ECO SENZA BARBA: SEMBRA COSTANZO – RICHIESTE PER GIULIETTO? CHIEDERE A BAFFINO – SPARITO IL MANIFESTO TAROCCATO DEL PD – CICCIOLINA DA LE PAGELLE AI POLITICI (CHE FANNO SESSO) – DEL TURCO E I MASCALZONI DE “L’UNITÀ”…

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CicciolinaCicciolina

1 - Cade l\'ultimo muro: la barba di Eco...
Cade il Muro di Berlino, crolla il comunismo e la sinistra esce perfino dall\'arco costituzionale. Cosa manca? All\'apparenza nulla. È il nuovo millennio. Ma quando meno te lo aspetti ecco il colpo a sorpresa: sparita la barba di Umberto Eco. Il quale, chissà quando l\'avrà tagliata, ma quella dell\'altro giorno a Lecco, per ritirare il premio del concorso Manzoni, dev\' essere stata la prima uscita pubblica. Prima d\'ora nessuno l\'aveva visto, così chino e piegato, dimesso e sottotono, forse anche un po\' ingrassatello, a metà strada tra un Fabio Mussi invecchiato e un Maurizio Costanzo dei tempi cupi. Insomma uno dei più celebrati scrittori nostrani, un probabile futuro Nobel, dal look démodé, così invecchiato per una rasoiata alla barba...
Roba da matti, però è caduto l\'ultimo muro!

2 - D\'Alema tra Moratti e Tremonti...
«Presidente, ci aiuti lei con Tremonti» ha chiesto uno stretto collaboratore di Letizia Moratti a Massimo D\'Alema, a Milano per il Festival dell\'Alimentazione,una delle prime manifestazioni in vista dell\'Expo 2015. A raccontare con ironia l\'episodio, dal sapore più paradossale che bipartisan, è stato proprio l\'ex ministro degli Esteri. D\'Alema e Tremonti hanno spesso dato prova di sintonia intellettuale e il rapporto di stima tra Massimo e Letizia data da quando lui le
chiese di entrare nel suo governo (ricevendo un rifiuto). Difficile dire se ciò basti a sbloccare la situazione. Il decreto che dà il via alla società di gestione dell\'Expo non è ancora arrivato. Il sindaco spinge e Tremonti, interrogato ieri sul decreto Expo, ha tagliato corto: «Non ci tengo.
A me va bene qualsiasi cosa».

OttavianoOttaviano Del Turco

3 - Sim sala bim, sparito il manifesto taroccato dai giornali del Pd...
La Piazza è sparita. La Folla non c\'è più. La bandiera del Portogallo,le suore i preti. Come un incantesimo la grande massa ritratta nei cartelloni del Pd per la manifestazione del 25 ottobre a Roma «Salva l\'Italia», Sim sala bim, è scomparsa dai giornali di riferimento del partito di Walter Veltroni. Due, forse tremila persone assiepate con il mento in su, il telefonino all\'orecchio, gli occhi pieni di speranza. Abracadabra, dove sono finiti?

Giovedì 16 ottobre il nostro quotidiano aveva pubblicato tutti gli indizi da cui è possibile risalire al taroccamento della foto della manifestazione del 25ottobre, dalla transenna bianca ai collarini sacerdotali: la pubblicità del Partito Democratico è uno scatto dei fedeli in piazza San Pietro. «Solo un matto può mettersi con il microscopio a ingrandire le transenne- ha poi protestato il responsabile propaganda del Pd Alberto Losacco - l\'agenzia Contrasto ce l\'ha venduta come una manifestazione sportiva». Ma solo un mago può far sparire quella folla in un battibaleno dai giornali Unità ed Europa. È una coincidenza?

Mercoledì 15 ottobre la folla riempiva un\'intera pagina dell\'Unità a pagina 5. Da quel giorno sul giornale diretto da Concita De Gregorio della folla e della piazza non c\'è stata più traccia. Domenica,a pagina5 la folla è stata sostituita,sempre a tutta pagina, da uno sfondo verde sotto le parole «25 ottobre Roma» e «Veltroni». Ieri, tra le pubblicità-eventi,compariva solo un dibattito «verso il 25 ottobre» e lo sfondo questa volta sono ombre di mani stilizzate. Anche su Europa, foglio dell\'ex Margherita, mercoledì 15 la folla chiudeva il giornale con il suo ordine imponente. Negli ultimi giorni, magia: puff. (EFo)

TremontiTremonti Mao

4 - Politici a letto: Cicciolina alle Iene dà pagelle piccanti...
Cicciolina sale in cattedra. La scuola non c\'entra, tranquilli. L\'ultima lezione l\'ex pornostar Ilona Staller, approdata alla politica tra le file radicali e poi candidatasi a sindaco di Milano per provocazione, finisce tra le grinfie delle Iene. Lei, disinibita come sempre, si presta per il solito giochino e stasera, su Italia 1 darà le pagelle ai politici nella rubrica «Passaparolaccia», intervistata dal Trio Medusa. Top secret sul toto nomi di chi verrà tirato in ballo stasera. Note solo le risposte, forse per mettere pepe nell\'attesa e far venire l\'«acquolina in bocca» ai pettegoli. Di qualcuno Ilona commenterà «Non sa fare sesso»,di qualche altro dirà: «È bisessuale» e non manca chi viene smascherato: «A lui piace il sesso violento». «Sarà un terremoto» giurano in regia...

5 - Del Turco e i «mascalzoni dell\'Unità»...
Ottaviano Del Turco contro l\'Unità. La Regione Abruzzo contro \"Porta a porta\". Tutti contro tutti. Riflettori puntati sull\'ex governatore che, ai microfoni di Vespa,accusa:«Mascalzonata stalinista,quella dell\'Unità. Mi accusa di difendere la mia innocenza per candidarmi col centrodestra. Fa disonore a Gramsci». Immediata la replica del giornalista: «L\'Unità ha raccontato Del Turco che accusava il suo vice Enrico Paolini». E questi, interpellato, ha
commentato:«Non vorrei che l\'ex presidente, attaccando me e il centrosinistra, si stia prenotando un posto alle Europee nel centrodestra.».E Paolini minaccia querele: «I miei legali seguiranno \"Porta a Porta\", poi vedremo il da farsi. Abbiamo chiamato Vespa, non ci ha ascoltato».

UmbertoUmberto Eco

6 - In ordine sparso ascoltando Mameli...
Sembrava l\'Armata Brancaleone, ma era il consiglio comunale del sindaco Gianni Alemanno. Campidoglio, 20 ottobre, cioè ieri. La banda della polizia municipale suona per la prima volta l\'inno di Mameli nell\'aula Giulio Cesare dove si tiene l\'assemblea e i 39 presenti in aula vanno in ordine sparso. Ognuno fa quello che crede. C\'è chi ha ascoltato le note risorgimentali con la mano sul cuore, c\'è chi si è messo sull\'attenti. C\'è perfino Andrea Alzetta, detto Tarzan, consigliere della Sinistra arcobaleno, che ha alzato il pugno e ha iniziato a cantare «Bandiera rossa». Era la première. Da ieri l\'inno nazionale aprirà ogni seduta dell\'aula Giulio Cesare. Scommessa: e se, con l\'andar del tempo, anche i contestatori si stufassero?

7 - Ecco dov\'erano finiti i comunisti: alla tv su Internet...
No, non è la Bbc. Né la Rai tivù, e neppure «Vremia», il telegiornale dei tempi d\'oro sovietici (si fa per dire). Riposte le fanfare brezneviane, il Pdci si fa la tv in casa, anzi sul web: un po\' You Tube, un po\' Telecondominiolibero. «Vogliono oscurarci», il ritornello ossessivo dei primi inserti filmati che si possono scaricare e vedere su «Pdcitv.it» (già il nome è un programma, di fantasia). Orgoglio comunista a chili, e il segretario Diliberto che lancia appelli come se fosse a Radio Londra: «Vogliono oscurarci, ma noi saremo la ricetrasmittente delle lotte, delle idee, dei comunisti...Facciamocivedere!».Ecco dove s\'erano cacciati i comunisti: su internet.
Ma ieri sera alle 20 si sono fatti rivedere (stanno allegri e in buona salute).

 

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