BETTI NO, BETTI Sì - Ti suona meglio via Craxi o via Berlusconi? – ZAIA ZAGAJA: SONO PER FEDERALISMO TOPONOMASTICO, DECIDA MILANO – VITA-GIULIETTI: SI VUOLE RISCRIVERE LA STORIA, MEGLIO SOPRASSEDERE - CICCHITTO GUIDA LA DELEGAZIONE 'RIFORMISMO E LIBERTA' AD HAMMAMET - ‘LA REPUBBLICA’ INCRAXITA…

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1 - VIA
Jena per La Stampa - Ti suona meglio via Craxi o via Berlusconi?

FUNERALI DI BETTINO CRAXI A TUNISIFUNERALI DI BETTINO CRAXI A TUNISI

2 - ZAIA: SONO PER FEDERALISMO TOPONOMASTICO, DECIDA MILANO
(ANSA)
- Riferendosi all'intestazione di luoghi cittadini intitolati a Bettino Craxi, il ministro Luca Zaia ha detto: 'Io sono federalista in maniera viscerale, quindi anche il federalismo toponomastico mi piace'. 'Se la vedano loro - ha aggiunto il candidato presidente alla regione Veneto - non e' un problema nostro'.(ANSA).

craxi berlusconicraxi berlusconi

3 - GIA' 7 LE 'VIE B.CRAXI'; 3 IN PUGLIA, 2 IN CALABRIA
(ANSA) -
'Non sara' il Comune di Milano il primo ad intestare una via, una piazza o un giardino a Bettino Craxi. Se Antonio Di Pietro e i suoi consultassero un qualunque stradario su internet troverebbero che altre amministrazioni hanno avuto la stessa idea felice del Sindaco Moratti'. Lo afferma Giuliano Cazzola, deputato del Pdl. 'Milano - aggiunge - comunque era la citta' di Craxi. A Milano ebbero inizio le persecuzioni nei suoi confronti. E' doveroso ricordarne li' la figura di statista e di grande leader politico'.

Comunque, Cazzola indica le 'vie Craxi' che risultano dalla ricerca su internet. Via Bettino Craxi, 00038 Valmontone Roma, Lazio; Via Bettino Craxi, 71100 Foggia, Puglia; Via Bettino Craxi, 73100 Lecce, Puglia; Via Bettino Craxi, 73020 Botrugno Lecce, Puglia; Via Bettino Craxi, 87040 Marano Marchesato Cosenza, Calabria; Via Bettino Craxi, 87029 Scalea, Cosenza, Calabria; Piazza Bettino Craxi, 58100 Grosseto, Toscana. (ANSA).

craxi berluscacraxi berlusca Antonio Di PietroAntonio Di Pietro

4 - VITA-GIULIETTI: OPERAZIONE PER DELEGITTIMARE I VIVENTI. SI VUOLE RISCRIVERE LA STORIA, MEGLIO SOPRASSEDERE
(ANSA) -
La decisione di intitolare una via di Milano a Craxi e' una operazione per 'riscrivere la storia' er che mira 'piu' a delegittimare i viventi' cioe' chi si oppose alla degenerazione dei partiti. Lo affermano Vincenzo Vita, senatore del PD, e Giuseppe Giulietti, deputato del gruppo Misto e portavoce di Articolo 21.

'Appare sempre piu' evidente - affermano Vita e Giulietti - che la decisione assunta dal sindaco di Milano di dedicare una strada a Craxi stia assumendo una forte impronta ideologica e strumentale con l'obiettivo dichiarato di riscrivere la storia, di ribaltare i ruoli, di mettere sul banco degli imputati chi non accetto' le degenerazioni di quella stagione. Persino al di la' della fisionomia politica dell'ex segretario socialista'.

'Se queste sono le premesse - concludono i due parlamentari - meglio soprassedere e non dar luogo ad una operazione che vuole piu' delegittimare i viventi che non ricordare chi non c'e' piu' e la sua controversa memoria'. (ANSA).

GIULIANO CAZZOLAGIULIANO CAZZOLA VINCENZO VITA - Copyright PizziVINCENZO VITA - Copyright Pizzi

5 - FRATTINI, BENE IDEA MORATTI, RESTITUIRGLI L'ONORE
(ANSA) -
'Non dobbiamo permettere che il decennale della scomparsa di Bettino Craxi ci butti in faccia una storia e una memoria manipolata'. E che 'una ferita ancora aperta - scrive il ministro degli esteri, Franco Frattini nella rubrica a sua cura sul sito internet del Velino - torni a farci male: dobbiamo impedire che l'idea di Letizia Moratti, di onorare Craxi, nella sua Milano, dedicandogli una strada, ridia improvvisamente voce a tutta la canaglia che ha cercato di annichilire questa nostra Italia, puntando ad attribuire ad una sola parte politica la responsabilita' e la colpa della cosiddetta 'questione morale''.

