Fabrizio d'Esposito per "Il Riformista"
noemiIl corpo del reato. Più che da Letizia casta, come lei stessa ha fatto intendere in un'intervista, è uno scatto da Noemi Lolita, dal titolo del libro che Umberto Eco vorrebbe donare a Silvio Berlusconi. Ovviamente, lei è la neodiciottenne più famosa d'Italia, che nel numero in edicola di Novella 2000, ormai bussola indispensabile per orientarsi nella politica al tempo del Cav. (abbreviazione ambivalente: Cavaliere e Caverget), sfila per una ventina di pagine in pose da modella o da femme fatale. E la più forte, o volgare a seconda dei punti di vista, è quella che vedete riprodotta sopra, con la mano proprio lì.
Le immagini sono tratte dal noto book che Noemi ha fatto per tentare la fortuna come stellina televisiva. La promessa berlusconiana era di farla approdare alla corte di Emilio Fede come meteorina. Un crocevia importante, almeno a Napoli, quello del Tg4. Accadde pure nell'estate del 2007 con le gemelline De Vivo. Berlusconi le conobbe al termine di una manifestazione e se le portò a cena nel suo aereo privato a Capodichino. E da lì telefonò a Fede per segnalargli le due intraprendenti ragazze.
noemiMa su Noemi, a tenere banco è sempre l'enigma dei rapporti tra la famiglia della diciottenne e il premier. Ieri Repubblica, stavolta con Massimo Giannini, ha puntellato le dieci domande di Giuseppe D'Avanzo con un'altra notizia: Noemi, la sera del 19 novembre 2008, era a cena in una delle residenze ufficiali della presidenza del Consiglio, Villa Madama a Roma. Noemi era insieme con Berlusconi a un ricevimento in onore della moda made in Italy. In precedenza, poi, l'Espresso aveva raccolto la confidenza di un'amica di Noemi che riferiva di un Capodanno trascorso dalla minorenne Letizia a Villa Certosa, la reggia sarda del Cavaliere. Occhio alle date.
Secondo infatti quanto risulta al Riformista, sulla base di una fonte già in intimità con Palazzo Grazioli, la frequentazione tra papi e Noemi avrebbe avuto un'escalation a partire dalla primavera del 2008, con le continue incursioni del premier sul golfo per l'emergenza rifiuti. È un racconto più che attendibile, che traccia una precisa finestra temporale: dal marzo del 2008 (calcolando anche la campagna elettorale) al 26 aprile di quest'anno, giorno della festa di compleanno a Casoria. Questo però non svela l'origine dei rapporti tra i Letizia e Berlusconi, che a detta di Noemi durerebbero da almeno tre anni.
noemiIn ogni caso, la ricostruzione dell'ultimo anno di papi fornisce una chiave per comprendere gli sfoghi dei suoi collaboratori dopo lo "scandalo di Casoria" e il divorzio chiesto da Veronica. Come se la situazione del premier fosse fuori controllo. Ecco che cosa ha detto al Riformista uno che era al seguito del Cavaliere quel giorno all'aeroporto di Capodichino: «Abbiamo tentato fino all'ultimo di convincerlo a non andare, lo abbiamo sconsigliato in tutti i modi, ma lui non ha voluto sentire ragioni».
La rivelazione fa il paio con quella scritta ieri dal nostro direttore: un altissimo berlusconiano di governo che si sarebbe lasciato andare in questi termini: «Il problema non sono le minorenni ma il fatto di andare a Casoria». Una frase, tra l'altro, cinicamente andreottiana che costituisce una risposta postuma all'appello di Veronica ai collaboratori del marito: «Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile. Credevo avessero capito, mi sono sbagliata».
noemiDel resto, il tenore di vita a Palazzo Grazioli non sarebbe affatto mutato negli ultimi tempi. Nemmeno dopo la bufera lungo l'asse Casoria-Portici e la denuncia del ciarpame delle veline nelle liste europee. Anzi.
Un altro esponente importante del Pdl ha raccontato, allibito, in una conversazione riservata quanto accadutogli durante una recente visita a Palazzo Grazioli. Lui è entrato e ha trovato Berlusconi con una decina di ragazze. C'era aria di festa e il premier dispensava carezze e pizzicotti.
E sfotteva anche. Rivolto a una ha detto: «Tu ti vuoi candidare alle europee? Non è possibile, non hai studiato e Franceschini si arrabbierebbe». Insomma, un quadretto in linea con i racconti fatti da alcuni giornali, tra cui il nostro, sulle notti di Palazzo Grazioli, santuario berlusconiano che racchiude molti segreti, simboleggiati dal recentissimo arrivo di un grande letto a tre piazze.