1. ARIDATEJE LA GNOCCA! SILVIO FESTEGGIA COI PARENTI, PER FORTUNA C'È L'EX OLGETTINA MARYSTHELL POLANCO CHE GLI FA GLI AUGURI STILE MARILYN: ''NON TI HO DIMENTICATO'' (VIDEO)
2. LA CALIPPA PASCALE APPARECCHIA LA CENA DI STASERA, SOLO 16 ELETTI, 5 DONNE: LE FIGLIE MARINA ED ELEONORA, SILVIA TOFFANIN E ALFONSINA LA PAZZA. BARBARA GRANDE ASSENTE
3. SGARBI: ''IL RESPONSABILE DEL PROBLEMA OLGETTINE? SONO IO. HA SEMPRE VISTO LA MIA TOTALE LIBERTÀ A FRONTE DELLA SUA LIMITATA LIBERTÀ. HA VISSUTO IN CATTIVITÀ PER TUTTO IL RAPPORTO CON LA LARIO. TRANNE QUALCHE PICCOLA EVASIONE TIPO FRANCESCA DELLERA''
4. GLI AUGURI DEL FONDO CINESE CHE VUOLE IL MILAN: SEMBRA MAO! LA TELEFONATA DI PUTIN
5. MEDIASET STRAVOLGE I PALINSESTI: SI PARTE CON 'TIKI TAKA', SI FINISCE CON 'MATRIX'

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1.L'EX OLGETTINA MARYSTHELL POLANCO FA GLI AUGURI STILE MARILYN A BERLUSCONI

 

 

 

Alberto Dandolo per Dagospia

 

 

 

marysthell polanco fa gli auguri a berlusconi marysthell polanco fa gli auguri a berlusconi

Aridategli la gnocca! Eh si… potrebbe essere questo in sintesi il dono più gradito al mitologico Pompetta neo-ottantenne, ormai lontano dai piaceri della carne da un bel pezzo.

 

E ci ha pensato questa mattina Marysthell Polanco, una delle sue olgettine più amate, a fargli gli auguri in grande stile, con lo scopo, forse,  di rinfrescare al suo amato “papi” la memoria delle calde notti che furono.

 

marysthell polanco fa gli auguri a berlusconi marysthell polanco fa gli auguri a berlusconi

 

 

La bombastica regina del Caribe ha infatti inviato un video mozzafiato a “Casam2o”, la trasmissione di radio m2o condotta da chi vi scrive e da Fabio De Vivo, video in cui dichiara tutto il suo incondizionato amore per il Banana.

 

 

 

Vestaglia di seta color cipria, trucco rampante, tette e cosce al vento, la procace Polanco canta ammiccante “Tanti auguri Silvio Berlusconi”, scimmiottando  la mitica Marilyn Monroe ( il cui busto tiene allegramente adagiato sul comodino alle sue spalle).

marysthell polanco fa gli auguri a berlusconi marysthell polanco fa gli auguri a berlusconi

 

 

 

“Presidente con questo video ti rinnovo il mio amore. Ricordati che ti voglio bene e che non ti ho mai dimenticato” dice Marysthell interrompendo i suoi “Tanti auguri Silvio”.

 

 

 

Mentre canticchia, l’ex olgettina ammicca provocante al suo Silvio con una sensualità latina che il Banana pare abbia sempre molto apprezzato.

 

 

 

Sul fronte Arcore arrivano invece notizie fresche fresche. Intanto pare che il Pompetta si sia un pò rotto i cojoni della forzata astinenza dai piaceri terreni e che scalpiti non poco per tornare alle “sane” abitudini.

marysthell polanco marysthell polanco

 

 

 

Pare che la duciona Marina abbia fatto un repulisti totale e che anche lo scioglimento ( imposto!) del “cerchio tragico”  non abbia giovato all’umore di Silvio. Si dice anche che non si diverta più e che la sua solita verve si sia un po’ ammosciata.

 

 

 

Intanto con Francescona Calippa il rapporto procede come al solito ed è stata proprio lei che ha organizzato la grande cena di compleanno che questa sera verrà apparecchiata in quel di Arcore.

