1- BOATOS! PERCHÉ, PER LA PRIMA VOLTA TUTTI INSIEME, SI SONO SCAPICOLLATI A PALAZZO GRAZIOLI, SCORTATI DA CONFALONIERI, I FIGLI DI PRIMO E SECONDO LETTO (ASSENTE SOLO ELEONORA)? DICONO CHE I QUATTRO RAMPOLLI (PIERSILVIO, MARINA, BARBARA E LUIGI) ABBIANO INTONATO UN CORO DISPERATO: PAPÀ MOLLA LA POLITICA O CI PORTANO VIA LE AZIENDE! (IL 16 GIUGNO LA MAZZATA DA 500 MILIONI DEL LODO MONDADORI) - 2- DAL VOTO AL VETO. QUALORA DOVESSE CADERE IL CAVALIER POMPETTA, LA LEGA HA GIÀ POSTO UN VETO SU GIANNI LETTA; DI CONTRO IL CAINANO NON VUOLE GIULIO TREMONTI - 3- L’HIT PARADE DELLE ULTIME CAZZATE CHE HANNO PORTATO AL DISASTRO ELETTORALE - 4- PER BERLUSCONI È LA FINE, MA COME ANDRÀ A FINIRE BERLUSCONI? FILM, ESILIO, VIGNETTE, GALERA, MARKETING, PAZZIA, BIOLOGIA, BAGAGLINO, SACRE SCRITTURE, GUERRA CIVILE, SUCCESSIONE DEL SANGUE E ISOLE SPERDUTE NEI MARI TROPICALI -

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1- DAGOREPORT: FLASH! BOATOS! RUMORS!
Perché, per la prima volta tutti insieme, si sono scapicollati a palazzo Grazioli, scortati da nonno Confalonieri, i figli di primo e secondo letto di Berlusconi (assente solo l\'americana Eleonora)? Dicono che i quattro rampolli (Piersilvio, Marina, Barbara e Luigi) abbiano intonato un coro disperato: papà molla la politica o ci portano via le aziende! (il 16 giugno arriva la mazzata da 500 milioni del Lodo Mondadori)...

FamigliaFamiglia Berlusconi Eleonora Piersilvio MArina Silvio BArbara Luigi

2- DAGOREPORT: DAL VOTO AL VETO
Veti incrociati tra Berlusconi e Bossi. Qualora dovesse cadere il Cavalier Pompetta, la Lega ha già posto un veto su Gianni Letta; di contro il Cainano non vuole sentir la parola Tremonti...

FamigliaFamiglia Berlusconi - Spartizione dell\'eredità ai figli - vignetta Benny da Libero

3- DAGOREPORT: L\'HIT PARADE DELLE ULTIME CAZZATE
Nei palazzi si fa la hit parade degli errori compiuti da Silviuccio negli ultimi mesi che hanno portato, al di là del caso Ruby e Olgettine, disastro elettorale:
1, aver nominato, in spregio a tutti, sette sconosciuti sottosegretari per far contenti i cosiddetti Responsabili.
2, la nomina di Paolo Romani a ministro dello Sviluppo Economico.
3, aver arruolato come consiglieri politici di fatto Sallusti & Santadeché.

LUIGILUIGI SERAFINI - LA FINE DI BERLUSCONI

4, non aver reagito alle uscite di Tremonti che, a pochi giorni dal volto amministrativo, ha avuto l\'impudenza di criticare se stesso chiedendo l\'abolizione delle ganasce fiscali. E chi le ha messe se non il ministro dell\'Economia tartassando propri i ceti che da sempre hanno votato per Berlusconi?

SANTANCHeSANTANCHe SALLUSTI

5, aver imposto a reti unificate l\'autointervista senza avere, in sostanza, granché da dire. 6, last but not least, aver accettato candidati insostenibili, come Lettieri, o bolliti come la Moratti. Ma è possibile che a Napoli la Pdl doveva portare come candidato sindaco un imprenditore plurifallito?

4- PER BERLUSCONI È LA FINE, MA COME ANDRÀ A FINIRE BERLUSCONI?
Filippo Ceccarelli per \"la Repubblica\"

SILVIOSILVIO BERLUSCONI ROBERTO CALDEROLI GIULIO TREMONTI UMBERTO BOSSI

Paradossi mediatici e cortocircuiti elettorali: per Berlusconi è la fine, ma come andrà a finire Berlusconi? Film, esilio, vignette, galera, marketing, pazzia, biologia, Bagaglino, Sacre Scritture, guerra civile, successione del sangue e isole sperdute nei mari tropicali: di tutti i possibili esiti pregiudiziali, di tutte le ipotetiche conclusioni almanaccate prima del tempo, niente ha più acceso la fantasia della fine immaginaria del Cavaliere. The end, game over o tilt?

Ora che l´epilogo sembra a portata di mano, e attraverso la normalità di una pacifica sconfitta elettorale, varrà giusto la pena di ricordare che sono quasi tre anni ormai che se ne parla, e sempre con il retropensiero di un´esercitazione vana e anzi di solito rivelatasi così avventata da risolversi nell´incredulità.

VIGNETTAVIGNETTA GIANNELLI SCONFITTA BERLUSCONI

«Bye bye Berlusconi» si leggeva ieri pomeriggio su uno striscione a piazza del Duomo. Ecco, era proprio il titolo di un film satirico tedesco, per la verità anche piuttosto crudo, che culminava nel sequestro del Cavaliere e in un processo collettivo tenutosi on line. Era il 2005, e per ragioni di opportunità che non si fatica a ritenere prossime alla censura, la pellicola fu distribuita in Italia con il titolo \'Buonanotte Topolino\'.

Berlusconi-e-LettieriBerlusconi-e-Lettieri

Per il resto, grazie anche all´imprevedibilità del protagonista, il carnevale delle opzioni sulla fine di Berlusconi ha pure dato luogo a un´operetta del Bagaglino, Il Silvio sparito, in cui si mettevano appunto in scena la scomparsa del premier e la confusione nella quale piombava non solo il Pdl, ma l´intero Paese, cui non veniva risparmiato il suicidio di Emilio Fede.

L´opera di Pingitore precedeva di un anno circa il caso Ruby. Per l´esattezza cronologica, e un po´ anche a futura memoria: è dopo il disvelamento del bunga bunga e della nipotina di Mubarak che la macchina della fantasticheria terminale cominciò a macinare ipotesi tra commedia e dramma, generi che in Italia paiono meno incompatibili che altrove.

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Se perde alle elezioni, si diceva, se i giudici lo condannano in uno o nell´altro dei suoi quattro processi, Berlusconi chiederà asilo al suo amico Putin - ma prima degli sviluppi nordafricani si valutava anche il possibile intervento dell´amico Gheddafi.

Intanto Di Pietro sognava, per il giorno della caduta, «sfilate di majorettes», mentre Bersani, meno americaneggiante nella sua speranza, temeva che il Cavaliere si apprestasse invece a una resistenza biblica: «Crolli Sansone con tutti i Filistei».

LETIZIALETIZIA MORATTI E BERLUSCONI

Chi siano questi ultimi era già più complicato indovinare. Forse gli alleati leghisti: e in questo senso viene in mente il Bossi che giorni fa ha bofonchiato: «Non ci faremo trascinare a fondo». Oppure forse i Filistei sono gli stessi berlusconiani. Ma qui la faccenda si complicava per l´eventualità che ci fossero dei berlusconiani stanchi di Berlusconi, con il che l´incessante sogno andava a sbattere su una fatidica data della storia italiana, il 25 luglio, e quindi sul crollo della dittatura fascista determinato dal voto favorevole all´odg Grandi nella seduta del Gran Consiglio, seguito dalla convocazione del Re e dall´uscita del Duce da Villa Savoia su autoambulanza con i carabinieri.

Assai più truce, ma onestamente impossibile da omettere in tale contesto, il richiamo a piazzale Loreto. Senza volerlo approfondire, e tanto meno oggi, si fa presente che il riferimento originario e anche il suo reiterato uso si devono a Fedele Confalonieri, certo in funzione esorcistica. A parziale e rasserenante riequilibrio vale la pena di considerare l´istanza esotica, per così dire, o caraibica, secondo cui estenuato da magistrati e nemici politici, il Cavaliere avrebbe mandato tutti a quel paese ritirandosi ad Antigua o in una delle sue mille ville.

SARKOSARKO E BERLUSCONI BERLUSCONIBERLUSCONI SCOMPARSO

Qui, secondo una delle sceneggiatrici del Caimano, avrebbe insediato una specie di Repubblica Sociale e Tropicale del berlusconismo; mentre secondo il giornale di area ciellina Tempi la questione si sarebbe posta in modo meno impegnativo, come si deduceva da una copertina in cui un Berlusconi allegro, vestito da turista, salutava i lettori sullo sfondo del mare blu: «Sapete cosa vi dico?». Per la storia e per la memoria: c´è sul tema della fuga esotica anche una canzone di Apicella, con il testo del premier: «Scappiam, scappiamo».

BERLUSCONIBERLUSCONI

In questo quadro s´è pure scritto che avrebbe lasciato l´eredità politica alla figlia Marina; mentre nella peggiore delle ipotesi, «il fendente d´Atropo», Franco Cordero ha messo in conto il rischio che i servi e famigli l´avrebbero «tenuto in sella anche morto, come il Cid campeador, sapendo quale destino li aspettava appena lui fosse sparito».

E tra sogni ed incubi eccoci all´odierna disfatta: reale e normale, quindi elettorale. Subìta per giunta da parte di un avvocato e di un magistrato: se la fine autentica di Berlusconi sembra avviata, forse è proprio grazie alle fantasmagorie dell´immaginario che la sua consumazione è già molto più avanti.

 

 

BerlusconiBerlusconi e Moratti in crisi Nonleggerlo

 

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