FERMI TUTTI! STASERA TORNA LA ‘MILANO DA BERE, QUELLA DEI NANI E DELLE BALLERINE - MORATTI, SINDACO SOLITAMENTE INDECISA A TUTTO, QUESTA VOLTA È RIUSCITA INVECE A SUPERARE BETTINO, REGALANDO PER DUE GIORNI A DOLCE&GABBANA PALAZZO MARINO, LA SEDE ISTITUZIONALE DELLA CITTÀ. NIENTE AFFITTO E FORTE SCONTO (DELL’80 PER CENTO!) PERFINO SULLA TASSA D’OCCUPAZIONE DEL SUOLO PUBBLICO, PERCHÉ LA MANIFESTAZIONE PER I LORO VENT’ANNI DI Ago e di filo È STATA CLASSIFICATA COME “INIZIATIVA CULTURALE” - DELLO SCONTO I DUE STILISTI smutandati HANNO EFFETTIVAMENTE BISOGNO, VISTO CHE SONO INSEGUITI DAL FISCO PER UNA COLOSSALE EVASIONE. L’AGENZIA DELLE ENTRATE HA INFATTI PRESENTATO A D&G UN CONTO SALATO: 370 MILIONI euro

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Gianni Barbacetto e Leo Sisti per Il Fatto

LetiziaLetizia Moratti serve i clochard a Milano Dal Giornale

È qui la festa? Sì, è proprio qui, a Palazzo Marino, cuore di Milano e sede del Comune. Festa privata, stasera 19 giugno, con i vigili urbani trasformati in bodyguard per impedire agli \"imbucati\" senza invito di avvicinarsi. Padroni di casa del municipio, per una notte, saranno Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che celebreranno i loro vent\'anni d\'attività: nella più prestigiosa delle location milanesi, di fronte al Teatro alla Scala, a un passo dalla Galleria e da piazza del Duomo.

LetiziaLetizia Moratti

Palazzo Marino è stato concesso gratis (in \"comodato gratuito\", dice la delibera di giunta) per due giorni. Oggi, a partire dalle 19, cocktail nel Cortile d\'Onore, mostra nella sala Gialla, in quella delle Tempere e nel salone Alessi. Piazza della Scala bloccata, i tram deviati su un altro percorso. Domani, domenica, anche il popolo potrà accedere al Palazzo e visitare l\'imperdibile mostra sui vent\'anni di Dolce & Gabbana Uomo.

\"L\'iniziativa\", si legge nell\'intesa con il Comune firmata l\'11 giugno, \"si svolgerà all\'interno di Palazzo Marino, sotto forma di evento privato. Alla serata parteciperanno personaggi dello spettacolo (cinema, musica), autorità del Comune di Milano, rappresentanti della stampa italiana e internazionale\". Il consigliere comunale Basilio Rizzo, della Lista Fo, è stato il primo a lanciare l\'allarme: \"È mai possibile che il sindaco Letizia Moratti conceda gratis a due sarti il palazzo simbolo della città? Non pagheranno neppure la corrente elettrica consumata, che sarà a carico del Comune\".

dolce&gabbanadolce&gabbana dolcedolce e gabbana fotografati da Steven Klein per \"W\"

Neanche Craxi, in effetti, aveva osato tanto, negli anni di Tangentopoli e della Milano da bere, dei nani e delle ballerine. Moratti, sindaco solitamente indecisa a tutto, questa volta è riuscita invece a superare Bettino, regalando per due giorni a D&G la sede istituzionale della città. Niente affitto e forte sconto (dell\'80 per cento!) perfino sulla tassa d\'occupazione del suolo pubblico, perché la manifestazione è stata classificata come \"iniziativa culturale\".

Dello sconto i due stilisti hanno effettivamente bisogno, visto che sono inseguiti dal fisco e dalla Procura della Repubblica per una colossale evasione fiscale. L\'Agenzia delle entrate ha infatti presentato a Dolce e Gabbana (come rivelato dal Fatto Quotidiano l\'11 aprile 2010) un conto salato: 370 milioni di euro.

dolcedolce e gabbana fotografati da Steven Klein per \"W\" PalazzoPalazzo Marino

La vicenda nasce da un\'indagine del 2007 della Guardia di finanza di Milano, che scopre un comodo \"trasloco tributario\": dal 2004 al 2006 Dolce e Gabbana avevano spostato dall\'Italia al Lussemburgo la polpa dei loro affari, vale a dire la cassa delle ricche royalties che affluiscono dalle vendite dei loro prodotti, dagli occhiali alle borse, dai profumi agli orologi. Era nata infatti la Dolce & Gabbana Luxembourg sarl, che da un ufficio in rue Guillaume Kroll del Granducato sembrava dirigere gli affari di D&G. Per la Guardia di finanza si tratta però di \"esterovestizione\", cioè di spostamento solo formale oltre frontiera (in un paradiso fiscale) di attività che restano in Italia.

Gli investigatori delle Fiamme Gialle si presentano infatti nel quartier generale di Dolce & Gabbana, in via Goldoni a Milano, e sequestrano le carte della milanesissima D&G srl: da quei documenti risulta che ordini e strategie partono non dal Lussemburgo, ma da via Goldoni. Fatti i conti, mancano all\'appello 260 milioni di euro, come imponibile non dichiarato in tre anni.

FISCOFISCO GIF

La pratica passa all\'Agenzia delle entrate, che fa i conti delle imposte non pagate, ci aggiunge sanzioni e interessi e chiede al duo di creativi amato da Madonna la bella cifra di 370 milioni. Si è poi aperta una trattativa con gli avvocati di D&G, ma senza esiti. Così ora gli uomini dell\'Agenzia delle entrate stanno facendo partire la classica \"contestazione\".

dolcedolce e gabbana fotografati da Steven Klein per \"W\"

Parallelamente alle indagini tributarie, la Procura di Milano ha aperto un\'inchiesta penale. E adesso la pm Laura Pedio si sta preparando a chiedere al giudice delle indagini preliminari il rinvio a giudizio di Dolce e Gabbana per reati fiscali. Ma niente paura: Letizia Moratti spalanca ai due le porte di Palazzo Marino. \"Il nostro è un doveroso segnale d\'attenzione verso un\'azienda che ha dato prestigio alla città\", ha dichiarato Giovanni Terzi, assessore alle Attività produttive. Chissà se anche Città del Lussemburgo festeggerà i due benefattori.

 

 

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