AMERICA FATTA A MAGLIE - LA TELENOVELA KAVANAUGH VOLGE ALLA FINE, CON IL VOTO FINALE DOMANI E L'OSTACOLO DEL SENATORE CON LA FIGLIA CHE SI SPOSA: SARÀ PRELEVATO IN ELICOTTERO DAL MONTANA E PORTATO IN SENATO - MENTRE L'FBI INTERROGAVA ALTRE 12 PERSONE (E NON TROVAVA NULLA), SONO EMERSE BUGIE E CONTRADDIZIONI DELL'ACCUSATRICE - EMILY RATAJKOWSKI ARRESTATA DURANTE LE PROTESTE, I DEM HANNO PUNTATO TUTTO SUL METOO IN VISTA DEL MIDTERM. TRUMP DALLA SUA HA UN BOOM ECONOMICO

-

Condividi questo articolo


 

 

Maria Giovanna Maglie per Dagospia

 

La telenovela volge alla fine e i senatori hanno appena votato di chiudere la pratica e di votare la conferma di Brad Kavanaugh a giudice della Corte Suprema domani.

 

51 a 49, una defezione repubblicana, Lisa Murkowski, compensata da una adesione democratica, Joe Manchin, di più la situazione non prevede, e il vicepresidente Mike Pence resta nei paraggi per intervenire se fosse necessario col suo provvidenziale voto in più, mentre un altro senatore repubblicano, Steve Daines, che ha timidamente comunicato che gli si sposa la figlia, e che il Montana, dove il matrimonio avviene, è lontano, domani verrà portato a votare in elicottero, oppure anche a calci in culo. Proprio del suo spostamento dipendera’ l'orario del voto.

AMY SCHUMER ED EMILY RATAJKOVSKY ARRESTATE NELLE PROTESTE CONTRO KAVANAUGH AMY SCHUMER ED EMILY RATAJKOVSKY ARRESTATE NELLE PROTESTE CONTRO KAVANAUGH

 

Giornaloni e televisioni hanno trasformato questa nomina in una nuova puntata della saga del femminismo metoo alla riscossa, con una soddisfazione in più: ehi, stavolta abbiamo preso due piccioni con una fava, tagliamo le gambe a un conservatore alla Corte Suprema, e nominiamo stupratore dell'anno un giudice dalla fama specchiata invece del solito produttore, attore, anchor o manager .

 

Ora non intendono dichiarare la battaglia finita e persa, i manifestanti continuano a protestare fuori dal Senato e a inseguire fin su per le scale senatori e portaborse, con  alla testa del movimento Emily Ratajkowski ed Amy Schumer, mentre i media danno per scontato l’ impeachment del giudice come prossima mossa, e il guru dei sondaggi, Nate Silver, sprezzante del bagno di sangue che ha preso con le previsioni del 2016, pronostica che nelle prossime elezioni di novembre i repubblicani la pagheranno cara.

 

Tutti si domandano in quali condizioni di conflitto, dissidio, profonda divisione, odio, il Paese viva oggi.

 

brett kavanaugh brett kavanaugh

 Il Paese a dir la verità festeggia una disoccupazione al 3,7%, come non succedeva da 40 anni, cioè disoccupazione zero praticamente, ed è un flusso di lavoro che beneficia tutti, pensate che la disoccupazione ispanica e’ al 4,5%. Pensate anche che il settore manifatturiero vive una fase di fiducia prossima all'euforia, e infine che, secondo l'istituto Rasmussen, l'indice di popolarità del presidente Donald Trump oggi è al 51%. Perciò vedremo quel che succede l’8 novembre.

 

Intanto bisogna portare a casa la nomina allo scranno ambitissimo della Suprema Corte per il povero Kavanaugh, prima che gli saltino definitivamente i nervi, come lui stesso ha scritto in un editoriale per il Wall Street Journal, nel quale un po' rimprovera se’ stesso per aver ceduto alle emozioni e alla rabbia durante l'ultima testimonianza davanti al Senato, rispondendo così indirettamente all'ultima ondata di accuse avanzate dai suoi avversari del partito Democratico, ovvero che non è soltanto in questione il fatto che 36 anni fa abbia tentato di aggredire la sua accusatrice, la professoressa Christine Ford, e forse qualche altra donna di cui accuse non sono mai state realmente messe in evidenza, ma che abbia avuto molto più a lungo la tendenza sia a bere che a perdere facilmente la testa, che a dire bugie.

 

Prima di votare la conclusione dell'istruttoria i senatori dei due partiti si sono scambiati le accuse definitive e conosciute: i repubblicani ai democratici di aver minato con il loro comportamento di ostruzionismo e faziosità il processo di conferma di una nomina, tentando di infangare una reputazione specchiata per ragioni meschine; i democratici ai repubblicani di danneggiare la reputazione della Corte Suprema e la sua autorevolezza e legittimità, mandando come rappresentante un uomo accusato di aggressione sessuale.

 

brett kavanaugh mueller brett kavanaugh mueller

Il tutto avviene, come dicevamo, in mezzo a proteste di alcune migliaia di dimostranti contro Kavanaugh, pittorescamente soprannominati da Donald Trump in campagna elettorale “elevator screamers,” urlatori da ascensore, per via del fatto che il debole senatore repubblicano, Jeff Flake, proprio in un ascensore del Senato , una settimana fa, fu bloccato da un gruppo di furibonde manifestanti che lo minacciarono , lo spaventarono, e lo indussero a chiedere un supplemento ulteriore di indagine dell'FBI.