BERLUSCONI RICOVERATO LA VISITA DELLA PASCALE BERLUSCONI RICOVERATO LA VISITA DELLA PASCALE

 

 

 

A tavola saranno ammessi solo 16 eletti (quasi tutti familiari!), di cui 5 donne: Francesca Pascale appunto, le figlie Marina ed Eleonora, Silvia Toffanin e la quinta dovrebbe essere Alfonsina la Pazza, reduce dall’articolone super-celebrativo sull’ultimo numero di “Chi”.

 

 

 

silvio berlusconi flavio briatore francesca pascale silvio berlusconi flavio briatore francesca pascale

Grande assente anche questa sera sarà la ribelle Barbara. Motivo ufficiale è il suo stato di avanzata gravidanza, ma c’è chi giura che la vera ragione risieda nei sempre più tesi rapporti con la sorellastra Marina.

 

 

 

Intanto la Pascale sta ultimando di sistemare tutti i dettagli per questa sera: dal tanto amato menù tricolore agli addobbi della sala.

 

 

marina berlusconi francesca pascale marina berlusconi francesca pascale

 

Questa sarà una delle ultime cene che la Calippa apparecchierà ad Arcore: da fine dicembre si sistemerà infatti nella sua nuova magione, Villa Giambelli nella remotissima e sperdutissima Casatenovo (Lecco). Villona (i lavori sono ancora in corso) in cui la Calippa regnerà finalmente  indisturbata!

 

 

  1. BERLUSCONI 80. AUGURI CINESI: SEMBRA MAO! CHIAMA PUTIN E LA FRASE DI ALBERTINI

Da www.gazzetta.it

 

BERLUSCONI SEMBRA MAO NEGLI AUGURI DEI CINESI BERLUSCONI SEMBRA MAO NEGLI AUGURI DEI CINESI

Calciatori, dirigenti, uomini dello spettacolo, politici. E naturalmente gli uomini del suo Milan. Attraverso il web arrivano gli auguri a Silvio Berlusconi per il suo ottantesimo compleanno. Tra i tanti messaggi si segnala anche quello del fondo cinese Sino Europe, in trattativa con Fininvest per completare l'acquisto del 99,3% del club rossonero. Non è però passato inosservato un particolare: nella costruzione grafica realizzata dai cinesi, su una tavola cromatica dove prevale il rosso rispetto al nero, nella foto utilizzata sullo sfondo il profilo di Silvio Berlusconi somiglia molto a quello dell'ex dittatore cinese Mao Zedong.

 

 

LA SQUADRA — Di prima mattina, è stato il suo Milan a pubblicare sulle pagine social un video con gli auguri da parte della squadra. Dal tecnico Montella al bomber Bacca per finire al capitano Montolivo. A metà mattina è arrivato il cinguettio di Demetrio Albertini, uno dei giocatori più rappresentativi dell'epoca milanista di gestione Berlusconi: "Tanti auguri, tante parole... GRAZIE Presidente",ha scritto su Twitter l'ex centrocampista oggi dirigente.

BERLUSCONI IN VERSIONE MAO BERLUSCONI IN VERSIONE MAO

 

I GRANDI EX — "Voglio ringraziare il presidente per tutto quello che ha fatto per me e per il Milan. Se la squadra ha la storia che ha, è in gran parte merito suo. Quindi tanti auguri a Silvio Berlusconi". Kakà ha inviato i suoi auguri al Cavaliere da Toronto. "Tanti auguri al presidente, al mio grande presidente, Silvio Berlusconi, per i suoi 80 anni!", così Paolo Maldini. "Presidente, buon compleanno, tanta salute e vita lunga", Dejan Savicevic.

 

"Per i suoi tanti 80 anni volevo farle tanti auguri di felicità e salute - è il pensiero di Shevchenko -. Tutto il bene che lui ha fatto per me, per la mia famiglia e per tutti noi vorrei gli tornasse indietro. Tanti auguri Presidente". Alessandro Costacurta ricorda: "Quando lui ci parlava di sogno, era molto bravo e ci faceva veramente sognare di arrivare al top del mondo. Ci voleva conquistare, noi eravamo giovani e ricettivi e quello è stato il suo segreto".

 

putin berlusconi 1 putin berlusconi 1

DE LAURENTIIS — Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si è svegliato col tweet caldo. "Quattro volte ventenne! Il mio augurio è che tu possa vivere i prossimi 20 anni come hai vissuto i primi 80. Tanti cari auguri Silvio", ha postato.

