unico requisito per entrare nel gruppo dirigente nazionale del partito è quello di non aver mai vinto un bel niente?».

MaurizioMaurizio Landini

Chiamparino, Berlusconi dice che se vince il «no» al referendum di Mirafiori, la Fiat farà bene ad andarsene. È d\'accordo?
Se malauguratamente vincesse il no, il governo dovrebbe convocare un tavolo per trovare un rimedio. Anche se sarebbe molto difficile farlo. Come ha ben spiegato Marchionne, le auto che vanno vendute sulla \"piazza\" internazionale hanno bisogno di essere prodotte con modalità e tempi coerenti con la domanda dei mercati.

Come sta Torino a poche ore dal referendum di Mirafiori?
Mi creda, la gente è infastidita dal tentativo di politicizzare una questione sindacale, economica e sociale. E soprattutto la città sa che Marchionne è stato l\'uomo che ha salvato il Gruppo Fiat e che, insieme agli enti locali, ha impedito la chiusura di Mirafiori.

Visto l\'acceso dibattito in corso tra i lavoratori, non le sembra di esagerare un po\'?
Nel 2003-2004 Mirafiori era praticamente chiusa. Al punto che c\'erano già alcune proposte per riconvertire quell\'area persino in un mastodontico parco divertimenti. Una specie di Gardaland di Torino, non so se mi spiego. Quanto a Marchionne, rimane l\'uomo che ha preso quella macchina ingrippata che era diventata la Fiat e l\'ha salvata. Tornando a Mirafiori, c\'è la possibilità storica non solo di portare quella produzione che là manca da vent\'anni. Ma di farne un vero e proprio \"hub\" dell\'innovazione per la mobilità sostenibile.

Sembra una gigantesca réclame del sì, non trova?
Detto con la massima sincerità, io sono esterrefatto per tutte le polemiche su Marchionne. L\'ad della Fiat sta solo proponendo un nuovo modo di lavorare. Nel settore del tessile e dell\'alimentaristica lavorano così da vent\'anni. Ma soprattutto sono senza parole perché, in qualsiasi altra parte del mondo, uno che mette sul tavolo un miliardo di investimenti sarebbe stato accolto col tappeto rosso.

MaurizioMaurizio Landini della Fiom e Susanna Camusso CGIL

Però non vorrà negare l\'accordo prevede l\'appesantimento dei carichi di lavoro.
L\'appesantimento c\'è e va compensato. Alzando i salari e coinvolgendo sempre di più il sindacato nelle decisioni dell\'azienda.

Il modello tedesco.
Appunto. Se al referendum vince il sì, tutte le strade sono praticabili. Se passa il no, invece, si finirà tutti a fare i gatti neri in un gigantesco limbo. Dobbiamo metterci in testa che nelle relazioni industriali italiane c\'è sempre questo gap di dieci anni che va colmato. Le faccio un esempio: se l\'accordo del 1993 fosse stato fatto dieci anni prima, come proponevano Tarantelli, Modigliani e la Cisl, i lavoratori ne avrebbero guadagnato in diritti e in tutela del reddito. Oggi ci troviamo di nuovo a un bivio.

PIERPIER FERDINANDO CASINI

Se non anticipiamo, finiremo per subire. Le vie sono due: votare sì al referendum per lasciare aperte tutte le strade e correggere in seguito tutte quelle criticità che ci sono nell\'accordo. Oppure, se vince il no, tocca prepararsi al nulla.

Torniamo a Marchionne. Come giudica il fatto che, considerando le stock options, l\'ad Fiat paga meno tasse dei suoi operai?
Tra Marchionne e un metalmeccanico c\'è uno scarto troppo grande. Primo, per una ragione di natura morale, visto che chi guadagna di più dovrebbe versare dei contributi straordinari. Secondo, per una distorsione nel meccanismo delle stock options. Questo discorso però non vale solo per Marchionne, ma anche per moltissimi altri manager.

Questo è un tema sollevato da sinistra. Non sembra un aspetto di poco conto.
Io sono stufo di questo \"benaltrismo\" della sinistra, di questo modo di ragionare che alla sinistra ha provocato e sta provocando danni irreparabili. Ormai, a sinistra, è quasi sempre così. Il problema è sempre \"ben altro\"...

Iniziamo dalla Fiom. Ce l\'ha con Landini?
Io non ce l\'ho con Landini. Ma siamo seri, la torsione politica della Fiom è ormai una cosa scontata.

