1- CHI È LA DONNA PARTITA DA ROMA PER I CARAIBI, SCORTATA DA UN POLIZIOTTO ITALIANO (NON ARMATO) CHE ENTRÒ NELLO STUDIO LEGALE GORDON IL GIORNO IN CUI FURONO FONDATE LE SOCIETÀ PROPRIETARIE DELLA CASA DOVE VIVE GIANCARLO TULLIANI? - 2- C’È UN NESSO FRA LA COSTITUZIONE DELLE DUE SOCIETÀ E LA PRESENZA NELLA STESSA SEDE SOCIALE, NELLO STESSO GIORNO E NELLA STESSA ORA DI UNA ITALIANA CON AGENTE? - 3- POTREBBE ESSERE STATA QUELLA STRANA COPPIA A VERSARE I MILLE DOLLARI NECESSARI PER LA COSTITUZIONE DI UNA DELLE DUE SOCIETÀ SE NON DI ENTRAMBE, RICEVENDO IN CAMBIO LE AZIONI AL PORTATORE E FIRMANDO LA DELEGA DI GESTIONE FIDUCIARIA ALLA JAMAN DIRECTORS LTD AMMINISTRATA DA JAMES WALFENZAO

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Franco Bechis per Libero

Il volo della British Airways è partito dall\'aeroporto londinese di Gatwick il 28 maggio 2008, ed è atterrato all\'aeroporto di Hawanorra, isola di Santa Lucia, paradiso naturale e fiscale delle piccole Antille, bagnato dal Mar dei Caraibi. A bordo anche due italiani, che in realtà si erano imbarcati a Roma Fiumicino. Una donna e un uomo.

TULLIANI-MONTECARLOTULLIANI-MONTECARLO

Di lei i passeggeri a bordo nella business class ricordano solo i capelli raccolti e un gran paio di occhiali scuri. Di lui solo un\'impressione chiara: che fosse un body-guard. Impressione che avrebbero avuto anche alcuni turisti italiani, che videro i due passeggiare il giorno 30 maggio su Jeremie street, nel centro di Castries, capitale dell\'isola.

MONTECARLOMONTECARLO TULLIANI

Secondo alcuni passeggeri del volo l\'uomo era sicuramente non armato, e questo dichiarò ai controlli di dogana. Ma insieme al passaporto fece vedere anche un tesserino di riconoscimento della polizia di Stato italiana. Una strana coppia italiana dunque che approdò all\'isola di Santa Lucia proprio in quei giorni di fine maggio e avrebbe fatto rientro con un volo partito il 31 maggio da là a atterrato a Londra il mattino del primo giugno.

Non erano personaggi noti - almeno ai turisti che fecero quel viaggio e agli italiani che li videro a Castries girare l\'angolo di Jeremie Street che dava su Manoel Street. Secondo alcune testimonianze i due sarebbero entrati in un palazzo al numero 10 entrando in uno studio legale, il Gordon, Gordon & co guidato da Mickel B.G. Gordon e da Kim Camille St.Rose, specializzato nella costituzione di società immobiliari e finanziarie oltre che nella registrazione di marchi e brevetti.

finifini montecarlo

Altri elementi non ci sono. Eppure quel poliziotto senza armi che si comportava come un body-guard e quella donna italiana sotto protezione sono destinati ad alimentare e rinfocolare ancora di più quello che a pieno titolo è diventato il giallo dell\'estate.

CASACASA TULLIANI A MONTECARLO

Perché proprio quel giorno qualcuno ha registrato proprio a quell\'indirizzo, 10 Manoel Street di Castries, St Lu Lucia, la nascita di due società finanziarie con azioni al portatore. La Printemps Ltd e la Timara Ltd, e cioè le due finanziarie attraverso cui è passata la proprietà (l\'11 luglio e il 15 ottobre 2008) della casa in Boulevard Princesse Charlotte 14 a Montecarlo che Alleanza Nazionale aveva ricevuto in eredità dalla contessa Anna Maria Colleoni.

C\'è un nesso fra la costituzione di quelle due società e la presenza nella stessa sede sociale, nello stesso giorno e nella stessa ora di una italiana scortata da un poliziottobody guard?

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La coincidenza è davvero singolare, e bisogna dire che di coincidenze singolari è piena questa storia, fin dal giorno della scoperta dell\'inquilino di quell\'appartamento monegasco: Giancarlo Tulliani, cognato del presidente di Alleanza Nazionale, Gianfranco Fini. Quel giorno di sicuro a Castries, isola di Santa Lucia, non poteva essere presente nessuno dei venditori. Francesco Pontone, tesoriere di Alleanza Nazionale, che il successivo 11 luglio avrebbe posto la sua firma sotto l\'atto di vendita a Printemps Ltd, era a Roma ancora il pomeriggio del 29 maggio 2008 impegnato nelle votazioni nell\'aula di palazzo Madama (c\'è la sua firma nel registro delle presenze).

GIANCARLOGIANCARLO TULLIANI

Lo stesso Fini era nell\'ufficio del presidente della Camera a Montecitorio, dove riceveva l\'ambasciatore della Repubblica socialista del Vietnam, Nguyen Van Nam. L\'ancora presidente di Alleanza nazionale per altro, avendo firmato delega ad operare a Pontone, non sarebbe stato presente nemmeno il giorno della vendita della casa a Montecarlo. Era a Roma pronto ad imbarcarsi su un aereo per Parigi dove lo attendevano i lavori dell\'ufficio di presidenza dell\'Apem, l\'assemblea parlamentare euro-mediterranea.

GIANCARLOGIANCARLO TULLIANI

È possibile quindi che molti misteri delle due società off shore attraverso cui è passato quell\'immobile possano essere sciolti scoprendo l\'identità di quella donna e di quel poliziotto italiani. Potrebbe essere stata quella strana coppia a versare i mille dollari necessari per la costituzione di una delle due società se non di entrambe, ricevendo in cambio le azioni al portatore e firmando la delega di gestione fiduciaria alla Jaman Directors Ltd (costituita nella stessa sede sociale di Castries) amministrata da James Walfenzao. Un mistero in più che agita il giallo dell\'estate.

L\'EREDITÀ
L\'appartamento di Princesse Boulevard 14 a Montecarlo apparteneva alla contessa Anna Maria Colleoni, che lo donò in eredità a Gianfranco Fini, segretario di Alleanza Nazionale, per le cui idee (di allora) la nobildonna simpatizzava.

giancarlogiancarlo tulliani by vincino

LA CESSIONE
Per l\'appartemento il partito ricevette varie offerte d\'acquisto, anche superiori al milione di euro. Ma alla fine decidette di venderlo a una società off shore con sede legale nel paradiso fiscale di Saint Lucia, al prezzo di 300 mila euro.

FINI,FINI, ELI, GIANCARLO TULLIANI, LABOCETTA,

L\'AFFITTO
Coincidenza curiosa: la società off shore attualmente proprietaria del quartierino lo affitta a Giancarlo Tulliani, fratello della compagna del presidente della Camera Gianfranco Fini.

LA DIFESA
Fini si è difeso: il prezzo di vendita era congruo, ha detto. Inoltre, da un lato ha ammesso di essere a conoscenza del fatto che il cognato s\'era offerto come mediatore per la vendita dell\'appartamento; dall\'altro lato, ha affermato di aver appreso soltanto in seguito, «con sorpresa e disappunto», che lo stesso cognato aveva affittato il quartierino.

 

 

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