Mark Franchetti per La Stampa
wikileaks-assangePUTINPer settimane la Russia ha atteso con ansia crescente l\'uscita dei cablo americani su Wikileaks. Girava voce che contenessero prove schiaccianti dell\'alto livello di corruzione. Quando infine sono stati divulgati, i titoli sono stati assai duri. Nei rapporti, influenti diplomatici americani a Mosca bollano la Russia come «Stato virtuale di mafia». Il Cremlino, dicono, si appoggia a criminali che premia con politiche clientelari, mentre alti funzionari raccolgono tangenti «come in un sistema di tassazione personale».
La Russia viene descritta come una cleptocrazia corrotta e autocratica incentrata sulla leadership di Vladimir Putin, che lega funzionari, oligarchi e criminalità organizzata. Nei rapporti si parla di traffico di armi, riciclaggio, arricchimento personale, protezione per gangster, estorsioni e tangenti, valigie piene di soldi e conti segreti offshore a Cipro. Magari vi immaginate che le rivelazioni siano una catastrofe per la Russia dal punto di vista delle pubbliche relazioni. Di certo i russi sono indignati e almeno in apparenza, arrabbiati.
Wikileaks Putin e Berlusconi Berlusconi Medvedev PutinCome osano gli americani dire tali cose su di noi? Ma in privato sono più sollevati che altro e pensano di avere motivi per festeggiare. Lungi dal dire qualcosa di nuovo, i dispacci invece rivelano quanto poco i diplomatici americani a Mosca abbiano accesso a fonti governative affidabili. La maggior parte dei rapporti riportano le opinioni degli stessi esperti politici ampiamente citati dai media russi e internazionali.
Uno cita persino il Moscow Times, giornale gratuito in inglese che diffonde solo 30 mila copie. La malaugurata conclusione è che almeno in Russia i diplomatici del Paese più potente del mondo abbiano accesso ad ancora meno fonti dei corrispondenti stranieri. «Si lamentavano regolarmente con me di avere problemi di accesso a fonti governative», dice l\'analista politico Alexei Mukhin, che appare in un\'informativa del novembre 2008 sui rapporti tra Medvedev e Putin.
Antonio Fallico con PutinLe gravi accuse contro il Cremlino non differiscono da quello che si potrebbe sentire a un cocktail party. Prendete un qualsiasi taxi a Mosca, chiedete all\'autista notizie sulla corruzione e le classi dirigenti e ascolterete le stesse cose. La Russia è una cleptocrazia? Sì, certo. La polizia e i servizi di sicurezza trafficano con la criminalità? Assolutamente. Putin è ricco? Probabile.
Calendario anti PutinMa con gran sollievo delle élite russe i rapporti pubblicati non forniscono prove concrete. Non ci sono numeri di conti bancari svizzeri, nessun nome, nessuna fonte di alto livello - solo un rimaneggiamento di voci e pettegolezzi ben noti.
Io stesso, negli anni, ho sentito accuse ed indiscrezioni ben più precise. Non a caso le informazioni sull\'accusa più grave, la collusione tra i servizi di sicurezza e la criminalità organizzata, non provengono da una fonte di Mosca, ma da un procuratore spagnolo.
In una brillante analisi del 1839, ancora assai attuale, il marchese de Custine, un aristocratico francese che attraversò la Russia zarista, concluse che «i russi sono molto meno interessati ad essere veramente civilizzati di quanto non lo siano a convincere noi europei di esserlo».
I russi restano sorprendentemente ipersensibili al modo in cui sono percepiti all\'estero. Sono anche molto più preoccupati per il modo in cui l\'Occidente li vede di quanto l\'Occidente si preoccupi per la Russia. I giudizi espressi nei rapporti sono sgradevoli e profondamente irritanti - ma nulla di più.
Putin judoka Calendario anti PutinI dossier russi d Wikileaks sono stati pubblicati poche ore dopo l\'annuncio di Putin che non si sarebbe recato a Zurigo per l\'assegnazione dei Mondiali del 2018 e del 2022. La disdetta venne ampiamente interpretata come un segnale che la Russia riteneva quasi certa una bocciatura.
Il 2 dicembre 2010 sembrava destinato a passare alla storia come un giorno nero per la Russia - dopo tutto non accade spesso di essere definiti uno «Stato mafioso» e di perdere la candidatura per i Mondiali, il tutto nello spazio di poche ore. A metà pomeriggio però, dopo l\'annuncio della vittoria della Russia, le cose sembravano molto diverse. Putin è volato a Zurigo e da Mosca sono arrivate dichiarazioni trionfanti.
Santino di PutinLa Gran Bretagna, che secondo la Fifa aveva fatto la migliore presentazione in senso tecnico, ha ottenuto solo due voti su 22. Sono in molti a credere che abbia a che fare con il fatto che la stampa britannica abbia svelato con una serie di clamorose indagini prove di corruzione nell\'ambito Fifa. «Un organismo corrotto dà i Mondiali a un Paese corrotto», ha detto un commentatore britannico particolarmente amareggiato.
Nazionalisti per PutinLe cose ovviamente non stanno proprio così, ma se provate a mettervi nei panni della Russia, capirete che si potrebbe essere perdonati ritenendo che quello che i diplomatici americani a Mosca pensano del Paese è meno che irrilevante. Nel 2014 la Russia ospiterà le Olimpiadi invernali. Quattro anni dopo i Mondiali.
Putin in motoIn due anni è anche previsto che Putin torni a essere presidente. Potrebbe restare in carica 12 anni, fino al 2024 e questo farebbe di lui il leader in carica più longevo della Russia dai tempi di Stalin. Andrebbe in pensione a 72 anni. Ed infine, vale la pena anche ricordare che il prezzo del petrolio è già tornato a quasi 90 dollari al barile. Wikileaks? La Russia uno Stato mafioso? E allora? Sono l\'ultima persona a sapere cosa stia pensando Vladimir Vladimirovich Putin, ma se fossi in lui, me la starei ridendo.