 

L'AMICO PUTIN — E tra i tanti politici internazionali, anche per questo compleanno non è mancata la telefonata dell'amico e presidente russo Vladimir Putin. Ecco quanto fa sapere il Cremlino: "Il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin - si legge in un comunicato - ha chiamato l'ex primo ministro della Repubblica Italiana, e presidente del partito Forza Italia Silvio Berlusconi, si è congratulato per l'80esimo compleanno e gli ha augurato buona salute ed ulteriori successi".

 

 

putin berlusconi 3 putin berlusconi 3

3.BERLUSCONI, IL COMPLEANNO È (ANCHE) IN TV: MEDIASET STRAVOLGE I PALINSESTI

Goffredo De Marchis per ''la Repubblica''

 

Sulle reti Mediaset andrà in onda una grande festa per gli 80 anni di Silvio Berlusconi. Palinsesti stravolti, lunghi servizi nei tg e nei programmi di approfondimento, sorprese catodiche per festeggiare il fondatore e proprietario. Sarà il B-day televisivo, con il rischio di un effetto troppo celebrativo sul modello “caro leader”.

 

putin berlusconi 5 putin berlusconi 5

Bisognerà trovare il tono e il linguaggio giusti per non richiamare gli omaggi dei media ai dittatori nordcoreani. Il “regalo” più singolare che verrà trasmesso però s’intitola proprio “Caro Presidente”. E’ una videolettera firmata dall’inviato di guerra Toni Capuozzo che andrà in onda su Canale 5 dopo Striscia la Notizia. Durerà 15 minuti, la sua produzione è stata molto curata, prova ne è che la regia è di un autore di docufiction molto importante, Roberto Burchielli.

 

Ma tutte le reti sono mobilitate. Alle 19, su Italia1, è previsto uno Speciale TikiTaka, il programma sportivo di punta delle reti condotto da Pierluigi Pardo. Verranno ripercorsi i 30  di successi del Milan, la squadra di calcio che Berlusconi ha appena venduto a una cordata cinese. Sempre su Canale 5 invece, in seconda serata, Matrix, la trasmissione di Nicola Porro, celebrerà la politica estera italiana dal ’94 a oggi, ovvero il ventennio del Cavaliere.

 

NICOLA PORRO NICOLA PORRO

Tutta l’azienda è mobilitata, dal web ai canali tematici. C’è un solo dubbio che serpeggia a Mediaset: non è che il tutto finirà per assomigliare a un funerale? Per non correre rischi si sta studiando una piccola scritta in sovrimpressione, “luminosa” in gergo tecnico, che potrebbe recitare così: “Tanti auguri Presidente”.  

 

 

4.IL CAV, LE DONNE E GLI AMORI

Bruno Giurato per www.linkiesta.it

 

Placido gattone ferrarese in tenera notte romana. Vittorio Sgarbi fa serata a modo suo: passa dalla cena per la mostra degli antiquari a Palazzo Venezia alla casa-spazio espositivo di uno di loro (whisky per qualcuno, per lui cocacola zero), fa tante telefonate, a vuoto, per cercare gli amici in giro («vanno tutti a dormire presto, e si alzano presto: non capisco a che cazzo serva svegliarsi presto»). Alle due, con la fidanzata Sabrina Colle e l'autista Guido, grattachecca sul Lungotevere.

 

Classici elementi della iconografia e della cinetica sgarbiana, ma almeno stasera tutto avviene senza fretta. Poca corte dei miracoli, niente velocità; piuttosto la serata è adatta a qualche rievocazione. Prima, visitando la mostra degli antiquari, Sgarbi si era fermato davanti a un bassorilievo in stile Canova: «Avevo proposto a Berlusconi di comprarlo, ma lui ha detto che costava troppo. A casa sua ha messo una riproduzione della Scuola di Atene, sfocata. Gliel’ho fatto notare. Mi ha risposto: “Tanto la gente non capisce un cazzo”. Gli ho risposto: “Ma se arriva uno che ne capisce pensa che non capisci un cazzo tu”».

SGARBI BERLUSCONI SGARBI BERLUSCONI

 

Già Berlusconi. Oggi sono gli 80 anni del Cavaliere che ha cambiato la politica. E anche l’imprenditoria. E la cultura, grazie alle tv, ai giornali, alle case editrici. E lo sport, grazie al Milan. E il modo di parlare spicciolo («mi consenta»), e perfino, suo malgrado, la proiezione del nostro senso del pudore su quello dei nostri leader.

