Altro che collocazione europea e ripartizione dei fondi pubblici, nel Partito Democratico gli scazzi interni sono arrivati a far scoppiare addirittura la guerra delle targhette. Ai giornalisti che in tarda mattinata si sono presentati alla sede del Pd in Via Sant\'Andrea delle Fratte per seguire la riunione del coordinamento del partito, presieduto dal segretario Veltroni, si è presentato uno scenario nuovo, quasi di vuoto, come se mancasse qualcosa.
Walter VeltroniE infatti sul fianco sinistro del portone dell\'ingresso del Nazareno sono improvvisamente scomparse le due targhe degli uffici ospitati dall\'edificio: la targa \"La Margherita - Democrazia è Libertà\" e la targa \"Partito Democratico\", inserita successivamente. Il palazzo ospita tuttora al secondo piano gli uffici del Pd e al terzo quelli dei diellini, che sono ancora titolari del contratto di affitto, ma per Walterloo e gli uomini diessini quel simbolo del partito confratello sbattuto all\'ingresso era evidentemente duro da digerire.
Anche perché, in occasione di ogni conferenza stampa o incontro con i giornalisti presso la sede del Pd, vengono puntualmente trasmesse come riempitivo dai telegiornali le immagini della zona ingresso del palazzo, con inquadratura fissa per le due targhe.
Evidentemente un accostamento insopportabile per Veltroni, che invece di cambiare sede ha pensato bene di cancellare l\'inquilino principale. E così questa mattina sono intervenuti i trapani: entrambe le targhe sono state sradicate, anche quella piddina posizionata lì solo pochi mesi fa. Rimangono solo i fori sul muro... Non potendo togliere solo il simbolo margherito, il segretario ha pensato di fare piazza pulita e togliere tutto.
Francesco RutelliScatenando, però, il pandemonio nella sede democrat. Si racconta di scazzi nucleari con porte sbattute e parole grosse ai piani alti del palazzo, anche perché la decisione dello sradicamento delle targhe sarebbe stata presa da Veltroni in persona senza consultarsi con nessuno e impartita direttamente al suo fidato tesoriere Mauro Agostini per essere eseguita. Senza avvertire, quindi, i legittimi proprietari, ovvero i margheritini, che pur saldando i conti della sede di cui sono ancora i titolari sono stati trasformati ufficialmente in fantasmi...