MILANO MALA-‘NDRINA - SCOPERTO UN GIRO DI INFILTRAZIONI MAFIOSE IN LOMBARDIA PER IL CONTROLLO DELLA COCA-MOVIDA - ARRESTATI UOMINI D’ONORE IN “STRETTO CONTATTO” CON LELE (A)MORA-LE, IL PRIMO AVVOCATO DI RUBY LUCA GIULIANTE E IL TRONISTA RINTRONATO, COSTANTINO VITAGLIANO - OBIETTIVO: CONTROLLARE I LOCALI, GESTIRE I SERVIZI DI SICUREZZA E METTERE LE MANI SUL BUSINESS DELLA NOTTE…

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Gianni Barbacetto e Antonella Mascali per \"il Fatto Quotidiano\"

LeleLele Mora e Anna Oxa

Ilda Boccassini non se l\'aspettava. Impegnata a indagare sulle infiltrazioni mafiose a Milano, ha accettato di occuparsi del caso Ruby solo dopo molte insistenze del suo capo, il procuratore Edmondo Bruti Liberati. Non immaginava certo di trovare punti di contatto tra le due realtà investigative.

LeleLele Mora e il suo avvocato Nadia Alecci

Invece eccoli qua: nelle carte dell\'inchiesta sulla \'Ndrangheta a Milano che ieri ha portato in carcere 35 uomini della criminalità organizzata calabrese, fanno capolino alcuni protagonisti della storia di Karima e delle feste del bunga-bunga ad Arcore. Lele Mora, l\'impresario delle veline, e Luca Giuliante, il primo avvocato di Ruby. Ma non solo. In comune le due storie hanno anche lo sfondo: il mondo delle notti milanesi, delle discoteche, dei tronisti e delle ragazze bellissime che le popolano.

RUBYRUBY AL BALLO DI VIENNAa

Il punto di contatto è un insospettabile manager molto milanese nei modi, molto calabrese nei contatti: Paolo Martino. Oggi si presenta come imprenditore, ma è una vecchia conoscenza per chi si occupa di \'Ndrangheta. Pluricondannato per associazione mafiosa e traffico di droga, è cugino di Paolo De Stefano, il boss dei boss di Reggio Calabria.

RubyRuby arriva a Vienna per il Gran Ballo da Repubblica

Ormai opera in Lombardia, ma sempre in contatto con la \"casa madre\" calabrese. \"Nel corso della presente attività\", scrive il giudice Giuseppe Gennari, \"è stato certificato che tuttora Martino intrattiene rapporti con personaggi riconducibili alla famiglia De Stefano\". Gli anni e l\'esperienza lo hanno fatto crescere nelle gerarchie mafiose: \"Si è inserito all\'interno della cosca con l\'autorevolezza e la forza del mafioso di rango. Le sue vicende criminali lo hanno progressivamente qualificato come elemento di vertice di quell\'aggregato mafioso\".

Il legame inedito che la nuova inchiesta rivela è quello tra Martino e Davide Flachi, figlio di Pepè Flachi, già boss delle attività illegali nella Milano tra gli anni Settanta e gli Ottanta. Martino però, scrive il giudice Gennari, oggi è \"in contatto con imprenditori che operano nel mondo dei locali notturni\", tra cui Vito Cardinale.

È il comproprietario della discoteca Hollywood, il più noto dei locali milanesi, dove spesso passava le sue notti anche Ruby, prima di diventare la minorenne più famosa d\'Italia. Cardinale, grande amico di Mora, è un personaggio centrale della movida a Milano, tanto da essere già finito tra gli indagati dell\'inchiesta su discoteche e cocaina.

rubyruby novella RubyRuby arriva a Vienna per il Gran Ballo da Repubblica

Boss con relazioni pesanti, Martino ha rapporti anche \"con alcuni personaggi del mondo dello spettacolo, alcuni dei quali di fama nazionale\", scrive il gip. Tra questi, i due manager delle veline Lele Mora e Luca Casa-dei (specializzato nell\'Isola dei famosi) e il più noto dei tronisti televisivi, Costantino Vitagliano.

Martino parla al telefono (intercettato) con Mora per esempio la sera del 3 marzo 2009. Sente Costantino il 28 gennaio di quell\'anno. La sua non è soltanto voglia di fare quattro chiacchiere con personaggi con la faccia spesso in tv. Il suo è un interesse imprenditoriale. Vuole entrare nel business della notte. Ha puntato, per esempio, sulla rivista Macao, da cui si possono trarre contatti, rapporti e, con la gestione della pubblicità, anche soldi.

La coppia imprenditoriale Martino-Flachi ha però ambizioni più alte: è entrata nella gestione della security in molti locali notturni, controlla i loro posteggi e cerca d\'acquisire anche la proprietà delle discoteche più celebri. Ci è già riuscita, attraverso prestanomi, per il De Sade di via Valtellina. Stretto il contatto tra Martino e l\'avvocato Giuliante, difensore di Ruby e di Lele Mora. Con lui Martino parla di cose molto concrete: un appalto del Pio Albergo Trivulzio che interessa a imprenditori \"amici\", i fratelli Mucciola, calabresi con impresa a Roma.

RubyRuby

È una mattina del 10 marzo 2009 quando l\'esponente della \'Ndrangheta telefona a Giuliante, presentandosi come un \"amico di Lele\". Lo vuole incontrare. Il nome di Mora apre subito le porte dello studio Giuliante. L\'avvocato vede Martino più volte. \"Ero un componente della commissione che valuta i titoli d\'ammissione alle gare d\'appalto del Trivulzio\", spiega Giuliante al Fatto Quotidiano. \"Non avevo certo potere di far vincere questa o quella impresa. E alla fine, si aggiudicherà la gara una coop rossa di Ravenna\".

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Sta di fatto che Giuliante rivela al boss per filo e per segno le offerte in campo, con tanto di punteggi: \"Mucciola è la quarta con l\'offerta tecnica... non c\'è molta distanza, eh, io le ho qua le offerte... Ascolta, loro sono a 44,35... mentre la più alta, che è il Consorzio fra Cooperative di Produzione Lavoro - Cooperative Conscoop, cioè Ravenna... per intenderci i ‘compagni\', sono a 49,166... Contro i nostri... quelli di Mucciola, 44,350... In mezzo c\'è Arcas spa che ha 46,4 e poi c\'è Pessina Costruzioni che ha 46,9 e poi ci siamo noi\".

\"I nostri\", \"Ci siamo noi\": Giuliante, evidentemente, si identifica con gli amici imprenditori del boss Martino. Ilda Boccassini scorre le pagine dell\'ultima inchiesta sulla \'Ndrangheta a Milano. Se voleva per un attimo dimenticare Ruby e i suoi amici del bunga-bunga, non c\'è riuscita.

 

 

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