LA TRAGEDIA DI UN OMETTO RIDICOLO che, FEDELE ALLA PIù PURA TRADIZIONE NAPOLETANA, CHIAGNE E FOTTE - COME MASCHERARE UNA CRISI CONIUGALE MINATA DALLA AFFETTUOSA AMICIZIA CON MARA CARFAGNA CON UNA RISIBILE CALUNNIA CHE FA ACQUA DA OGNI SMS - QUALCUNO CHIEDA A BOCCHINO I SUOI RAPPORTI CON BISIGNANI E A GABRIELLA BUONTEMPO DELLA SUA AMICIZIA TRENTENNALE CON DAGO (ALTRO CHE RICATTI!) - E FINALMENTE DAGOSPIA, CON UNA BELLA CITAZIONE PER DANNI, INCASSERà QUALCHE SOLDINO - UNA DIC HIARAZIONE DI DAGO...

Condividi questo articolo


1- LA DIFFERENZA TRA ME E BOCCHINO.
Dichiarazione di Dago alle agenzie

BOCCHINO BOCCHINO IN BARCA CON LA MOGLIE GABRIELLA BONTEMPO

Mentre io dal 2000, con Dagospia, mi occupo del retrobottega dei palazzi del potere, in maniera pubblica e trasparente, come attestano undici anni di archivio, l\'Onorevole Bocchino che prende uno stipendio per occuparsi dei problemi del Paese, preferisce trascorrere il suo tempo ad occuparsi dei suoi molteplici affari personali, vedi il quotidiano \"Roma\", la società televisiva della consorte, i postumi del caso Telekom-Serbia, etc.

Io rivendico, come giornalista, il mio diritto di chiamare al telefono anche il diavolo in persona pur di ottenere notizie e indiscrezioni e scenari prossimi venturi.

BOCCHINO BOCCHINO IN BARCA CON LA MOGLIE GABRIELLA BONTEMPO

Per quanto Bocchino ha dichiarato a \"Repubblica\" (\"Contattò mia moglie... disse di essere in possesso di foto compromettenti che mi riguardavano....\"), ho dato il mandato al mio avvocato di intervenire a tutelare la mia onorabilità, in tutte le sedi, e nei confronti di tutti coloro che hanno riportato e riporteranno le sue affermazioni, gravemente calunniose nei miei confronti.

MANFELLOTTOMANFELLOTTO E DAGO

2- VIENI AVANTI BOCCHINO!
Fiorenza Sarzanini per il Corriere della Sera

L\'inchiesta avviata dai magistrati napoletani sulla presunta loggia segreta che avrebbe pilotato appalti e nomine oltre ad aver confezionato falsi dossier, si intreccia con i fatti più recenti della politica italiana. E rivela retroscena inediti anche sulla vicenda che riguarda la casa di Montecarlo affittata dal cognato di Gianfranco Fini.

Perché Italo Bocchino, che del presidente della Camera è uno dei fedelissimi, racconta di aver subito un tentativo di ricatto sulla sua vita privata e accusa Roberto D\'Agostino, creatore del sito internet Dagospia. Sospetto grave che il diretto interessato categoricamente smentisce: «Follia pura. Sono pronto a denunciare per calunnia chiunque avanzi anche il minimo dubbio sulla mia professionalità».

gasp29gasp29 italo bocchino moglie luigiluigi bisignani

«SO CHI C\'È DIETRO»
L\'indagine ruota attorno alla figura di Luigi Bisignani - giornalista e uomo d\'affari risultato in passato iscritto alla loggia P2 - che secondo i pubblici ministeri Francesco Curcio ed Henry John Woodcock avrebbe gestito un sistema di relazioni e contatti in grado di condizionare la vita pubblica. Qualche settimana fa Bocchino viene convocato come testimone. «I magistrati - racconta adesso - mi hanno fatto ascoltare la registrazione di una telefonata tra D\'Agostino e Bisignani. Il primo diceva che me l\'avrebbe fatta pagare per quanto avevo detto in televisione».

Il riferimento è alla partecipazione ad «Annozero» condotto da Michele Santoro, nella puntata del 23 settembre scorso dedicata proprio alla vicenda di Montecarlo. Sui giornali ci sono le lettere pubblicate da alcune testate sudamericane secondo le quali l\'appartamento è del cognato di Fini, Giancarlo Tulliani.

