1- MENTRE QUEL ’DEMO-FASCIO’ DI OBAMA TRATTA CON LA SVEZIA PER LA CONSEGNA DI ASSANGE SCOPPIA LA GUERRA INFORMATICA: GLI HACKER BUCANO IL SITO DELL’INTERPOL! - 2- E ORA SCOPRIRANNO CHE LA GENTE PUÒ USARE INTERNET E TRASFORMARE LA RETE IN UNO STRUMENTO POTENTE PER RIBELLARSI AI PROPRI GOVERNI, CHE SONO IN BALÌA DEI SISTEMI INFORMATICI PER TUTTA LA LORO RETE DI INFORMAZIONI, PIÙ O MENO SENSIBILI -

Condividi questo articolo


1- OBAMA TRATTA CON LA SVEZIA PER LA CONSEGNA DI ASSANGE
Stampa.it

wikileakswikileaks

Funzionari americani e svedesi hanno già avviato discussioni informali su un\'eventuale consegna agli Stati Uniti del fondatore di Wikileaks, Julian Assange, da ieri in prigione nel Regno Unito. Lo riferiscono fonti diplomatiche al quotidiano britannico Independent. Assange è stato arrestato ieri dalla polizia britannica, in base al mandato spiccato dall\'Interpol per l\'inchiesta di stupro aperta in Svezia.

SofiaSofia Wilén alla conferenza di Assange

Le autorità svedesi chiedono l\'estradizione del giornalista australiano per chiamarlo a rispondere alle accuse di stupro, molestie sessuali e coercizione per fatti accaduti lo scorso agosto. Le fonti interpellate dall\'Independent precisano che una sua eventuale consegna alle autorità americane avverrebbe solo una volta concluso il procedimento giudiziario in Svezia.

SofiaSofia Wilén, ovvero \"Jessica\"

A Washington, il Dipartimento della Giustizia sta intanto valutando se incriminare Assange per spionaggio. Il governo australiano, intanto, accusa gli Stati Uniti di essere responsabili della fuga di notizie di Wikileaks, e non «il signor Assange». «I responsabili sono gli Stati Uniti», ha dichiarato il ministro degli Esteri, Kevin Rudd.

AnnaAnna Ardin

Julian Assange , comunque, resterà in carcere almeno fino a martedì prossimo, quando è stata fissata, nel\'udienza preliminare in cui gli è stata negata la libertà su cauzione, la data per l\'esame della richiesta di estradizione formulata contro di lui dalla Svezia.

Ma «Wikileaks rimarrà operativa» e continuerà a pubblicare materiale riservato, a partire dai cablorammi diplomatici americani, con nuovi \'file\' sul sito, come al solito, ha promesso il suo avvocato difensore, Mark Stephens, all\'uscita dal tribunale, preannunciando una seconda richiesta di libertà su cauzione a nome del suo assistito.

Il fondatore del sito si è consegnato verso le nove di ieri mattina a Scotland Yard. Poche ore dopo, al termine dell\'udienza durata poco meno di un\'ora, la corte di Westminster gli negava la libertà su cauzione denunciando il pericolo di fuga. In molti avevano dato la loro disponibilità a contribuire alla cauzione, alcuni dei quali sono anche accorsi in aula, (fra loro, il regista Ken Loach e la celebrità e attivista, Jemina Khan).

II collaboratori di Assange dal \"Corriere\"

Sono stati nel frattempo resi noti i capi di accusa formulati nei confronti di Assange: sono quattro e riguardano due diverse donne, identificate come «Miss A» e «Miss W». Come ha reso noto la portavoce della procura svedese, Gemma Lindfield, la prima sarebbe stata vittima di «costrizione illecita» lo scorso 14 agosto a Stoccolma, quando Assange avrebbe usato sessualmente il peso del suo corpo per tenerla sdraiata.

AssangeAssange su Forbes

Assange avrebbe in seguito «molestato sessualmente» Miss A, per avere avuto con lei un rapporto sessuale senza preservativo quando aveva «espresso il desiderio» di usarne uno. Miss A sarebbe poi stata nuovamente «molestata in modo deliberato» quattro giorni dopo, il 18.

Il 17 agosto, Assange avrebbe avuto un rapporto sessuale senza preservativo con Miss W mentre era addormentata nella sua casa di Stoccolma. «Sono in molti a credere che il caso sia motivato politicamente. Sono certo che il sistema giuridico britannico è abbastanza solido per non subire le interferenze dei politici e che i giudici siano imparziali e corretti. Spero che lo stesso si possa dire dei magistrati svedesi», ha affermato Stephens, che questa mattina alle nove (le dieci in Italia) aveva accompagnato Assange con l\'altro legale britannico, Jennifer Robinson, alla polizia con cui aveva fissato un appuntamento più volte cambiato per evitare la folla dei cronisti.