 

Con Berlusconi Sgarbi ha sempre coltivato amicizia e rivalità: sono due vitalisti le cui posizioni si sono assomigliate spesso, prendendosi e lasciandosi attraverso trent'anni di politica. Restano in rapporti affettuosi: lo scorso marzo il Cav è stato alla festa per i 95 di Nino, il padre di Vittorio, a Ferrara. «Berlusconi l’ho conosciuto nell’89 -racconta Sgarbi a Linkiesta -, scrivevo sull’Europeo, e fui l’unico analista italiano che eccepiva all’idea che l’editore buono fosse De Benedetti, e quello cattivo Berlusconi. Perché il Padrone dell’Espresso era buono e quello di Panorama cattivo? De Benedetti, tra metà anni ’80 e i ’90 era considerato papabile per la presidenza del Consiglio. E la mia teoria era che già i suoi fossero giornali-partito, tanto è vero che nel Governo Ciampi entrarono sei o sette dei suoi editorialisti come ministri della Repubblica. il Cavaliere mi telefonò. Lo incontrai in quel periodo lì, ma in quel periodo io ero talmente convinto di me che non mi fece una grande impressione. Se non per la simpatia umana. Che è rimasta».

 

Quale è la passione fondamentale di Berlusconi? Cerca il Danaro? Cerca il Potere? O cerca il Successo?

Ci sono due risposte. Una è quella che si dava lui: «Chi vorresti essere al posto di Berlusconi? Il fratello di Berlusconi»: uno che vive di rendita. L’altra è di quando nel ’94 disse ai suoi parlamentari: «Capite bene cari colleghi, io ho un complesso di superiorità». Gli risposi: «Invece io sono superiore senza complessi».

SGARBI BERLUSCONI EXPO SGARBI BERLUSCONI EXPO

 

Avete avuto diversi scontri. Quando nel ’92 lui minacciò i suoi dipendenti di giornali e tv di mandarli a casa lei fece una puntata di Sgarbi quotidiani rimanendo 15 minuti in silenzio. Poi, nel ’98, la trasmissione fu chiusa per le tante, troppe querele. È stato un buon editore?

 

Non c’è mai stata una pressione editoriale da parte di Berlusconi. Avevo una posizione anomala per l'epoca, maturata prima di conoscerlo: attaccare Antonio Di Pietro. Corrispondeva con la sua, ma era del tutto autonoma. Era Berlusconi ad essere sgarbiano, non il contrario, anche se Giorgio Bocca mi chiamava “lo scherano di Berlusconi”. Berlusconi non mi ha mai fatto una telefonata se non per chiedermi di non attaccare Andrea Barbato. Mi disse: «Non è dei peggiori, lasciamolo perdere».

 

Nel 2002, al Governo Berlusconi, la fecero dimettere da sottosegretario alla cultura. Il ministro era Giuliano Urbani.

Il rapporto con Urbani si logorò perché lui in un anno non riuscì ad aiutare la sua fidanzata, Ida Di Benedetto, mentre io avevo mandato mia sorella alla Biennale di Venezia. Si scopriva che il sottosegretario era più importante del Ministro, quindi decisero di farmi fuori. Berlusconi fece un po’ il pesce in barile, ritenendo che un ministro dovesse prevalere su un sottosegretario. Mi chiamò e mi disse: «Non l’avrei fatto, me l’ha imposto Ciampi», inventando una balla clamorosa.

 

Ma siete ancora amici…

Al compleanno di mio padre mi ha chiesto di candidarmi a Bologna. Io volevo Milano. Avevo detto: facciamo un sondaggio tra me e Parisi, e nel caso mi candido. A Milano sono mancati i voti dei grillini. Non potevano votare un pesce lesso come Parisi, ma avrebbero votato me. Avrei vinto a Milano. Vincendo lì sarei diventato il leader in pectore del centrodestra, il successore naturale di Berlusconi, che invece pare stia facendo diventare il suo successore il perdente, cioè Parisi.

 

BERLUSCONI SGARBI BERLUSCONI SGARBI

Berlusconi non è mai riuscito a creare una classe dirigente. Nè a trovare un successore: dalla Brambilla ad Alfano a Toti è stata un'ecatombe di bruciati...