ROBERTOROBERTO DAGOSTINO GIULIANO FERRARA

«Questo dossier - accusa Bocchino in trasmissione - è una patacca confezionata dal direttore de l\'Avanti Walter Lavitola che ha girato con Berlusconi per il Sudamerica, in quel viaggio finito sulla stampa brasiliana per un festino. Nel documento c\'è stato il lavorio diretto dell\'entourage del presidente del Consiglio e poi in Italia è stato veicolato da Dagospia. Bisognerebbe fare una puntata per sapere chi c\'è dietro Dagospia».

ItaloItalo Bocchino e Mara Carfagna allinizio della carriera politica

LA TELEFONATA ALLA MOGLIE
Sembra finita lì, invece Bocchino racconta quanto sarebbe accaduto in seguito: «Nella telefonata intercettata D\'Agostino parla a Bisignani di alcune mie foto in compagnia di Mara Carfagna e dice che il giorno dopo avrebbe chiamato mia moglie. La cosa è puntualmente avvenuta. Ha telefonato a Gabriella (Buontempo, consorte del parlamentare ndr) e le ha detto che avrebbe pubblicato le immagini che mi ritraevano mentre ero all\'hotel Vesuvio di Napoli in compagnia della Carfagna, entrambi in accappatoio. Era una calunnia, ma naturalmente ciò ha avuto conseguenze sulla nostra tranquillità e per questo ho raccontato tutto ai magistrati. Gabriella è pronta a confermare, soprattutto dopo i danni che ha subito anche nel suo lavoro di produttrice televisiva. Da quando io ho seguito Fini fuori dal Pdl le sono stati annullati tutti i contratti in Rai».

CarfagnaCarfagna tra Bocchino e Berlusconi

«È UNA CRISI FAMILIARE»
D\'Agostino smentisce e minaccia «azioni legali, perché tante ne ho sentite nella mia vita, ma l\'accusa di essere un ricattatore non mi era ancora capitata. Eppure Italo mi conosce bene, mi ha anche fatto fare uno scoop su Noemi Letizia, dunque sa come lavoro».

CARFAGNA-BOCCHINOCARFAGNA-BOCCHINO

L\'inventore di Dagospia mostra di ricordare bene quei giorni e così li ricostruisce: «Dopo averlo sentito ad \"Annozero\" mi sono imbufalito e ho chiamato Gabriella, visto che siamo amici da trent\'anni. Le ho chiesto perché il marito mi attaccava, ero molto più che arrabbiato. Ma di foto davvero non ho parlato, anche perché se le avessi avute le avrei immediatamente pubblicate. Io faccio il giornalista e le notizie le chiedo anche al diavolo. Le chiedo a Bisignani e a decine di persone che come lui hanno informazioni. Con la famiglia Bocchino ho trascorso vacanze e serate e immagino che lui sia rimasto male per le notizie che ho pubblicato su Fini, ma questo non c\'entra proprio niente. Lui ora mi sta calunniando. Mi sembra che il suo vero problema riguardi la crisi familiare, ma questo non dipende certamente da me. Leggerò quanto ha dichiarato e poi reagirò nelle sedi giuste. Forse però bisognerebbe sentire anche la versione di Gabriella. Non credo che potrà confermare quanto millanta suo marito. In ogni caso gli voglio ribadire che dietro Dagospia c\'è solo D\'Agostino».

MaraMara Carfagna e Italo Bocchino foto Lapresse

L\'APPALTO DELLE FERROVIE
Uno scambio di accuse che non potrà non avere conseguenze ed è possibile che anche i pubblici ministeri decidano di effettuare nuovi interrogatori, visto che hanno già sentito il ministro Mara Carfagna. Ieri, per il capitolo che riguarda gli appalti pubblici, hanno ascoltato l\'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Mauro Moretti.

maramara carfagna italo bocchino corriere

Motivo della convocazione: approfondire i motivi della scelta di un commissario nel settore che riguarda le pulizie. Il designato sarebbe infatti una persona vicina a Bisignani e dunque si sta cercando di accertare eventuali «pressioni» ma anche una possibile contropartita ottenuta dopo la nomina. Le assegnazioni di alcuni incarichi pubblici rappresentano uno dei capitoli di indagine per verificare se siano state condizionate da interessi illeciti.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…