AGGIUNGI UN POSTO A TAV - BELPIETRO: “IL COMUNE DI TORINO PUÒ VOTARE ANCHE UNA MOZIONE AL GIORNO CONTRO LA TAV, MA NON HA ALCUNA POSSIBILITÀ DI INCIDERE SUL PROGETTO - GLI ESPONENTI LOCALI DEL MOVIMENTO 5 STELLE HANNO FATTO APPROVARE UNA MOZIONE IN CUI SI IMPEGNA IL COMUNE A VALUTARE COSTI E BENEFICI DELL'OPERA. MA L'ILLUSTRE CONSESSO PUÒ FORSE DISPORRE CHE LE ESCAVATRICI SI BLOCCHINO? NO. LA TAV SI FARA' E ANCHE IL TAP...”

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Maurizio Belpietro per “la Verità”

 

maurizio belpietro sulla terrazza dell atlante star hotel (1)

Premessa indispensabile: sono favorevole alla Tav. La realizzazione di opere infrastrutturali come la linea ad alta velocità Torino-Lione credo che sia necessaria per evitare che il nostro Paese rimanga tagliato fuori dal traffico commerciale europeo. Dunque non vedo di buon occhio le truppe grilline che sono contrarie ai lavori in Val di Susa. E ancor meno mi piace il movimento No Tav, che da anni assedia il cantiere per impedire alle talpe di scavare la galleria da cui passeranno i treni.

 

Ciò detto, non posso evitare di dire che quella a cui abbiamo assistito ieri è la più gigantesca operazione di mistificazione che mi sia capitato di registrare negli ultimi anni. Tutti i grandi giornali, infatti, hanno titolato in prima pagina sulla Tav, spiegando che il Movimento 5 stelle aveva fatto approvare dal consiglio comunale di Torino un ordine del giorno contro la realizzazione dell'opera. Un lettore disattento e poco informato circa le procedure che riguardano le grandi opere, leggendo gli articoli avrebbe potuto trarne la convinzione che nel capoluogo piemontese fosse stato recitato il de profundis per la Tav, seppellendo il progetto prima ancora che le ruspe entrassero in azione.

alberto perino no tav

 

La decisione fatta passare dai grillini sarebbe stata di tale gravità da aver indotto un tipo navigato come Piero Fassino, ex sindaco Pd di Torino, a violare le regole del Consiglio, al punto da essere espulso dall'aula. Insomma, un disastro che, oltre a far perdere un'occasione al Paese, avrebbe provocato anche una perdita secca, con contratti da risarcire, penali da pagare e così via. In realtà si è trattato solo di un'inutile cagnara.

 

alberto perino no tav

Nell'aula consigliare del capoluogo piemontese, in pratica, non è accaduto nulla di rilevante. Soprattutto nulla che meritasse la prima pagina dei quotidiani nazionali. In breve, gli esponenti locali del Movimento 5 stelle hanno messo al voto e fatto approvare una mozione in cui si impegna il Comune a valutare costi e benefici dell'opera in discussione. La decisione era talmente importante che la sindaca Chiara Appendino se n'è partita per Dubai, lasciando che a sbrigare la pratica fossero altri.

 

Secondo i maliziosi commentatori, volando verso gli Emirati la prima cittadina avrebbe voluto prendere le distanze da una decisione che l'imbarazza e non doversi quindi giustificare con quella parte di elettori della media borghesia che pure l'ha votata. Tuttavia c'è una domanda a cui bisognerebbe preliminarmente rispondere: che imbarazzo può avere un sindaco se il suo Consiglio comunale vota una mozione che non ha alcun effetto pratico? Già, perché il documento approvato in grande pompa e rilanciato dalla stampa nazionale non incide di un millimetro sulle decisioni operative che riguardano la Tav. È forse il Comune di Torino che dirige i lavori?

 

grillo no tav

Può forse l'illustre consesso piemontese disporre che le escavatrici si blocchino?

L'autorevole autorità sabauda è in grado di disdire gli accordi presi a livello internazionale o di stracciare i contratti con le aziende che hanno avuto assegnati gli appalti? La risposta alle suddette domande è una sola: no. Il Comune può votare anche una mozione al giorno contro la Tav, ma non ha alcuna possibilità di incidere sul progetto. Del resto non ci vuole un'aquila per capirlo, ma è sufficiente fare un confronto con quello che è accaduto in Puglia nei giorni scorsi con un' altra opera osteggiata dal Movimento 5 stelle locale.

 

no tap bruciano le foto dei parlamentari m5s 7

Come è noto, dalle parti di Lecce deve approdare un tubo del diametro di 90 centimetri che, dopo essere partito dall'Azerbaijan e aver attraversato l'Adriatico, deve portare il metano in Italia. Al gasdotto sono contrari, nell'ordine, vari comitati ma anche numerosi sindaci, tra i quali quello del Comune di Melendugno che dovrà essere attraversato dall' infrastruttura. A opporsi, oltre al Consiglio comunale, c' è anche il governatore della Puglia nella persona di Michele Emiliano, il quale non ha firmato ordini del giorno, ma ha dichiarato guerra a più riprese al famoso tubo.

 

no tap bruciano le foto dei parlamentari m5s 4

Bene: pensate che dopo il dispiegarsi di forze tipo i comitati, i consigli comunali e il prestante governatore sia cambiato qualche cosa? No, assolutamente nulla. Il governo, nonostante le proteste, ha deciso di andare avanti. Con la scusa delle penali da pagare (che non si chiamino penali ma indennizzi è irrilevante, ma pure su questo sui giornali si è aperta una polemica del piffero), l' esecutivo ha respinto le contestazioni al mittente. Il Tap, dunque, si farà. Proprio come la Tav. Nonostante mozioni, ordini del giorno e sonate di trombette dei giornali.