Ripone le sue speranze nella Camusso?
Tenuto conto dei vincoli che derivano dal peso della Fiom sull\'intero sindacato, bisogna riconoscere che la Camusso si sta muovendo con saggezza. Se passano il sì al referendum e la sua linea di firmare, un minuto dopo si può porre il tema della rappresentanza sindacale che sta tanto a cuore alla Cgil.

renzirenzi matteo

Dal \"benaltrismo\" al \"maanchismo\" di cui è stato accusato il suo partito, il Pd, sul caso Mirafiori. Deluso?
Se fossi stato il segretario del Pd avrei detto le stesse cose che sto dicendo adesso. Tiri le somme e veda lei se sono deluso o no. Io mi rendo conto che il leader di un partito come il nostro senta la necessità di provare a tenere \"tutti dentro\". Ma alcune cose non sono chiare. L\'approccio del Pd alla questione Fiat è stato all\'insegna di una grande incertezza. Oggi, da quell\'incertezza, è scaturita la linea del dire «sì agli investimenti» e no a tutto il resto.

Il sospetto del \"ma anche\", appunto.
Il problema è che mi devono spiegare come il sì agli investimenti può convivere col fatto che il responsabile Economia del partito, Stefano Fassina, continui a parlare di «accordo regressivo». Di regressivo, in questa storia, ci sono soltanto le attuali relazioni sindacali che il Pd continua inspiegabilmente a difendere. Le stesse che hanno contribuito a portare a meno salari per i lavoratori e meno produttività per le aziende.

Sta dicendo che il Pd è fuori dalla realtà dell\'anno 2011?
Oltre al benaltrismo della sinistra, il Pd ha un altro grave problema. Sembra infatti che questo partito sia prigioniero di un diaframma invisibile che ci ributta addosso tutte le nostre parole. E la Fiat, purtroppo, è soltanto uno dei temi sui quali potremmo sfondare e invece andiamo all\'indietro. Perché una sinistra che non pensa a prospettive di crescita che siano fuori dall\'ombrello della spesa pubblica è una sinistra fuori dal mondo. Le faccio un esempio?

FioroniFioroni e Veltroni testano liPad

Prego.
Vorrei rivolgere un quesito all\'amico Vendola. È più \"di sinistra\" tenere il 60 per cento delle società ex municipalizzate e conservare le poltrone? Oppure mantenere il controllo di quelle aziende limitandosi al 30 per cento e col ricavato dell\'altro 30 costruire gli asili nido? Io credo che sia più di sinistra la seconda opzione. Certo, bisogna rinunciare a qualche poltrona per aumentare i servizi per i cittadini.

Chiamparino, sia sincero. Con queste parole sta pensando ad \"altre\" prospettive politiche?
Per me mancano quattro mesi all\'alba, e cioè alla fine del mandato. Il mio obiettivo è la scadenza pensionistica di luglio, alla quale arriverò finendo di pagare il riscatto degli anni dell\'università.

E la sua intenzione di candidarsi alle primarie per la premiership?
Le faccio una rivelazione. Ho deciso di ascoltare i consigli di Beppe Severgnini. Quando finirò di fare il sindaco, mi metterò \"a disposizione\". Valuterò le eventuali proposte non necessariamente nell\'ambito della politica di chi me ne farà, di chi sente di aver bisogno di un\'esperienza come la mia.

Ne sta già valutando qualcuna?
Niente di particolare, per ora.

Secondo lei, il Pd tenterà di ridimensionare le primarie?
Per me le primarie non hanno una funzione salvifica. Ma non capisco davvero che bisogno c\'è di farne a meno. Viene il sospetto che le si vogliano accantonare per tentare di coinvolgere qualche possibile alleato che, in realtà, non ci sta neanche a sentire.

Si riferisce a Casini?
L\'idea secondo cui per fare un\'alleanza con l\'Udc bisogna mettere in discussione noi stessi non la capisco affatto.

OPERAIOPERAI FAIT

Renzi primo. Lei, secondo, ha raggiunto il podio per il decimo anno consecutivo. De Luca terzo. Tre piddì guidano la classifica del sindaci del Sole24 ore.
Renzi è uno su cui puntare per il futuro. Detto questo, visto che io sono un pensionando, vorrei umilmente chiedere ai vertici del Pd: non sarebbe il caso di ascoltare e coinvolgere un po\' di più questo pezzo di partito che sul territorio ha dimostrato di avere capacità di governo? In caso contrario, inizierei a sospettare che il requisito necessario per entrare nel gruppo dirigente nazionale del nostro partito sia il non aver vinto mai niente.

referendumreferendum fiat big

Pensa forse a un congresso straordinario?
Ai congressi non ci credevo nemmeno quando servivano a discutere e non solo a contare delle tessere. Io chiedo soltanto che questo partito, una buona volta, impari a fare chiarezza. E a stare se possibile nel mondo reale, non al di fuori.

 

 

 

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