1 - L'UGL È LILLIPUZIANA ANCHE NELLE FABBRICHE. LA POLVERINI SVICOLA IMBARAZZATA SUL CASO-TESSERE: "L'UGL NON C'ENTRA CON LA MIA CAMPAGNA ELETTORALE"
Gianni Del Vecchio per http://www.europaquotidiano.it (http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/115820/lugl_e_lillipuziana_anche_nelle_fabbriche_la_polverini_non_risponde_sul_casotessere)
Non solo nel pubblico impiego e fra pensionati. Anche nelle fabbriche l'Ugl è lontana anni luce da Cgil, Cisl e Uil. Secondo i dati Federmeccanica, l'organizzazione guidata da Renata Polverini conterebbe solamente il 2,4 per cento, attestandosi al quinto posto, doppiata dalla semisconosciuta (mediaticamente) Fismic. In valori assoluti significa fra le 4.200 e le 7mila tessere. Insomma, neanche fra gli operai l'Ugl sfonda.
Intanto la Polverini continua a sfuggire alle domande sulla soluzione dieci per cento, il sistema col quale ha gonfiato il numero dei suoi iscritti di dieci volte. Intervistata da SkyTg24, ha glissato: «Trovo assolutamente di cattivo gusto la polemica su di un'organizzazione che ha 60 anni di storia e misura il consenso proprio come tutte le altre sigle. L'Ugl non c'entra con la mia campagna elettorale».
RENATA POLVERINI FABRIZIO CICCHITTO2 - PERCHÉ LA CONFEDERAZIONE INTERNAZIONALE DEI SINDACATI HA RESPINTO L'UGL
Gianni Del Vecchio per http://www.europaquotidiano.it http://www.europaquotidiano.it/dettaglio/115779/polverini_e_lugl_timbrati_inadatti_al_mercato_estero
Non solo a Roma ma anche a Bruxelles sapevano da tempo della "soluzione dieci per cento", il sistema tramite cui Renata Polverini riesce a gonfiare di dieci volte il numero degli iscritti all'Ugl. Lo dimostra il fatto che due anni fa la Confederazione sindacale internazionale, organismo che raccoglie 311 sindacati di 155 paesi diversi, bocciò senza appello la richiesta del sindacato di via Margutta di entrare a farne parte per raggiungere Cgil, Cisl e Uil, le sigle italiane tuttora affiliate.
RENATA POLVERINI E MAURIZIO GASPARRIUna bocciatura dovuta alla mancanza di trasparenza nel numero degli iscritti e alla mancata comunicazione di dati dettagliati sulle tessere. Insomma, quel meccanismo che ha fatto la fortuna dell'Ugl in Italia, l'ha poi privata della consacrazione a livello internazionale.
Le tessere gonfiate, però, non sono l'unico motivo del gran rifiuto brussellese. Secondo Luigi Angeletti, leader della Uil, a pesare nella decisione della Csi sarebbero state anche «serie motivazioni politiche». Ovvero il fatto che l'Ugl è diretta discendente della Cisnal, organizzazione legata a doppio filo al vecchio Msi e quindi priva dell'autonomia politica richiesta dal sindacato internazionale ai suoi membri.
LUIGI ANGELETTI - copyright Pizzi3 - QUEI NUMERI UGL CHE LA POLVERINI TACE
Lettera di Giancarlo Lehner (Deputato del Pdl) a "Il Giornale"
Caro direttore, comincio a sospettare che tu abbia la palla di vetro, attraverso la quale riesci a vedere nitidamente ciò che a noi politici pidiellini sfugge. Sulla candidatura della sindacalista Polverini, tu prendesti una posizione netta, del tutto negativa. Io stesso borbottai qualcosa contro di te, perché la Renata era la nostra governatrice perfetta, piacente a tutti, dai social forum ai compagni apocalittici, dai confederali sino a Caltagirone, pardon, all'Udc di Casini. I finiani, poi, ti diedero del matto e del mascalzone, richiedendo per la centesima volta la tua testa: paradosso di quanto i neo-antifascisti siano più squadristi dei fascisti.
UGL Unione Generale del Lavoro - LogoAdesso esce fuori che l'Ugl, il sindacato della Polverini, potrebbe risultare una macchina magica che dà i numeri, non dico come il mago Do Nascimento, ma poco ci manca. Anche Vanna Marchi dava i numeri, ma si beccò, per il vizio di prendere per i fondelli i fessi, secondo me ingiustamente, due esagerati lustri di galera. Nessuno, tuttavia, la candidò alle Regionali del Lazio.
Sembra che la Polverini abbia dichiarato 558mila pensionati iscritti alla sua Ugl, mentre ne risultano solo 66mila. Idem, per i ministeriali: di contro ai 171mila conclamati, ce ne sono soltanto 44mila.
Da garantista totale, mi aspettavo che le cifre truffaldine fossero ipso facto clamorosamente smentite dalla Polverini, che, al momento, però, è riuscita soltanto a proferire frasi sconnesse: «Non voglio che il sindacato sia coinvolto nella mia campagna elettorale, non intendo rispondere... ». Non risponde, però quelle cifre gonfiate, fino a prova contraria, sono alla base della sua candidatura nel Lazio, dopo aver propiziato, prendendo per il naso financo l'ingenuo ministro Sacconi, 3 posti nel comitato di vigilanza dell'Inpdap.
vanna marchi stefania nobile libro lapSe Sacconi avesse avuto la pazienza di scrutare i dati dell'Aran, l'organismo che certifica la rappresentatività nella pubblica amministrazione, si sarebbe evitato la figuraccia, visto che per quanto riguarda gli statali, l'Ugl comunicò al ministero 12.887 iscritti contro i 6mila reali, mentre per i dipendenti degli enti locali, sparò 54.309 e non la cifra giusta di 16.400. Nel settore della Sanità, poi, un vero miracolo dei pani e dei pesci: 42.124 dichiarati, di contro a soli 3.600 iscritti.
Giancarlo LehnerDa notare, inoltre, che i dati forniti dall'Aran sono comprensivi anche del sindacato Cisal, come a dire che la truffa dei numeri è ancora maggiore. Insomma, il sindacato della Polverini avrebbe nella pubblica amministrazione una consistenza pari allo 0,7%, quasi prossima allo zero assoluto.
VITTORIO FELTRIA questo punto, caro direttore, dovresti chiedere alla Polverini, nell'interesse del Pdl, di Berlusconi e degli stessi finiani, di non rifugiarsi nell'omertà, raccontando per filo e per segno come stanno veramente le cose. Da parte mia, sono sicuro che i finiani e gli ex retini, da Italo Bocchino a Fabio Granata, così sensibili alle ragioni di Procura e ai filosofemi di Lynch, si uniranno a te, egregio Vittorio, nella ricerca della verità, per chiarire se Renata Polverini debba fare un passo indietro o se possa continuare a rappresentare il popolo laziale della libertà.
Attraverso te, Vittorio, vorrei inviare un saluto affettuoso a Vanna Marchi.
Risponde Vittorio Feltri -
Caro Giancarlo, i numeri sono davvero impressionanti e sarebbe utile ne fosse data una spiegazione. Tuttavia sono convinto che Renata Polverini vincerà nel Lazio le elezioni regionali perché piace alla gente che piace, la quale mi auguro si ricordi anche di votarla.