1- SMACK! SMACK! CHI HA AVUTO HA AVUTO, CHI HA DATO HA DATO, SCURDAMMOCE ’O PASSATO - AVANTI COL COMPROMESSO CON FINI CHE SALVI GIUDIZIARIAMENTE IL CULO DEL BANANA - 2- IL NANO SUPREMO SEGUE I SUGGERIMENTI DI CONFALONIERI E LETTA E SFANCULA GLI EX AN - 3- E GIANMENEFREGO NON CHIEDE PIÙ NEPPURE LA TESTA DEL TRIO FELTRI-SALLUSTI-BELPIETRO: HA CAPITO CHE LA FORSENNATA CAMPAGNA DI STAMPA PASSATE LE PRIME SETTIMANE GLI HA FATTO GIOCO PERCHÈ NON C’È DI MEGLIO IN ITALIA CHE DIVENTARE VITTIMA - 4- STAMANE GLI EX COLONNELLI DI ALLEANZA NAZIONALE SONO ANDATI A PIANGERE A PALAZZO GRAZIOLI MA HANNO PERSO QUALCHE PEZZO. IL POVERO MATTEOLI HA UN PICCOLO PROBLEMA DI SALUTE ED ALE-DANNO PREFERISCE CHE SCOCCHI LA PACE TRA I DUELLANTI

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1 - DAGOREPORT
Dopo che per un\'estate intera l\'avevano convinto che Fini era morto perchè in arrivo carte imbarazzanti il Banana alla fine ha capito che l\'avevano preso in giro e che la campagna forsennata de \'Il Giornale\' e \'Libero\' non portava da nessuna parte.

MaurizioMaurizio Belpietro DSC VITTORIOVITTORIO FELTRI

Anzi. Fini a Mirabello sembrava uno statista che se ne sbatteva di tutto e poteva addirittura presentarsi con Elisabetta in prima fila sorridente e rilassata. A quel punto il Cai-nano ha capito che era meglio seguire i suggerimenti degli amici e consiglieri di sempre Fedele Confalonieri e Gianni Letta, messi in un angolo dall\'azione demolitrice dagli ex An .

In due ore lo scenario è cambiato radicalmente. L\'ufficio di Presidenza di ieri si è trasformato in un inutile passarella e la resa dei conti con i finiani congelata. Confalonieri e Letta sono riusciti a far ragionare un Banana sempre più furioso anche perchè hanno trovato l\'appoggio incondizionato dell\'unico gruppo da sempre fedele al Cavaliere riunito attorno alla Fondazione Liberamente.

ALESSANDROALESSANDRO SALLUSTI

Stefania Prestigiacomo, Gianfranco Miccichè, Giancarlo Galan, Maria Stella Gelmini, Franco Frattini sono nati e cresciuti con Berlusconi ed hanno messo sul piatto la loro assoluta fedeltà alla ricerca di un compromesso con i finiani che salvi giudiziariamente il capo e faccia concludere la legislatura dando nuovo impulso al governo.

ElisabettaElisabetta Tulliani e Gianfranco Fini a Mirabello

A sorpresa a questo gruppetto di ministri si sono aggiunti anche Denis Verdini, Niccolo\' Ghedini e lo stesso Paolino Bonaiuti tutti convinti che farsi mettere sotto dagli ex colonnelli di Alleanza Nazionale e dalla Lega era una follia.

Ultima novità. Fini non chiede più neppure la testa del trio Feltri-Sallusti-Belpietro: ha capito che la forsennata campagna di stampa passate le prime settimane gli ha fatto gioco perchè non c\'è di meglio in Italia che diventare vittima.

Stamane gli ex colonnelli sono andati a piangere a Palazzo Grazioli ma hanno perso qualche pezz. Il povero Matteoili ha un piccolo problema di salute ed Ale-danno preferisce che scocchi la pace.

tremontitremonti bossi tre resize

2 - FINI ESULTA: \"PER FORTUNA QUALCUNO HA SALE IN ZUCCA\" - GLI UOMINI DEL PRESIDENTE DELLA CAMERA CONVINTI CHE TORNARE ORA ALLE URNE PORTEREBBE AD UN CROLLO DEL PDL IN FAVORE DEL CARROCCIO
Amedeo La Mattina per \"La Stampa\"

\"Meno male che nel Pdl c\'è ancora qualcuno con il sale in zucca». Fini aveva \"intercettato\" che l\'ufficio di presidenza del Pdl sarebbe finito con un Berlusconi «pompiere» rispetto all\'«incediario» Bossi.

