ARIDATECI IL PUZZONE! - LE TRUPPE DEL GOVERNO LIBICO “AVANZANO VERSO TRIPOLI, PER LIBERARLA DAI MILIZIANI”, ANNUNCIA IL PREMIER ABDULLAH AL THINNI – E FRIGNA: “IL MONDO CI HA LASCIATO SOLI DOPO LA CADUTA DI GHEDDAFI”

Le milizie di Fajr Libya, secondo il premier, non controllano più del 5-10% del territorio, “con la repressione e la tortura”. “La comunità internazionale è responsabile di quanto accaduto”, cioè di un paese spaccato tra due governi - Corte Penale Internazionale: “Consegnateci Seif Gheddafi, lo processiamo noi”...

Condividi questo articolo


1 - LIBIA: PREMIER, TRUPPE VERSO TRIPOLI PER LIBERARLA

 (ANSA) - "Le nostre truppe stanno avanzando verso Tripoli per liberarla". Lo ha detto il premier libico Abdullah al Thani alla tv al Arabiya, aggiungendo che le forze governative si muovono verso la capitale da ovest. La capitale è sotto il controllo delle milizie filo-islamiche Fajr (Alba) che vi hanno imposto un governo "parallelo". Le forze libiche "sono alle porte di Ajaylat (a 80 km a ovest di Tripoli, ndr) dove la gente ha festeggiato quando sono entrate.

libia nel caos 9 libia nel caos 9

 

Quindi riprenderemo Ras Jedir (al confine con la Tunisia) e si muoveranno verso Tripoli per liberarla da questo gruppo", ha aggiunto al Thani in una lunga intervista. Secondo il premier libico, le milizie di Fajr Libya non controllano più del 5-10% del territorio "con la repressione e la tortura", ma il 95% dei libici è con il parlamento eletto e il suo governo. Al Thani ha quindi ribadito il sostegno ai tentativi di dialogo sotto l'egida dell'Onu, ma "non è un dialogo incondizionato: chi vuole contribuire è benvenuto, ma deve riconoscere la nostra legittimità".

 

libia nel caos 7 libia nel caos 7

2 - LIBIA: PREMIER, DOPO GHEDDAFI MONDO CI HA LASCIATO SOLI

(ANSA) - "Dopo averci aiutato a rovesciare il regime di Muammar Gheddafi, la comunità internazionale, soprattutto i paesi maggiori, ha lasciato la Libia da sola" e ora "è responsabile di quanto accade" nel Paese. Lo ha detto il premier libico Abdullah al Thani ad al Arabiya, spiegando che "le armi dovevano essere distrutte per ricostruire lo Stato".

 

3 - LIBIA: CPI A ONU, FATECI CONSEGNARE SEIF GHEDDAFI

Diego Minuti per ANSA - La giustizia libica non è in grado di garantire un processo equo a Seif El Islam, figlio prediletto del colonnello Gheddafi, che in una prigione di Zenten (nell'Ovest del Paese), attende d'essere giudicato per le efferatezze di cui si è reso responsabile durante la guerra civile.

 

esplosioni a tripoli esplosioni a tripoli

E' per questa sua convinzione che la Corte penale internazionale ha chiesto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di adoperarsi affinché la Libia - quale che ne sia oggi il legale rappresentante - consegni ai giudici dell'Aia l'ingombrante detenuto per fargli rispondere dell'accusa di crimini contro l'umanità. La strada scelta dalla Cpi per mettere le mani su Seif è l'ennesimo capitolo di una telenovela giudiziaria che si trascina tra sussulti da anni e che vede quello che era il delfino designato del Colonnello giocare un ruolo che non è solo quello del detenuto.

 

bengasi brucia bengasi brucia

Perchè, di questo molti sono convinti, Seif el Islam, dalla prigione di Zenten, sarebbe in grado di relazionarsi con l'esterno molto di più di quanto viene concesso ad un normale recluso, tanto da indurre in alcuni la certezza che sia lui, da una cella, a guidare le mosse delle milizie armate che ancora si sentono legate al regime gheddafiano e quindi a lui, superstite della famiglia che per decenni ha governato su un Paese, più con le cattive che con le buone.

