SCALFARI, TE LO DO IO IL PARTITO DELL'AMORE! “PAPA E PAPI, DUE INCIDENTI ANALOGHI CON UNA DIFFERENZA: IL PAPA È PER DEFINIZIONE IL CAPO DEL PARTITO DELL'AMORE E QUINDI NON HA BISOGNO DI FONDARLO PERCHÉ CI PENSÒ GESÙ DI NAZARETH DUEMILA ANNI FA. IL COMPITO DI GESÙ DA ARCORE È DUNQUE MOLTO PIÙ ARDUO, COMUNQUE È SULLA BUONA STRADA” - FOTO DELLA MANIFESTAZIONE DEL 2006 IN CUI I BERLUSCONES AUGURAVANO LA MORTE DI PRODI - CICCIOLINO SILVIO! QUEL PARTITO DELL'AMORE CHE FONDARONO CICCIOLINA E MOANA NEL '90

Condividi questo articolo


1 - PAPI E PAPA -
"Fottomontaggio di Sarx88 per il Fatto del 24 Dicembre 2009"
Eugenio Scalfari per La Repubblica

WALTER VELTRONI EUGENIO SCALFARI UMBERTO ECOWALTER VELTRONI EUGENIO SCALFARI UMBERTO ECO

Anche il Papa è stato oggetto di ruvida attenzione da parte di una ragazza venticinquenne che l'ha trascinato a terra scatenando un parapiglia sotto le volte di San Pietro con la conseguenza di far cadere anche il cardinale Etchegaray che si è rotto il femore e dovrà essere operato. La caduta a terra del Papa e del cardinale hanno fatto il giro del mondo, né più né meno del ferimento di Berlusconi, ed è naturale che sia così.

papa-berlusconipapa-berlusconi

Si tratta di due incidenti analoghi con una differenza: il Papa è per definizione il capo del partito dell'amore e quindi non ha bisogno di fondarlo perché ci pensò Gesù di Nazareth duemila anni fa. Il compito di Berlusconi è dunque molto più arduo, ma proprio per questo ancor più affascinante.

Del resto in una sua recentissima affermazione si è paragonato a Gesù Cristo per il ferimento a suo danno. Siamo dunque sulla buona strada...

berlusconi, bara per Prodi, manifestazione2006berlusconi, bara per Prodi, manifestazione2006

2 - QUANDO L'ODIO VINCEVA SULL'AMORE: LA MANIFESTAZIONE DEL 2006 IN CUI LA CDL AUGURAVA LA MORTE AGLI AVVERSARI
Wanda Marra per Il Fatto

Una volta il Partito dell'Amore era quello di Cicciolina. Oggi è il Popolo della Libertà ad auto-attribuirsi questa definizione. Vittima, martire, forse anche in odore di santità: è questa l'ultima frontiera della costruzione della propria immagine fatta da Silvio Berlusconi.

Due giorni dopo la sua aggressione consegna un messaggio al sito del Pdl. Sfondo azzurro, sorriso di aurea serenità e parole da grande padre della patria: "Grazie di cuore ai tantissimi che mi hanno mandato messaggi di vicinanza e di affetto. Ripeto a tutti di stare sereni e sicuri. L'amore vince sempre sull'invidia e sull'odio".

Poi, nei giorni successivi, non si fa mancare niente: dal perdono a Tartaglia come uomo ("Non sono capace di portare rancore") agli auguri al Papa come statista ("I valori cristiani sono sempre presenti nell'azione del governo. Garantiremo la serenità e la pace sociale").


A ruota libera i suoi, che fanno quadrato intorno al leader ferito e non esitano a contrapporre le enormi riserve d'amore del Pdl ai presunti partiti dell'odio, quelli degli avversari politici.

Uno su tutti, Cicchitto, in Aula alla Camera: ''La mano di chi ha aggredito Berlusconi è stata armata da una spietata campagna di odio, condotta dal network Repubblica-L'Espresso , da Il Fatto, dalla trasmissione di Santoro Annozero e da un terrorista mediatico di nome Travaglio".