FiniFini Berlusconi

Tra l\'altro a fargli capire che questa sarebbe la linea del premier sono stati i movimenti e l\'incontro di Letta con i ministri Frattini, Gelmini, Prestigiacomo, Galan: tutti contrari a seguire la Lega. Ma sono ad essere contrari sono in molti nel Pdl, a cominciare da un altro ministro di peso come Alfano, e lo stesso Berlusconi ha capito che deve tentare di salvare il suo governo.

berlusconiberlusconi fini GG

Insomma, per Fini è un\'altra vittoria tattica. Ha capito che Berlusconi alla fine avrebbe dato ascolto a coloro che nel Pdl gli chiedevano di non ascoltare le sirene leghiste che hanno interesse a fare il pieno di voti al Nord. Con conseguente carneficina di parlamentari del Pdl. E magari trovarsi, dopo la chiusura delle urne, senza una maggioranza al Senato. «A quel punto - spiegano i finiani - Bossi darebbe il ben servito all\'\"amico Silvio\" e chiederebbe di passare la palla a Tremonti. Un capolavoro».

TULLIANITULLIANI

Per questo quelli con il «sale un zucca», ragionano nel quartier generale di Futuro e Libertà, lo hanno invitato a riflettere e a non dare retta nemmeno agli ex colonnelli di An. Secondo i finiani infatti tra i cattivi consiglieri ci sarebbero La Russa, Gasparri e Matteoli che voglio la resa dei conti con il loro ex generale Fini.

Il quale, ovviamente, non pensa che Berlusconi si sia definitivamente placato. E\' però convinto che il Cavaliere e il Senatùr non stanno recitando la parte del poliziotto buono e di quello cattivo. C\'è tra di loro una reale divisione.

GianfrancoGianfranco Fini esultante

Anche aver fissato per il 28 settembre l\'intervento di Berlusconi in Parlamento e il voto su una risoluzione è considerato un segnale positivo. E\' un modo per prendere tempo: non ci sarebbe spazio per indire elezioni entro l\'anno come vuole Bossi. Se il 28 settembre dovesse precipitare tutto, si avvierebbero i riti costituzionali: consultazioni al Quirinale e un eventuale incarico esplorativo.

LETTALETTA GIANNI

Tra una cosa e l\'altra si andrebbe alla fine ottobre. E siccome ci vogliono 60 giorni per indire i comizi elettorali dal momento dello scioglimento delle Camere, l\'unica finestra utile per andare a votare sarebbe a ridosso di Natale. «E con il bambinello che nasce e gli italiani impegnati con le festività - osservano con sarcasmo i finiani - non si possono aprire le urne».

CONFALONIERICONFALONIERI

Altro elemento della frenata berlusconiana è considerato il fatto che l\'incompatibilità dei finiani riguarda solo chi ha incarichi di partito e non i ministri, viceministri e sottosegretari. Non è un caso che il viceministro Urso sarà presente al Consiglio europeo «con mandato pieno» per porre il veto sull\'accordo di libero scambio tra Ue e Corea per tutelare l\'industria automobilistica italiana.

MARIAMARIA STELLA GELMINI

«E\' la prima volta - spiega tra l\'altro lo stesso Urso - che l\'Italia pone il veto da sola per bloccare un accordo che, così come è formulato, danneggerebbe l\'industria automobilistica nazionale».

Quanto alle conclusioni dell\'ufficio di presidenza l\'esponente finiano dice di apprezzare «il segnale di responsabilità. E\' quello che noi abbiamo sempre sostenuto e notiamo la differenza di valutazione rispetto a Bossi. Spero che questo ritorno al realismo porti anche a considerare la nostra proposta di un patto legislatura e riconosca il contributo che Fli può dare all\'azione governo. Andare a votare non risolverebbe i problemi del Paese e aggraverebbe quelli della coalizione, rafforzando il peso della Lega».

STEFANIASTEFANIA PRESTIGIACOMO

Per i finiani c\'è un ultimo elemento (non secondario nella logica berlusconiana) che avrebbe potuto far tirare il freno a mano al premier: dopo Mirabello i sondaggi di Arcore direbbero che le quotazioni elettorali del presidente della Camera sono in crescita.

 

 

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