WikileaksWikileaksJulianJulian Assange ricercato dall\'Interpol

Il fondatore di Wikileaks nel primo pomeriggio di ieri è comparso di fronte a un giudice della corte di Westminster in abito blu, con una camicia bianca e senza cravatta. Ha risposto in modo provocatorio alle domande che gli venivano rivolte, a partire da quella per identificare il suo domicilio, che ha poi detto essere in Australia. Ha poi detto di «capire, ma non consentire» all\'estradizione chiesta nei suoi confronti dalla Svezia.

ObamaObama arriva in Arabia Saudita

«Era ora. L\'accerchiamento internazionale ha avuto per fortuna successo», ha dichiarato il ministro degli esteri italiano, Franco Frattini, informato della notizia dell\'arresto. «Assange ha fatto del male alle relazioni diplomatiche internazionali. Mi auguro che sia interrogato e processato come le leggi stabiliscono», ha aggiunto il titolare della Farnesina, che nei giorni scorsi aveva definito la pubblicazione dei cablogrammi americani come dell«undici settembre della diplomazia» e accusato il fondatore del sito di «voler distruggere il mondo».

Secondo Frattini poi, «non ci si deve limitare alle indagini sullo stupro e si deve andare avanti». L\'aver rivelato «segreti talvolta rilevanti della sicurezza nazionale», come «le ultime pubblicazioni sui siti sensibili di molti paesi», costituisce un crimine «grave perchè è stata fornita una mappatura gratis ai terroristi». «Mi auguro quindi che Assange sia processato anche per altri reati».

assangeassange

2- HACKER! BUCATO NELLA NOTTE IL SITO DELL\'INTERPOL - IL CASO WIKILEAKS RISCHIA DI SCATENARE UNA GUERRA INFORMATICA
Anna Masera per La Stampa

WkileaksWkileaks

Ho appena saputo che il sito dell\'Interpol è stato bucato dagli hacker. Ho gli screenshot della home page bucata, che non pubblico qui ora perchè non è questo il punto. Ma la mia fonte mi ha spiegato che \"la vulnerabilita\' e\' un XSS (Cross Site Scripting, errore molto banale da parte di Interpol...) sommato al reverse engineering dell\'algoritmo che gestisce l\'aggancio a fotografie dall\'esterno\".

JulianJulian Assange

Un linguaggio tecnico complicato per i non addetti ai lavori, ma è chiara una cosa: persino l\'Interpol - che sicuramente custodisce nelle sue banche dati informazioni top secret - non è capace di garantirsi un sito a prova di hacker.

Questo rende bene l\'idea di quanto siano esposti i segreti nell\'era digitale, di quanto sia difficile tenerli tali. E stiamo scoprendo che il pubblico può usare Internet e trasformare la Rete in uno strumento potente per ribellarsi ai propri governi, che sono in balìa dei sistemi informatici per tutta la loro rete di informazioni, più o meno sensibili.

L\'unica è non farsi dei nemici. Gli hacker sono quel popolo di esperti informatici con un\'etica ben dichiarata: si battono per cause come quella di Wikileaks (e se qualcuno non conoscesse la causa di Wikileaks, consiglio la lettura della sua sezione \"About\", riportata anche nei vari siti mirror). Ma possono rapidamente passare dalla parte del torto e diventare \"cattivi\", se si instaura un clima di guerriglia informatica.

JulianJulian AssangeBradleyBradley Manning libero

La violazione del sito dell\'Interpol di stanotte significa che potremmo avere presto una moltiplicazione di \"cablegate\", con conseguenze inimmaginabili: perchè gli hacker del mondo si stanno alleando per solidarietà dopo l\'arresto di Julian Assange e il blocco delle donazioni al suo sito.

Se il solo soldato Manning, l\'americano di 23 anni, è riuscito a inviare a Wikileaks salvati su un dischetto tutti quei documenti riservati scaricati mentre stava al suo computer nella sua base militare in Iraq, penetrando con facilità i database dei diplomatici e dando il via al cablegate, immaginate i \"danni\" che potranno fare centinaia di migliaia di \"ragazzi\" arrabbiati per l\'accanimento delle autorità contro Wikileaks e contro il suo fondatore, competenti di informatica al punto da essere già stati in grado di bloccare o penetrare le banche dati di tutte le principali organizzazioni del mondo, dalle poste svizzere a PayPal, alla Visa, la Mastercard, fino ad arrivare al sito dell\'Interpol, la polizia internazionale che ha spiccato il mandato di cattura per Assange (e non si fermeranno qui)?

wikileaks-assangewikileaks-assangeassangeassange

Vale la pena trasformare Assange - che non è un hacker, ma un giornalista con il pallino del giornalismo \"scientifico\" che documenti eventuali misfatti pubblici - in un eroe di Internet e spingere i suoi sostenitori informatici a fare la guerra a chi lo attacca? Forse questa guerra non s\'ha da fare. Speriamo che qualcuno abbia il buonsenso di fermarla e di abbassare i toni dello scontro. La soluzione non è bloccare Wikileaks e arrestare Assange. Quella è solo una miccia che, se lasciata accesa, rischia di fare scoppiare una vera bomba.

 

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…