MOANAMOANA Silvio BerlusconiSilvio Berlusconi

E mentre Berlusconi inneggia alla concordia nazionale, una vera campagna mediatica contro i mandanti morali viene portata avanti dal Giornale. D'altra parte fa un po' effetto sentir parlare di amore, pace e serenità dai rappresentanti di un partito che non ha mai esitato davanti ad insulti, aggressioni verbali, provocazioni più o meno spinte.

Il 2 dicembre del 2006 l'allora Casa delle Libertà organizzò una manifestazione "contro il regime", ovvero il governo Prodi. Nessun pudore nell'usare una parola contro la quale oggi si scagliano. Fu una manifestazione nella quale il popolo di centrodestra sfilò con le bare e gli scheletri, trasformandola a tratti in una specie di corteo funebre. Bel modo di professare l'amore, augurare la morte ai propri nemici politici.

E poi, Berlusconi è pur sempre quello che diede dei coglioni alla metà degli italiani che non votano per lui, e definì matti antropologicamente diversi i magistrati. Qualche insulto scelto: "Veltroni è un coglione" (3/9/95). "un miserabile" (4/4/2000). "Prodi? Un leader d'accatto (22/2/95). "Prodi è un gran bugiardo pericoloso per tutti noi" ( 21/10/2006). "Il centrosinistra? Mentecatti, miserabili alla canna del gas" (4/4/2000). Ancora meno per il sottile va Brunetta che è arrivato ad augurare alla sinistra "vadano a morire ammazzati". Altro che pace sociale.

BERLUSCONI, FUNERALE PER PRODI, 2006BERLUSCONI, FUNERALE PER PRODI, 2006 BARA PER PRODI - BERLUSCONI, MANIFESTAZIONE2006BARA PER PRODI - BERLUSCONI, MANIFESTAZIONE20065m33 cicciolina moana5m33 cicciolina moana


E davanti a un Berlusconi in versione cristologica sulla via della Resurrezione pre-mortem, ci pensa Di Pietro ad operare un rovesciamento. Chiedendo in una lettera a Gesù Bambino di liberarci dal Cavaliere (ma con il voto, per carità). Perché, spiega, lui è il diavolo.

3 - DA MOANA ALL'ONOREVOLE CICCIOLINA
QUEL COPYRIGHT CONTESO A SILVIO
Francesco Bei per La Repubblica

Dal Popolo della libertà al partito dell'amore, dunque. Tanto che il Cavaliere - a testimonianza dei suoi propositi "amorevoli" - ha chiamato Bersani per gli auguri di Natale. Amore contro odio. "Tutti quanti - dice il portavoce Paolo Bonaiuti - hanno capito che non si può caricare all'infinito la molla dell'odio che poi genera la violenza. Sostituirla con un clima più disteso è nell'interesse di tutti". E partito dell'Amore sia.

Quello originale, quello di Moana Pozzi e Riccardo Schicchi, era nato nel clima di antipolitica un po' trash dei primi anni '90. Un partito "orizzontale più che trasversale", come dicevano i suoi creatori. Uno di questi, Mauro Biuzzi, è rimasto il custode della memoria di Moana e, dall'alto della presidenza del partito dell'Amore (quello vero), intima al Cavaliere di mettere giù le mani: "Il PdA lui non lo può fare, semplicemente perché il copyright ce l'ho io. E se qualcuno mi chiedesse di venderglielo, io non lo farei: sono un piccolo "resistente" della seconda Repubblica".

LE ORE - CICCIOLINALE ORE - CICCIOLINAbenigni e Moanabenigni e Moana

Biuzzi, che è stato anche consulente della recente fiction di Sky su Moana, avanza anche una sua teoria su quest'ultima uscita del premier: "Appena Murdoch manda in onda su Sky una serie in cui si riparla del partito dell'Amore di Moana, Berlusconi corre a metterci il cappello sopra. Si appropria di tutto quello che supera una certa soglia di visibilità".

