Ferruccio Sansa per \"il Fatto Quotidiano\"
matteoli, berlusconiVita dura fare il pilota Alitalia se tuo padre è ministro dei Trasporti. Ti senti addosso gli sguardi dei colleghi, devi respingere accuse che ti piovono da ogni parte. Ma stavolta Federico Matteoli, figlio di Altero, ha deciso di ricorrere al Tribunale di Roma e di chiedere centomila euro di danni. Certo l\'accusa era grossa.
Basta leggere i blog frequentati dai piloti Alitalia per rendersene conto: \"Provate a farvi un giretto sulle frequenze Acc (controllo del traffico aereo), le trovate sul web. E soprattutto: al Kennedy (principale aeroporto di New York) andate contromano in rullaggio (dal parcheggio alla pista di decollo), decollate senza autorizzazione (del controllore di volo), dirottate senza concordarlo con il controllore del traffico aereo e vedete poi se la Faa (Federal Aviation Administration) americana chiuderà un occhio anche se siete figli di un ministro\", scrive un anonimo blogger. Non ci vuole un grande sforzo per capire a chi si riferisca: Federico Matteoli.
matteoli jpegSembra la manovra di uno stuntman piuttosto che di un pilota di Boeing 777, un colosso di settanta metri da 300 passeggeri. Così Matteoli alla fine si è rivolto ai suoi legali. Ma ormai il giallo era sulla bocca dei piloti. Il Fatto Quotidiano ha cercato inutilmente prove dell\'episodio: all\'Enac (l\'Ente Nazionale Aviazione Civile) non risulta nulla, dalla Faa (Federal Aviation Authority) non arrivano conferme. Federico Matteoli, più volte contattato, era \"impegnato\".
Possibile che si tratti di una leggenda aeronautica? Di prove, finora, nemmeno l\'ombra. Chissà, forse è tutta colpa di quella parentela ingombrante e del curriculum di Matteoli. Era il 2002 quando l\'Alitalia assunse Federico. Niente da dire sulle sue qualità, \"un\'ottima persona e un pilota capace\", dicono i colleghi. Ma dopo l\'11 settembre 2001, Alitalia aveva adottato la procedura della legge 223 su mobilità e blocco delle assunzioni.
ministro matteoli - Valerio Lo MauroUna misura drastica, tanto che, raccontano in Alitalia, \"alcuni piloti che erano in lista d\'attesa furono messi sotto contratto come steward\". Con una sola eccezione: il 19 marzo 2002 nell\'azienda in crisi entra Federico Matteoli, classe 1973, pilota di Md 80. All\'epoca dei fatti i colleghi di Matteoli jr la spiegarono così: \"Federico e un suo collega erano dipendenti di Eurofly. Alitalia decise di assumerli a tempo determinato per fare fronte a necessità temporanee. Alla scadenza del contratto, come è previsto, il collega ha ricevuto una lettera da Alitalia che non rinnovava il rapporto\".
Altero Matteoli - dal corriere.itE Matteoli? \"Per un disguido, a quanto pare, la lettera è arrivata in ritardo. Così, come previsto dal contratto, il pilota è stato assunto a tempo indeterminato\". È solo la prima tappa. Quando Alitalia viene privatizzata i piloti puntano gli occhi su Matteoli junior. \"Avendo come base Milano riuscì a evitare la cassa integrazione\", raccontano oggi sindacalisti Alitalia. Niente di illecito, ma abbastanza per alimentare le chiacchiere. Basta? No.
Federico abbandona gli Md80 e approda al Boeing 777, il gigante dei cieli, sogno di tutti i piloti. Tutto regolare: adesso Alitalia è privata e il contratto Cai prevede una clausola che consente di scegliere il 25% del personale al di fuori di graduatorie e liste di anzianità (Federico, uno degli ultimi assunti, era in coda nelle liste dei piloti). \"È un criterio senza senso perché non premia il merito, ma si presta a lasciare spazio a personaggi, anche sindacalisti, che non avrebbero magari potuto occupare quei posti\", sostiene Carlo Galiotto, ex comandante Alitalia.
alitalia 001L\'ultimo capitolo è di questi giorni: Matteoli starebbe per tornare all\'Airbus A320, un aereo più piccolo. Una bocciatura? \"No, è la strada per diventare comandante. Dopo appena nove anni di servizio, mentre c\'è gente che aspetta decenni\", sibilano i critici. Chissà, forse Matteoli maledirà le sue origini. Meglio avere un papà meno ingombrante. O forse no?