1- È CACCIA ALLE STREGHE, UNA FORMA DI MACCARTISMO INFORMATICO, PROFONDO, GLOBALE E SENZA PRECEDENTI E SENZA DISTINZIONI POLITICHE. DESTRA, SINISTRA, CENTRO, TUTTI A CACCIA DI ASSANGE, BRACCATO DALL’ INTERPOL E QUOTIDIANAMENTE MINACCIATO DI MORTE, DIVENTATO L’INCUBO DEI POTENTI DELLA TERRA E L’IDOLO DI UNA WEB-GENERAZIONE DI UTENTI PLANETARI CHE VEDONO IN LUI IL PROFETA DI UNA NUOVA ERA - 2- E MENTRE I SERVER AMERICANI E FRANCESI COME AMAZON. COM E TABELAU SOFTWARE SFRATTANO WIKILEAKS DAI LORO SISTEMI OPERATIVI, I MESSAGGI DI SOLIDARIETÀ E LE DONAZIONI IN DENARO PER LA PRIMULA ROSSA AUSTRALIANA E PER LA SUA ORGANIZZAZIONE SI MOLTIPLICANO COL RITMO DI UNA EPIDEMIA FUORI CONTROLLO - 2- IL FILOSOFO PAUL VIRILIO: \"I VERI FRONTI DELLA GUERRA, OGGI, NON SONO L’IRAN, L’AFGHANISTAN O LA COREA: STANNO DENTRO L’INFORMAZIONE, CHE È TOTALMENTE CONTROLLATA. L’INFORMAZIONE È DIVENTATA ORMAI IL VERO SPAZIO DELLA GUERRA. L’AMERICA NON È LA VITTIMA DELLE RIVELAZIONI DI WIKILEAKS, NE È SEMPLICEMENTE LA FONTE\"

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1- ROGO PER LA STREGA RIBELLE DEL TERZO MILLENNIO
Andrea Malaguti per La Stampa

È caccia alle streghe, una forma di maccartismo informatico, profondo, globale e senza precedenti, che sta trasformando il trentanovenne Julian Assange, inseguito dalla giustizia svedese con l\'accusa di stupro e da quella americana con quella di tradimento, in una sorta di eroe.

assange-greenbergassange-greenbergASSANGEASSANGE

Un uomo in fuga, braccato dall\' Interpol e ormai quotidianamente minacciato di morte, diventato l\'incubo dei potenti della terra e l\'idolo di una generazione di utenti planetari di internet che vedono in lui il profeta di una nuova era.

E mentre i server americani e francesi come Amazon. com e Tabelau Software sfrattano Wikileaks dai loro sistemi operativi, i messaggi di solidarietà e le donazioni in denaro per la Primula Rossa australiana e per la sua organizzazione si moltiplicano col ritmo di una epidemia fuori controllo.

Solo attraverso la fondazione tedesca Wau Holland è stato versato un milione di dollari. Una guerra ormai senza confini, in cui il campo di battaglia è diventato l\'intero mondo e in cui è sempre più difficile capire chi siano i buoni e chi siano i cattivi.

WikileaksWikileaks Rapporti Russia Italia

Ieri anche il sistema di protezione di pagamento on line PayPal, che fa capo alla casa d\'aste americana E Bay, ha annunciato che non sosterrà più i trasferimenti di denaro verso il sito di Assange, spiegando in una nota che «non possiamo essere utilizzati per sostenere attività che promuovono o facilitano movimenti illegali».

Dunque l\'imprendibile Assange, che nel flipper impazzito della sua esistenza lavora in queste ore utilizzando domini in Svizzera e in Germania e si finanzia attraverso trasferimenti bancari negli stessi Paesi e in Islanda, sarebbe un bandito. È così davvero?

assangeassange

In una lettera ai suoi funzionari, il ministro dell\'Industria, Eric Besson, invita i collaboratori a indicargli che azioni si possono intraprendere per assicurarsi che il sito non sia più ospitato in Francia. «Wikileaks viola i segreti delle relazioni diplomatiche e mette in pericolo le persone».

E gli studenti della Columbia University denunciano su Twitter di essere minacciati dalle autorità americane. «Ci hanno fatto sapere che chi sta con Wikileaks non lavorerà più con il governo».

Eppure il fascino di Assange, che si nasconde in Inghilterra in un luogo noto alla polizia, continua a moltiplicarsi. Secondo il Times i suoi avvocati starebbero trattando la consegna dell\'australiano a Scotland Yard, ma Mark Stephens, che lo rappresenta, nega il negoziato, sottolineando che Assange si è più volte offerto di incontrare gli investigatori svedesi all\'ambasciata di Londra o in un commissariato britannico.