Li ha sopravvalutati tutti e ci ha messo poi un po’ per accorgersi che erano inadeguati. Tutti quelli che ha scelto come suoi eredi avevano un profondissimo limite di popolarità, e di capacità di intercettare l’aspetto "erotico" del contatto con la massa. Non ho mai capito perché lui non ha pensato a me, se non per episodi sporadici. Nel 2009 l’avevo convinto a nominare come ministro della Giustizia Marco Pannella, ma Pannella rifiutò perché non c’erano i numeri per ottenere l’amnistia. Lì ero arrivato molto vicino a fargli capire che occorre avere delle persone, alleate o eredi, di qualità. Non Toti, non Alfano. Non certo Verdini.

 

A parte lei?

sgarbi e berlusconi all expo con carota sgarbi e berlusconi all expo con carota

Non dico che io ero l’unica scelta. Ma Cossiga? Pannella? Potevano essere buoni per lui. Ma chiunque poteva espandere il suo elettorato lui non l’ha visto bene, non l’ha valutato davvero. Non ha avuto l’umiltà di valutare quello che potevamo portargli.

«Tutti quelli che ha scelto come suoi eredi avevano un profondissimo limite di popolarità, e di capacità di intercettare l’aspetto "erotico" del contatto con la massa. Non ho mai capito perché lui non ha pensato a me, se non per episodi sporadici»

 

Berlusconi, nella recentissima intervista a Chi, ha detto di non avere nemmeno un amico tra i politici. Decenni di politica, eppure è rimasto un corpo estraneo alla politica

Ha fatto la politica come Grillo. C’è una certa affinità tra le due figure.

 

Come scusi?

xa24 sgarbi indica berlusconi guarda xa24 sgarbi indica berlusconi guarda

L’idea che ci sia un’emergenza storica che ti costringe a salvare la patria. Quando Berlusconi inventò la formula “berrò io l’amaro calice” e decise di candidarsi, aveva cercato un politico che lo potesse rappresentare. Mario Segni, Mino Martinazzoli, o Giuliano Amato. I primi due, snob com’erano, dissero di no, Amato non so. Se ne persero le tracce. E Berlusconi decise: “lo faccio io”. L’altra sera Grillo ha detto: «Avevo la gastrite e ho fatto un partito». Sono motivazioni diverse, ma sono entrambe motivazioni di chi dice: “A chi tocca adesso? Non c’è nessuno? E allora lo faccio io”.

 

Meriti storici: il Cav. ha portato il bipolarismo in Italia…

Ma era un bipolarismo malato, legato alla sua persona. E infatti adesso è finito, e siamo in pieno tripolarismo. Il maggioritario ha distrutto le identità culturali dei partiti. Col proporzionale invece la rappresentanza corrisponde ai voti reali. Chi ha mantenuto la logica proporzionalista c’è ancora. Vedi la Lega che non ha fatto l’errore di An di fondersi con Forza Italia, o della Margherita che è finita in una generica Sinistra.

 

Il Cavaliere è stato paralizzato dal conflitto con la magistratura?

xa00 sgarbi berlusconi xa00 sgarbi berlusconi

L’aveva vinto, in fondo. Ma alla fine, per eterogenesi dei fini, l’ha azzoppato la Boccassini. L’idea di usare un reato del tutto inconsistente ma molto sputtanante (non in Italia dove siamo dei cattolici tolleranti, ma in tutto il mondo sì) ha messo fuori combattimento Berlusconi. La Boccassini ha fatto emergere un’inadeguatezza etica. Lui sarà stato fregato anche dai servizi segreti: come era possibile che non sapesse che era controllato in casa sua? Il telefono di Emilio Fede era sotto controllo e lui non sapeva niente. Tutto questo ha reso la sua figura politica improbabile.

 

Quando Berlusconi inventò la formula “berrò io l’amaro calice” e decise di candidarsi, aveva cercato un politico che lo potesse rappresentare. Mario Segni, Mino Martinazzoli, o Giuliano Amato. I primi due, snob com’erano, dissero di no, Amato non so. E Berlusconi decise: “lo faccio io”. L’altra sera Grillo ha detto: «Avevo la gastrite e ho fatto un partito».

 

raffaella zardo aida yespica claudia galanti raffaella zardo aida yespica claudia galanti

Ha detto diverse volte che Berlusconi si è circondato di incapaci.