 

Indagine sulla quale però i senatori democratici hanno cominciato subito a polemizzare, non ritenendola sufficiente. Su Fox News nel programma di Laura Ingraham hanno dovuto tirar fuori il beep che copre le parolacce.

 

Il repubblicano Lindsey Graham era con il democratico Bob Menendez, il quale ha definito l'inchiesta federale “bullshit”, stronzata; ma Graham, ultimamente in grande spolvero, ha risposto: bullshit è quello che avete fatto voi, e lo pagherete. Io spero che succeda perché avete fatto cose profondamente sbagliate. Non la conoscete quell'inchiesta, non vi interessa, lo avete fatto solo per perdere tempo, e già avevate deciso di votare no''.

kavanaugh alla commissione giustizia kavanaugh alla commissione giustizia

 

Ma che indagine ha fatto l’Fbi, considerato che si trattava della settima dal momento in cui è stato preso in esame dalla Casa Bianca Brett Kavanaugh come possibile giudice della Corte Suprema per sostituire Anthony Kennedy, che il 31 luglio ha salutato e se n'è andato a godersi la pensione.

 

Secondo la sintesi messa a disposizione dal Senato, gli agenti hanno intervistato 10 persone concentrandosi su testimoni che potessero dare informazioni non per sentito dire ma per aver partecipato e assistito alla vicenda. Hanno quindi fornito alla Casa Bianca e al Senato 12 rapporti con le interviste insieme a materiale a supporto, citato durante le interviste dai testimoni.

 

KAVANAUGH FORD KAVANAUGH FORD

 Sono state escluse le testimonianze dirette o indirette legate alla denuncia della terza accusatrice, Julie Swetnick, che aveva sostenuto di avere assistito a stupri di gruppo compiuti dal giudice ancora studente assieme ai suoi amici. Rappresentata con gran rumore mediatico dal controverso avvocato Michael Avenatti, la signora è stata giudicata decisamente non credibile, una mitomane.

 

Tra le persone invece interrogate ci sono il famoso Mark Judge, migliore amico del giudice all'epoca, più PJ Smyth, Leland Keyser, ovvero i tre che la Ford ha detto essere presenti nella casa in cui sarebbe avvenuto il tentato stupro in una data qualunque all'inizio degli anni 80, va ricordato, perché la Ford non è mai stata in grado di ricordare l'anno esatto, anzi in diverse occasioni ha dato date diverse, risolvendo alla fine di stabilire la data presunta del Primo luglio 1982.

 

Queste persone già in precedenza avevano giurato di non sapere niente delle accuse. Lo hanno ribadito, e in particolare una vecchia amica della Ford, la Keyser, che aveva dichiarato di non aver mai conosciuto il giudice da giovane, ha dichiarato ora di aver ricevuto pressioni per cambiare la sua versione da Monica mcLean, un'ex agente dell'FBI molto amica della Ford.

christine blasey ford christine blasey ford

 

La stessa ex agente avrebbe chiesto alla sua amica Ford qualche anno fa di preparare a pagamento una persona per il test della verità, che a sua volta la Ford ha sostenuto di recente, anche assicurando di non aver mai avuto a che fare con un simile test prima di allora. Sarebbe invece una esperta, in grado quindi di aggirare le difficoltà delle domande.

Questa bugia è stata rivelata dal suo ex fidanzato.

 

 Il quale ex fidanzato ha anche raccontato un'altra bugia interessante. La Ford durante la sua commossa testimonianza ha detto che quando i ricordi di quella aggressione orribile sono venuti alla luce, e ha cominciato la terapia dopo averne parlato col marito, ha fatto costruire nella sua casa una seconda porta di ingresso perché sentiva forte il bisogno di fuga. Ma invece pare proprio che quella porta esistesse dal 2008, costruita dal precedente proprietario allo scopo di poter affittare una parte della casa.

 

 Non sono bugie di poco conto. Solo che le contraddizioni della professoressa Christine Ford vengono molto malamente raccontate da giornali e TV americane.

 

Michael Avenatti E STORMY DANIELS Michael Avenatti E STORMY DANIELS

Infine l'agenzia federale ha intervistato 2 persone nominate nella testimonianza resa dal giudice. Si chiamano Christopher Garrett e Timothy Gaudette, a casa loro sarebbe stato ospite il giudice il primo luglio secondo il suo diario di quell'anno nella data indicata sia pur con approssimazione dalla accusatrice come la data del tentato stupro.

 

Infine è stata interrogata Deborah Ramirez, la donna che in un articolo scoop del New Yorker ha sostenuto di essere stata importunata durante un party dal giovane Kavanaugh al primo anno di Yale, che si sarebbe sbottonato i pantaloni davanti a lei. La Ramirez ha indicato altri due testimoni, pure ascoltati.

La conclusione è che non è cambiato niente rispetto alla settimana precedente, rispetto alle prime 6 indagini dell'FBI.

 

Peraltro Deborah Ramirez aveva già ammesso di non essere poi così sicura che fosse proprio il giudice la persona che si era aperta la braghetta.

stormy daniels e l'avvocato michael avenatti stormy daniels e l'avvocato michael avenatti

“No corroboration to the allegations”, è la conclusione. Proteste delle senatrici democratiche e dell'avvocatessa della Ford perché l'accusatrice non è più stata sentita della indagine.

 

Ma per quale motivo dopo aver reso una testimonianza diretta e aver risposto direttamente alle domande dei senatori, la signora Ford avrebbe dovuto essere ancora oggetto di ulteriore indagine dell'Fbi? Magari sarebbero venute fuori cose negative, come la famosa storia della porta e quella del test della verità.

 

Domani pomeriggio epilogo. Almeno si spera.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...