LeaderLeader secondo rivelazioni wikileaks

«In ogni caso ci opporremo all\'estradizione». Il motivo è semplice. Gli svedesi non lo vorrebbero dietro le sbarre perché lo ritengono colpevole di strupro, di due molestie sessuali e di una coercizione illegale (che l\'australiano ovviamente nega), ma per toglierlo di mezzo. Il rogo per la strega ribelle del terzo millennio.

2- IL FILOSOFO PAUL VIRILIO DENUNCIA: \"L\'INFORMAZIONE È DIVENTATA ORMAI IL VERO SPAZIO DELLA GUERRA\"
Francesca Pierantozzi per Il Messaggero

ExEx bunker atomico con i server di Wikileaks

Wikileaks ? «Roba vecchia per me. Niente di nuovo. La bomba è esplosa da tempo, ma nessuno se n\'è accorto»: fa un\'eccezione Paul Virilio, e accetta di parlare dei cablogrammi che hanno messo in subbuglio il mondo dell\'informazione. Lui ne ride, non senza un certo disprezzo. Filosofo, urbanista, grande teorico e critico del regno ambiguo e disintegratore della «velocità», della perpetua «accelerazione», del trionfo del «presentismo», del «tutto e subito», Virilio osserva la planetaria emozione suscitata da Wikileaks come una farsa.

Proprio in questi giorni esce in libreria la sua ultima analisi, un contributo al volume collettivo «Gli intellettuali giudicano i media»: giudizio poco gratificante da parte di tutti. E Virilio, in particolare, denuncia come «l\'informazione sia diventata ormai il vero spazio della guerra».

WIKILEAKWIKILEAK x wikileaks-manning,wikileaks-manning, analista Pentagono che ha consegnatoi i codici di accesso ad Assange

Con Wikileaks si è aperto un nuovo fronte, professor Virilio?
«Wikileaks non è niente. Sono vent\'anni che denuncio l\'esistenza di una bomba informatica. Questa bomba esplode ogni giorno, a ogni momento, ma noi semplicemente non ce ne accorgiamo. Quello che sta accadendo questi giorni non rivela nulla, non si tratta di una rivelazione, ma di una pura e semplice manipolazione. Chi parla di trasparenza dell\'informazione si sbaglia: è una montatura pubblicitaria».

Nell\'interesse di chi?
«Dietro questa banalizzazione di documenti segreti c\'è in realtà il tentativo di verificare il potere di condizionamento delle informazioni, potere particolarmente delicato in questo periodo molto instabile dal punto di vista della geopolitica mondiale».

MappaMappa dei documenti in mano a Wikileaks da \"El Pais\"

Wikileaks non rivela nulla. Però a suo avviso esplode come una bomba. Dunque l\'evento è importante?
«L\'evento è ormai vecchio, non è nuovo. Parliamo tanto di nucleare, ci preoccupiamo di un\'esplosione atomica, e poi siamo incapaci di renderci conto che una bomba ci esplode davanti da anni. Non riesco a parlare seriamente di Wikileaks per il semplice fatto che si tratta di uno scherzo, di una montatura presa sul serio dai media».

Uno scherzo che in qualche modo risponde ad un bisogno di trasparenza?
«Trasparenza? La trasparenza è la nuova tirannia dei nostri tempi. Sapere tutto su tutto in ogni momento è una tirannia. Quello che accade in questi giorni è in realtà parte della rivoluzione degli affari militari intrapresa una quindicina di anni fa in America. I veri fronti della guerra, oggi, non sono l\'Iran, l\'Afghanistan o la Corea: stanno dentro l\'informazione, che è totalmente controllata. Da questo punto di vista, l\'America non è la vittima delle cosiddette rivelazioni di Wikileaks, ne è semplicemente la fonte».

DERDER SPIEGEL -WIKI

3- LA NAVE PIRATA CHE SFIDA IL MONDO - SOLO CINQUE PERSONE IMPIEGATE A TEMPO PIENO. UN BUDGET DI APPENA 200 MILA DOLLARI ALL\'ANNO. UNA SEDE CENTRALE IN UN BUNKER ATOMICO SOTTERRANEO. COME PUÒ UN GRUPPO DI ATTIVISTI SENZA MEZZI METTERE IN CRISI LE SUPERPOTENZE?
Giordano Stabile per La Stampa

Il sito wikileaks.org compare sul Web nel dicembre del 2006. Si presenta come «fondato da dissidenti cinesi, giornalisti, matematici, imprenditori». Lo scopo dichiarato è diffondere informazioni riservate sui regimi autoritari asiatici e africani. Il nome è composto da wiki , riferimento alla enciclopedia online redatta in comune e aperta alla collaborazione di tutti, e leaks , «talpa» che procura i documenti. Il modello stor- in modo assoluto la segretezza ico sono i Pentagon Papers che nel 1971 mostrarono il vero volto della guerra in Vietnam e ne accelerarono la fine.