Comprese quelle che hanno fatto la legge del Caso Ruby, la Carfagna e la Prestigiacomo. La Boccassini l’ha saputa interpretare, queste due che si mettono a fare una legge per difendere le prostitute minorenni non hanno senso. Se una ragazza comincia a fare la prostituta da minrenne andrà punito chi la obbliga. Non certo il cliente. I clienti di prostitute non si mettono a chiedere la carta d’identità. Una legge aberrante. Io sono l’unico che ha detto che si tratta di un reato inconsistente.

 

Lei ha anche detto che Berlusconi ha iniziato a frequentare parecchie ragazze avendo sott’occhio il suo esempio

Il responsabile della questione olgettine sono io [ride]. Ha sempre visto la mia totale libertà a fronte della sua limitata libertà. Lo andavo a trovare nei primi anni ’90 a villa Certosa, aveva paura che Veronica Lario sentisse qualcosa

 

Un marito in trappola...

Era come se la nostra affinità potesse far pensare alla moglie che lui era come me, aveva le donne ecc ecc. Ha vissuto in cattività per tutta la durata del rapporto con la Lario. Tranne qualche piccola evasione tipo Francesca Dellera.

 

E poi si è dato all’estrema gioia…

veronica lario berlusconi veronica lario berlusconi

Arrivato al limitare del Ruby-Ter, mi disse che si trovava ad affrontare un processo per aver avuto nella sua vita meno di cento donne. Cosa plausibile. È un numero che per me è stato una quotazione annuale.

 

Più Casanova o Dongiovanni Berlusconi? Usa le donne o si innamora?

Lui appartiene alla categoria dei Casanova. Seduzione. Pazienza. Gentilezza. In lui c’è quest’atteggiamento di galanteria un po’ vecchia scuola.

 

Arrivato al limitare del Ruby-Ter, mi disse che si trovava ad affrontare un processo per aver avuto nella sua vita meno di cento donne. Cosa plausibile. È un numero che per me è stato una quotazione annuale.

 

silvio berlusconi veronica lario nozze matrimonio silvio berlusconi veronica lario nozze matrimonio

Ha mai partecipato alle feste/cene eleganti?

Tantissime volte. Arrivavo, portavo dieci ragazze. Era finita l’epoca di Fede, di Lele Mora. Le ragazze arrivavano alla spicciolata. Quando finalmente si cominciava a mangiare, io e lui parlavamo, le ragazze ascoltavano. Finiva con lui che raccontava barzellette, e verso l’una cominciava a cantare, canzoni francesi

 

E poi?

Poi si scendeva in cantinetta, a prendere il caffè.

 

E poi?

Alle due e mezza le ospiti si diradavano io andavo via, magari con due ragazze. Io non so se lui rimanesse con altre due ragazze. È la dinamica tipica di qualunque festa. Niente pornografia. Niente sconcezze. Qualunque regista o produttore alla fine va a cena con le attrici. Non ho mai capito cosa ci fosse di diverso.

 

L’antiberlusconismo, le "dieci domande", l’ansia moralista, il giustizialismo in chiave politica non ha ha finito per fare danni alla sinistra?

È stato un errore che sul momento è tornato utile. Una situazione inevitabile che alla fine gli ha giocato contro.

 

Quello che non è riuscito a Berlusconi sul piano politico gli è invece riuscito sul piano culturale o dell’immaginario. Ha cambiato la cultura italiana, ha introdotto la tv commerciale, il pop postmoderno ecc. È vero che odia gli intellettuali?

lele mora silvio berlusconi lele mora silvio berlusconi

C’è una indisponibilità psicologica a frequentare un mondo di persone che lui considera sopravvalutate. Più che disistima è considerazione dell’inutilità dell’intellettuale. Carmelo Bene voleva conoscerlo, e io provai a farglielo incontrare, ma non ci sono riuscito. Non credo abbia mai avuto amici registi o attori, se non il solo Massimo Boldi. Ha sottovalutato quel mondo e gli effetti benefici che poteva produrgli. Anche intellettuali come Saverio Vertone, Lucio Coletti, Vittorio Mathieu, li vedeva lì, ma non li hai mai chiamati a fare il ministro. Anche in questo c’è un’affinità con Grillo. Non c’è un solo intellettuale che abbia accostato Grillo. Ci faccia caso.

MINETTI FEDE MORA BERLUSCONI RUBY BUNGA MINETTI FEDE MORA BERLUSCONI RUBY BUNGA

 

 

 

 

 

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