Per la verità questa storia del Partito dell'Amore, dalle parti di Forza Italia, non è nuovissima. "La Casa della libertà è il partito dell'amore", disse Berlusconi prendendo le distanze dal "partito dell'odio" guidato allora da Romano Prodi. Così quando a capodanno del 2004 venne colpito in testa con un treppiedi, fu nuovamente "il partito dell'odio contro quello dell'amore". Ma il copyright a destra lo si deve ad Alessandra Mussolini.

cicciolina 00024cicciolina 000241 moana 0031 moana 003

Fuori da Montecitorio nel 2000 infuriava la protesta della Cdl contro la legge sulla par condicio. "Siamo il partito dell'amore", urlava nel microfono la Mussolini. Prima che una pioggia di monetine, lanciate dai giovani militanti berlusconiani, finisse in faccia a Pier Luigi Castagnetti. "E ringrazi Iddio - disse la "colomba" Giuliano Urbani - che erano solo monetine". Amore vero.

Il partito dell'amore, quello Doc, ballò invece una sola stagione. Nell'aprile del '92 candidò (solo nel Lazio) Ilona Staller e Moana Pozzi con scarsi risultati: Cicciolina - che era già stata deputata con i radicali nel 1987 - prese appena 800 voti, Moana 12 mila. Non furono sufficienti. Da allora il partito dell'amore è rimasto una chimera. Ci si avvicinò Vittorio Sgarbi con il suo "partito della Bellezza", in connubio con il Pri.

1 moana 0161 moana 016

Ma Giorgio La Malfa storse il naso per il nome: "Ma così non sembrerà il partito dell'amore di Cicciolina?". Finì così in soffitta, ripescato saltuariamente dai comici. Natalino Balasso a Zelig divenne il leader di un rinnovato partito dell'amore: "Entro in politica prima che la politica entri in me". Simbolo, un tronchetto della felicità. Poi arrivò il Cavaliere.

cicciolina 00005cicciolina 00005

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...

DAGOREPORT – BENVENUTI ALLA PROVA DEL “NOVE”! DOPO LA COSTOSA OPERAZIONE SUL ''BRAND AMADEUS'' (UN INVESTIMENTO DI 100 MILIONI DI DOLLARI IN 4 ANNI), A DISCOVERY NON VOGLIONO STRAFARE. E RESTERANNO FERMI, IN ATTESA DI VEDERE COSA SUCCEDERA' NELLA RAI DI ROSSI-MELONI - ''CORE BUSINESS' DEL CANALE NOVE: ASCOLTI E PUBBLICITÀ, QUINDI DENTRO LE SMORFIE E I BACETTI DI BARBARELLA D'URSO E FUORI L’INFORMAZIONE (L’IPOTESI MENTANA NON ESISTE) - LA RESPONSABILE DEI CONTENUTI DI DISCOVERY, LAURA CARAFOLI, PROVO' AD AGGANCIARE FIORELLO GIA' DOPO L'ULTIMO SANREMO, MA L'INCONTRO NON ANDO' A BUON FINE (TROPPE BIZZE DA ARTISTA LUNATICO). ED ALLORA È NATA L’IPOTESI AMADEUS, BRAVO ''ARTIGIANO" DI UNA TV INDUSTRIALE... 

DAGOREPORT – L’INSOFFERENZA DI AMADEUS VERSO LA RAI È ESPLOSA DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO 2024, QUANDO IL DG RAI GIAMPAOLO ROSSI, SU PRESSIONE DEI MELONI DI PALAZZO CHIGI, PROIBI' AI RAPPRESENTANTI DELLA PROTESTA ANTI-GOVERNATIVA DEI TRATTORI DI SALIRE SUL PALCO DELL'ARISTON - IL CONDUTTORE AVEVA GIÀ LE PALLE PIENE DI PRESSIONI POLITICHE E RACCOMANDAZIONI PRIVATE (IL PRANZO CON PINO INSEGNO, LE OSPITATE DI HOARA BORSELLI E POVIA SONO SOLO LA PUNTA DELLA CAPPELLA) E SI È LANCIATO SUI DOLLARONI DI DISCOVERY – L’OSPITATA “SEGRETA” DI BENIGNI-MATTARELLA A SANREMO 2023, CONSIDERATA DAI FRATELLINI D’ITALIA UN "COMIZIO" CONTRO IL PREMIERATO DELLA DUCETTA, FU L'INIZIO DELLA ROTTURA AMADEUS-PRESTA…