- DOVE SI TROVA stata scelta la Svezia, che tutela
- in modo assoluto la segretezza

IL PRIMO FILE: UN SILURO ALLE BANCHE SVIZZERE
Fin dal 2007 il volto pubblico di Wikileaks è Julian Assange. Australiano, classe 1971: dice di rappresentare un comitato direttivo formato da una decina di persone. Il priprimo caso che dà notorietà al sito è la pubblicazione nel febbraio 2008 di documenti che accusano la banca svizzera Julius Baer di favorire l\'evasione fiscale negli StatiUniti. L\'azione legale intentata dall\'istituto finisce nel nulla.

Ma il primo vero colpo è la pubblicazione nel giugno 2010 di Collateral Murder, un dossier sugli abusi americani in Iraq, in particolare l\'uccisione di un giornalista della Reuters a Baghdad. Segue, a luglio, la pubblicazione del dossier sulla guerra in Afghanistan. La talpa è il soldato hacker Bradley Manning, che è riuscito a sottrarre i documenti dagli archivi del Pentagono. Manning, 22 anni, analista militare di stanza in Iraq, è stato arrestato con l\'accusa di avere rivelato all\'esterno informazioni riservate. Ora è detenuto in una base in Kuwait.

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DOVE SI TROVA RETE MONDIALE CON LA TESTA A STOCCOLMA
La filosofia di Wikileaks è la collaborazione e l\'anonimato. Chiunque può depositare un file sul sito, che poi sarà vagliato dallo staff ed eventualmente pubblicato. Per garantire le «talpe» è stata scelta la Svezia, che tutela in modo assoluto la segretezza delle fonti giornalistiche, come sede del server centrale, posto in un bunker atomico a Stoccolma. Il provider è la Prq. Ma Wikileaks dispone di una rete di server sparsi in tutto il mondo. Gli ultimi file sono partiti dall\'Islanda. Recentemente Assange ha detto di voler spostare la sede centrale in Svizzera.

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CHI CI LAVORA MILLE VOLONTARI E UNO STAFF DI 5 IMPIEGATI
Wikileaks sostiene di avere uno staff di cinque persone che lavorano a tempo pieno e tra gli 800 e i 1200 volontari occasionali. Non è chiaro se i «volontari » si limitino a depositare file o lavorino anche alla redazione e alla selezione. Nonostante il successo, alcuni dei più stretti collaboratori di Assange hanno abbandonato il progetto in polemica con la «deriva autoritaria » del leader. Herbert Snorrason, studente islandese 25enne, ha annunciato il 30 novembre di voler fondare un nuovo sito. L\'ha seguito il tedesco Daniel Domscheit-Berg, portavoce storico di Wikileaks

CHI LO FINANZIA: MILIONI DI DONAZIONI VIA PAYPAL
Il sito si vanta di disporre di un budget annuale di soli 200mila dollari. Si finanzia ufficialmente attraverso donazioni, di preferenza via PayPal, un sito che permette pagamenti per e-mail. PayPal ha però sospeso il servizio dopo la pubblicazione dei file sulla diplomazia americana.

Wikileaks ha ricevuto numerosi premi giornalistici, come il New Media Award dell\'Economist (2008) e si è fatto pagare le spese legali da mecenati, come l\'Associated Press e il Los Angeles Times.

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DA ALFIERE DELLA LIBERTÀ A LATITANTE
Fino al 2010 Stati Uniti e Gran Bretagna sono imaggiori «sponsor ». Nel 2009 Amnesty International Uk premia il sito per il dossier sugli abusi della polizia in Kenya. Nel maggio 2010 il NewYork Daily News lo promuove «sito che ha completamente cambiato i media». Dopo i dossier su Iraq, Afghanistan, diplomazia, gli Usa vogliono l\'arresto di Assange. La Svezia non ostacola la sua attività. Nell\'agosto 2010, però, lo accusa di stupro e ne chiede l\'arresto. La Cina non si è mai espressa, ma non ama l\'informazione libera sulWeb.

 

 

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