FRANCO FRATTINIFRANCO FRATTINI

Frattini spiega cosi' che 'celebrare Bettino Craxi non significa soltanto compiere una doverosa opera di risarcimento morale: per la sua famiglia e la sua comunita' politica. Significa restituire l'onore, insieme, ad un politico lungimirante ed al suo Paese'. 'L'Italia e' diventata piu' debole senza di lui: abbiamo perso 10 anni e piu', regalandoli ad amici e nemici del nostro Paese, che ne hanno approfittato. Ma ci siamo ripresi. E anche nel suo nome, senza piu' divisioni, dobbiamo saper ripartire', prosegue Frattini sottolineando che 'Craxi e' stato un grande leader della sinistra italiana che la sinistra italiana ha ora, anche per noi, la straordinaria occasione di accogliere nel suo Pantheon da protagonista e vincitore'.

'Lasciamo ai professionisti delle manette la povera prospettiva di seminare odio e inimicizie. Io penso, al contrario - prosegue - che la proposta del sindaco di Milano, e le celebrazioni che vedranno molti italiani riunirsi nel nome di Craxi, ad Hammamet, tra qualche settimana, debbano essere una importante occasione per cominciare a scrivere una memoria condivisa e comune: quella che ha visto in Craxi il campione del riformismo politico e di un socialismo che egli amava definire 'tricolore' proprio perche' affondava le radici nella storia nazionale'.

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6 - CICCHITTO GUIDA LA DELEGAZIONE 'RIFORMISMO E LIBERTA' AD HAMMAMET (Adnkronos) - Una delegazione della Fondazione 'Riformismo e liberta' si rechera' ad Hammamet il 16 e il 17 gennaio in occasione della prima del film 'L'esilio' e della commemorazione di Bettino Craxi al cimitero di Hammamet. Di essa faranno parte Fabrizio Cicchitto, presidente della fondazione, Francesco Forte, presidente del comitato scientifico della fondazione, Margherita Boniver, Giampiero Cantoni, Stefano Carluccio, direttore di 'Critica sociale', Giuliano Cazzola, Francesco Perfetti, direttore di 'Nuova storia contemporanea', Ciccio Colucci, Ugo Finetti, Pier Ernesto Irmici, Chiara Moroni, Alfredo Pallone, Massimo Pini, Sergio Pizzolante, Gianfranco Polillo, Carlo Ripa di Meana.

7 - ‘LA REPUBBLICA' DI BETTINO
Andrea Marcenaro per Il Foglio -
Si potrà essere d'accordo o meno, con l'intervista concessa da Claudio Martelli al giornale di Ezio Mauro in vista del decimo anniversario della morte di Bettino Craxi. Si potrà convenire o dissentire sull'opinione che Craxi sia stato, al punto in cui siamo, "completamente riabilitato a sinistra". E compiacersi, o invece inorridire, di fronte all'uso stesso del termine "riabilitazione".

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Si potrà concordare con Martelli quando afferma che, per dare senso alla storia di Craxi, occorre che rinasca in Italia una robusta forza socialista. Oppure mantenere, sul punto, un'opinione divergente. E così via su tutto il resto, dalla vitalità del socialismo nel mondo, al rapporto privilegiato tra Bettino e Berlusconi, dal voto socialista confluito in Forza Italia, alla necessità di separarlo ora dalla destra. La domanda che resta inevasa è se, con la suddetta intervista, Martelli intenda restituire l'onore a Repubblica.

Massimo GramelliniMassimo Gramellini

8 - BETTI NO
Massimo Gramellini per La Stampa - È giusto dedicare una via di Milano a Bettino Craxi nel decennale della morte? Proviamo a sollevare lo sguardo dalla rissa che si è di nuovo scatenata intorno allo scheletro per mere ragioni di bottega. Comunque la si pensi, il personaggio esce ingigantito dal paragone con i nani dell'attualità. Ma anche il riconoscimento più entusiasta delle sue qualità politiche non può passare sopra una considerazione semplicissima: si tratta di un uomo che morì in contumacia dopo che la magistratura, in nome del popolo italiano - cioè nostro - lo aveva dichiarato colpevole di corruzione.

Andrea MarcenaroAndrea Marcenaro

Ora, uno Stato che non sia una barzelletta può rendere pubblico omaggio a un cittadino che lo stesso Stato aveva condannato in via definitiva al carcere? Per farlo dovrebbe negare alla magistratura che lo processò ogni legittimazione. Dovrebbe riconoscere che in quegli anni in Italia non esisteva un sistema di poteri condiviso dalla comunità, ma una guerra civile fra bande contrapposte che, dopo una vittoria iniziale dell'ala giacobina, portò a una restaurazione incarnata dal migliore amico di Craxi e osteggiata di continuo dai rigurgiti degli sconfitti.

E' una visione dissociata della storia patria, e personalmente me ne dissocio. Poiché lo Stato è sempre lo stesso - il nostro - sia quando sugli altari sale il pool di Mani Pulite sia quando ci sale Berlusconi, riterrei più giusto lasciare la figura del politico Craxi al giudizio degli storici e dedicare una via di Milano alla poetessa incensurata Alda Merini.

 

 

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