TOGA PARTY PER INGROIA! - NO, NON È LA FESTA DI “ANIMAL HOUSE”, MA L’ITALIA DEI VALORI PARTE SECONDA, QUELLA IN MANO A GIGGINO DE MAGISTRIS, CHE VUOLE LIBERARSI DEL CENTRISTA DI PIETRO E DI LEOLUCA ORLANDO (CHE SI ERA OFFERTO), CANDIDANDO INGROIA A SINDACO DI PALERMO - CANONIZZATO DA “ANNOZERO” E “TUTTI IN PIEDI”, INGROIA È PERFETTO PER FAR USCIRE PAZZO IL PD, CHE GIÀ SOGNAVA UN’ALLEANZA CON LOMBARDO E IL TERZO POLO…

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Antonio Calitri per \"Italia Oggi\"

ingroiaingroia foto mezzelani gmt

Per il prossimo sindaco di Palermo, Antonio Di Pietro si mette di traverso ai giochi del Pd che vuole andare alle elezioni insieme con Raffaele Lombardo e al terzo polo. Ma dall\'area più intransigente dell\'Italia dei valori, quella che risponde a Luigi De Magistris e alla sua rete di giornalisti e personaggi non allineati, spunta un nome killer per lo stesso ex pm di Mani Pulite, quello del sostituto Antonio Ingroia, che potrebbe scendere in campo e sconvolgere i giochi proprio come ha fatto l\'attuale sindaco di Napoli.

dede magistris con la bandana

Leoluca Orlando, portavoce dell\'Italia dei Valori, lo scorso primo giugno aveva anticipato a ItaliaOggi di aver «dato la disponibilità a candidarmi. Non voglio candidarmi a tutti i costi ma sento il dovere di dare una risposta a Palermo e in tutta la regione agli indignati siciliani».

Una candidatura per replicare il successo di Napoli che il partito di Di Pietro si attribuisce (anche se non è il suo) e a patto di svolgere «le primarie. Questa è una condizione fondamentale altrimenti si rischia di staccare le scelte che i partiti fanno in una stanza chiusa alle richieste che arrivano delle comunità. E se vogliamo ottenere gli stessi risultati di De Magistris dobbiamo rifare le primarie. E senza primarie andremo da soli e saranno gli elettori a decidere, il giorno delle elezioni».

antonio-pietro-luigiantonio-pietro-luigi demagistris

Al muro alzato dal partito democratico che, invece, è molto più interessato a siglare un accordo con l\'attuale governatore e con il terzo polo che possa valere sia per il capoluogo che per la Assemblea regionale siciliana, magari da eleggere insieme se Lombardo darà le dimissioni come vuole Pier Luigi Bersani, ieri Orlando ha rincarato la dose.

LEOLUCALEOLUCA ORLANDO

«Se non ci sarà un candidato di spessore, frutto di un lavoro di condivisione e scelto attraverso le primarie», ha annunciato, «il 21 marzo, giorno di inizio della primavera, scioglierò anche l\'ultima riserva e mi candiderò e a quel punto le primarie le farò da solo. Al primo turno».

Proprio con lo schema utilizzato da De Magistris quasi ad averlo condiviso e peccando forse di presunzione visto che dopo essere stato sindaco negli anni \'80 con la Democrazia cristiana e negli anni \'90 con la Rete, considerarsi il nuovo che avanza forse è un po\' esagerato.

RAFFAELERAFFAELE LOMBARDO

Certamente però, l\'azione di disturbo nei confronti del partito democratico ci sarebbe tanto che dal Pd sta lavorando sia a convincere Di Pietro a far rientrare il suo portavoce a pena di uno strappo nazionale, sia a cercare uno di quei nomi che non si possono rifiutare così da far dimenticare le primarie. In questo contesto però, sembra che ci sia una seconda Idv al lavoro, quella che ormai si considera con un piede fuori dal partito e si ritrova sulle posizioni del sindaco di Napoli e in quelle di Michele Santoro e di Marco Travaglio che starebbe lavorando a una sorpresa. Per il Pd ma anche per Di Pietro.

TRAVAGLIOTRAVAGLIO SANTORO

Nulla è ancora ufficiale ma gira sempre più insistentemente la voce che potrebbe scendere in campo proprio il procuratore aggiunto di Palermo, Ingroia, magistrato antimafia di spessore che ha già superato la prova dello schermo partecipando al fianco del conduttore salernitano sia ad AnnoZero che più recentemente a «Tutti in piedi», la festa bolognese della Fiom.

 

 

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