 

C'è poi da considerare che Seif era considerato il cervello economico del regime, cosa che anche oggi gli garantirebbe un controllo sui tesori non ancora scoperti di Gheddafi e quindi sul loro utilizzo. Eppure Seif, in più d'una circostanza, ha chiesto d'essere consegnato alla Cpi, nella certezza che, se i giudici chiamati a pronunziarsi sulle sua gesta resteranno quelli di Zenten, lui corre il fondato rischio di chiudere la sua vita appeso ad una corda come un criminale comune, nella certezza che gli sarebbe negato anche l' ''onore'' della fucilazione, non riconoscendogli il rango di militare, pure da lui reclamato.

 

abdullah al thinni premier libico abdullah al thinni premier libico

Una richiesta, la sua, che sembra confermare che l'arroganza mostrata nei giorni successivi all'arresto, quando dichiarò che avrebbe risposto dei suoi gesti solo ad Allah, abbia lasciato il passo da una più ragionevole linea di difesa. Tacendo del fatto che per lui sarebbe meglio scontare la condanna nel carcere dell'Aia e non certo in quello di Zenten.

 

Ma quante possibilità ha questo ennesimo tentativo della Corte penale internazionale di farsi consegnare Seif? Al momento non paiono molto concrete, perché l'Onu si trova davanti ad un Paese dalle responsabilità non univoche, disintegrato come appare lo Stato tra più parlamenti e governi, ciascuno convinto della fondatezza dei suoi poteri.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

MADONNA? EVITA-LA! – QUELLA VOLTA CHE MADONNA VENNE A ROMA PER LA PRIMA DI “EVITA’’ E SI INCAZZÒ FACENDO ASPETTARE IL PUBBLICO PER UN’ORA E MEZZO - IL PATTO ERA CHE SUA FIGLIA, LOURDES, VENISSE BATTEZZATA NEGLI STESSI GIORNI DAL PAPA ALLA PRESENZA DEL PADRE, CHE SI CHIAMAVA JESUS - IL PRODUTTORE VITTORIO CECCHI GORI CONOSCEVA UN CARDINALE: “PRONTO, AVREI MADONNA, L’ATTRICE, CHE VORREBBE BATTEZZARE LA FIGLIA, LOURDES, COL PADRE, JESUS… E SE FOSSE DISPONIBILE IL PAPA…” – VIDEO

DAGOREPORT - CON AMADEUS, DISCOVERY RISCHIA: NON È UN PERSONAGGIO-FORMAT ALLA STREGUA DI CROZZA E FAZIO. È SOLO UN BRAVISSIMO CONDUTTORE MA SENZA UN FORMAT FORTE CHE L’ACCOMPAGNI, SARÀ DURISSIMA FAR DIGITARE IL TASTO 9. NELLA TV DI OGGI I PRODUTTORI DI CONTENUTI VENDONO CHIAVI IN MANO IL PACCHETTO FORMAT+CONDUTTORE ALLE EMITTENTI - ALLA CRESCITA DI DISCOVERY ITALIA, NEL 2025 SEGUIRA' ''MAX'', LA PIATTAFORMA STREAMING DI WARNER BROS-HBO CHE PORTERÀ A UNA RIVOLUZIONE DEL MERCATO, A PARTIRE DALLA TORTA PUBBLICITARIA. E LE RIPERCUSSIONI RIMBALZERANNO SUI DIVIDENDI DI MEDIASET E LA7 - A DIFFERENZA DI RAI E IN PARTE DI MEDIASET, DISCOVERY HA UNA STRUTTURA SNELLA, SENZA STUDI DI REGISTRAZIONE, SENZA OBBLIGHI DI ASSUNZIONI CLIENTELARI NÉ DI FAR TALK POLITICI - LIBERI DI FARE UN CANALE5 PIÙ GIOVANE E UN’ITALIA1 PIÙ MODERNA, IL PROSSIMO 9 GIUGNO DOVRANNO DECIDERE SE FARE O MENO UNO SPAZIO INFORMATIVO. NEL CASO IN CUI PREVARRA' IL SÌ, SARÀ UN TG MOLTO LEGGERO, UNA SORTA DI ANSA ILLUSTRATA (E QUI RICICCIA L'OPZIONE ENRICO MENTANA)    

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING...