I DIALOGHI DI BISI CON FRATTINI E MICCICHé RIVELANO, PIù DI MILLE RETROSCENA, LA CRISI MARCIA DEI BERLUSCONES: \"se si prendono e si comprano quattro, cinque senatori, sei senatori proponendogli posti di sottosegretario e ministro questi si spostano\" - lo sfogo del ministro degli esteri: \"Gli ex di An Ci manderanno nel baratro... E fare le vendette che loro non sono riusciti a fare\" - la trattativa condotta dalla Carfagna per passare con il partito del sud di Miccichè...

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Fiorenza Sarzanini-Fulvio Bufi per il Corriere della Sera

BISIGNANIBISIGNANI

Nelle grandi manovre sul futuro del governo Berlusconi dopo la rottura con Gianfranco Fini, Luigi Bisignani si conferma gran tessitore. Dunque è a lui che il ministro degli Esteri Franco Frattini si rivolge quando si cerca una soluzione per non arrivare alla crisi. E con lui parla della possibilità che ci siano degli spostamenti da una parte all\'altra degli schieramenti ormai avversi. Parla esplicitamente del timore di «senatori comprati per farli fare ministro» , discute sul modo di «tenere botta» .

Intercettazioni e verbali allegati agli atti dell\'inchiesta dei pubblici ministeri Henry John Woodcock e Francesco Curcio raccontano gli scontri interni alla maggioranza e confermano alcuni retroscena che sin qui erano stati sempre smentiti. Come la trattativa condotta dal ministro delle Pari Opportunità Mara Carfagna per passare con il partito del sud di Gianfranco Miccichè.

FRANCOFRANCO FRATTINI

Incontri e scontri che Bisignani mostra di volere e poter governare anche gestendo la parte mediatica di ogni vicenda. E influendo sulle scelte di Berlusconi che già un anno fa aveva evidentemente deciso di puntare su Angelino Alfano, ma anche su Giorgia Meloni.

IL PRANZO ALLA FARNESINA
Il legame tra Bisignani e Frattini emerge già nell\'aprile del 2010 quando Luca Simoni, ex direttore generale della Cassa di Risparmio dell\'Etruria e poi di San Marino, contatta la segretaria dell\'uomo d\'affari e, come viene annotato nel brogliaccio «riferisce che ha appena terminato un incontro con il ministro degli Esteri e hanno ipotizzato una colazione presso lo studio/appartamento privato presso il ministero degli Esteri e insieme al dottore... Simoni precisa che per la colazione devono decidere se invitare una quarta persona» .

Due giorni dopo «Simoni contatta Rita e comunica che ha sentito il dottor Bisignani ma stava correndo in Santa Sede e non hanno fissato un appuntamento e chiede di incontrarlo oggi nel pomeriggio o domani» . Passano ancora i giorni e alla fine Simoni richiama: «Chiede se il dottore giovedì o venerdì ha libera l\'agenda per una colazione con Vittorio Casale. Si aggiorneranno a dopo. Simoni ricorda che prima di incontrare Frattini deve parlare con Bisignani» , ma nulla viene anticipato circa l\'argomento che dovrà essere trattato durante il pranzo.

II pm Woodcock e Francesco Curcio

«GLI EX AN CI MANDANO NEL BARATRO»
In realtà i contatti tra Frattini e Bisignani non sembrano aver bisogno di intermediari, come dimostra una telefonata che avviene il 5 agosto scorso, quando la guerra Berlusconi-Fini è in pieno svolgimento con Il Giornale che attacca il Presidente della Camera per la casa di Montecarlo. L\'atmosfera nella maggioranza appare incandescente.

Frattini: Oggi ho fatto, ancora una volta sono andato a questo gruppo qui a questo minivertice dove oggi il nostro era sul dialogante.
Bisignani: Ah, meno male
Frattini: Dice: ma insomma non possiamo sparare sempre questa cosa delle elezioni, il governo deve andare avanti, ha incoraggiato anche me... Sai, dice: tu che hai questa immagine devi dirle queste cose, non possiamo fare che sfasciamo tutto, hai capito?

Bisignani: Poi lui ha diciassette su quale spera molto, ma mi preoccupa molto devo dirti la verità... questi \"inco\" di diciassette da nuovi, quelli mi preoccupano molto
Frattini: Beh, ma se tu guardi la copia di Panorama che esce stasera o domattina... ci stanno sette pagine sull\'appartamento di Montecarlo... c\'è un\'intervistona a Gaucci che dice praticamente

VITTORIOVITTORIO CASALE

Bisignani: L\'ho vista, l\'ho vista
Frattini: Ah l\'hai già vista?... però voglio dire, in questa fase, per dire, oggi ha incontrato Ronchi, ora sta incontrando Viespoli... oggi era nella... perché evidentemente sai anche Gianni gli ha detto: beh insomma non possiamo ogni giorno, perché la paura fa novanta... Sai ci vuole niente sull\'onda della paura, quei due, tre senatori che ti passano di qua e ti fanno il governo tecnico perché alla Camera i numeri ci sarebbero in teoria

Bisignani: Certo, al Senato
Frattini: Al Senato no, però se si prendono e si comprano quattro, cinque senatori, sei senatori proponendogli posti di sottosegretario e ministro questi si spostano
Bisignani: E certo
Frattini: piuttosto che andare a casa fanno il ministro
Bisignani: Non c\'è dubbio, non c\'è dubbio
Frattini: Quindi su questa cosa è una tattica sbagliata, noi abbiamo stipato Daran degli ex An
Bisignani: Cose da pazzi

Frattini: Per salvare la loro pelle ci mandano tutti nel baratro
Bisignani: E fare le vendette che loro non sono riusciti a fare... perché questa è la verità Frattini: Sì, sì questa cosa, Luigi, lui l\'ha chiara oggi, ieri meno, oggi sì, domani chissà... comunque nessuno dubita più il fatto che lui proponga nella sua testa come tre coordinatori Alfano, Gelmini e Meloni, vuol dire che ovviamente noi ci siamo... l\'ha detto a tutti, quindi questo fatto che Schifani mi chiama tutti i giorni, quindi come dire abbiamo tenuto botta quando occorreva...

berlusconi-berlusconi- fini

Bisignani: Poi ho visto quella cosa sulle Fondazioni Europee
Frattini: Oggi ho dato a Berlusconi un primo schema di statuto, lui mi ha detto di farla con Alfano e Meloni...

«TERRORIZZATO DA TREMONTI»
Bisignani controlla le mosse politiche, ma si occupa anche delle questioni tecniche e finanziarie. Sembra avere in ogni luogo strategico qualcuno che lo informa di quanto accade. Se dal parlamentare del Pdl Alfonso Papa riceve notizie sulle indagini in corso, a relazionarlo su quanto avviene al Dipartimento per l\'Informazione e l\'Editoria di palazzo Chigi sembra pensare il capo Elisa Grande.

Annotano gli investigatori: «Grande informa costantemente Bisignani circa l\'esito di talune attività svolte nell\'esercizio delle sue funzioni istituzionali quali, ad esempio, una riunione presieduta dal sottosegretario Gianni Letta alla quale hanno partecipato il ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola e il vice Paolo Romano (probabilmente Romani, ndr), il sottosegretario Paolo Bonaiuti, l\'amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi oltre alla Fnsi. Il 9 aprile lei riferisce: «Il tavolo è andato bene perché quando ho visto che lui nicchiava sono andata da Gianni che devo dire m\'ha fatto dei complimenti... mo\' se va via da Carbone... lui l\'ha chiamato prima insieme a Scajola e insieme a Paolo... Paolo non era tanto sul pezzo... è terrorizzato da Tremonti comunque se l\'è chiamato e gli ha detto... ma io però dirò che è disponibile al tavolo... alla fine abbiamo capito tutti che Tremonti vuol far fallire il tavolo però Letta è stato bravissimo ieri, l\'ha condotto in modo, mi ha chiamato l\'angelo custode dell\'editoria... Malinconico cioè pure lui si sta facendo baipassare da tutti gli editori grossi che stanno andando a fare accordi direttamente alle Poste... adesso si stanno facendo i lavori tecnici...» .

ANGELINOANGELINO ALFANO

Annotano poi gli investigatori: «Elisa afferma che è stata anche contattata dall\'opposizione perché vuole partecipare \"ai tavoli\"in quanto l\'opposizione ritiene che \"non solo avete tolto i soldi ma mo\' risolvete pure il problema senza soldi\" ed aggiunge che per questo motivo tutti stanno gufando... Bisignani la interrompe e gli chiede di Romani. Elisa risponde che \"Romani era nero\"» .

MICCICHÈ: «MARA VUOLE STARE CON NOI»
Trame e grandi manovre si ripropongono a dicembre, quando il governo deve ottenere la fiducia in Parlamento. In quei giorni Mara Carfagna annuncia che potrebbe dimettersi. Il retroscena di quella sortita che tanto aveva fatto infuriare le altre ministre, si rintraccia in una telefonata del 5 dicembre tra Miccichè e Bisignani.

MARIAGRAZIAMARIAGRAZIA GELMINI GIORGIA MELONI - copyright Pizzi

Miccichè: Sono qua a Palermo e ho due miliardi di incontri
Bisignani: Immagino, senti come ci poniamo col caso... ci chiedevamo con Sergio, col caso Carfagna? Premesso che il Presidente è \"imbufalito\" con lei
Miccichè: me ne fotto che il Presidente si è \"imbufalito\" io ieri le ho già parlato e lei è assolutamente pronta a venire... la devo incontrare domani.., viene insieme a lei anche l\'altra, Nunzia Di Girolamo, mi hanno chiamato insieme

Bisignani: perché lì il problema è se uscire fuori te con un articolo o qualcosa, magari dopodomani
Miccichè: nonostante lei ieri mi abbia detto: io passo con te, cioè me l\'ha dato come fatto scontato, invece non ho preferito fare nessuna... per un fatto di prudenza perché poi se per legge alla fine decide meglio di no, dobbiamo parlare col Presidente perché poi io so che il Presidente in questo è un grande ammaliatore per cui quando uno parla col Presidente mi sembra che lui abbia sempre ragione... però insomma credo che lei sia una seria, poi lo voleva poi lei è una che voleva stare con noi sinceramente sin dall\'inizio

alfonso-papa-alfonso-papa-

Bisignani: Assolutamente, poi non l\'hanno mandata
Miccichè: Sì, poi le avevano vietato di venire a Palermo e lei non era venuta, ma insomma poi è una brava
Bisignani: Con Sergio avevamo preparato un articolo magari da fare mercoledì... dopo che tu la vedi e le parli
Miccichè: e me lo vuoi mandare?

 

 

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