BRUSH HOUR! LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI - AMMAZZA QUANTO E’ “AGIBILE” IL BANANA: BERLUSCONI BATTEZZA LA CAMPAGNA ELETTORALE DI FARSA ITALIA E SPETTINA I MAGISTRATI CON UNA MANINA SOLTANTO

Il Cavaliere svela che se l’Italicum non e’ ancora arrivato la colpa e’ di Renzie che “ha paura di non avere i voti” - Da Palazzo Chigi rispondono agli slogan elettorali di parole con gli slogan elettorali in cifre: sgravi Irpef da 620 euro nel 2014 e da 950 nel 2015. Non più 80 euro, si passa alle cifre annue per evidenti ragioni di migliore comunicazione…

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Francesco Bonazzi per Dagospia

Il Cavaliere dimezzato torna in campo alla guida dei suoi prodi lanciati verso Strasburgo e ricorre a una serie di giri di parole per attaccare i giudici. Poi scopre il sederino a Pittibimbo sulla legge elettorale e racconta che sarà tanto, tanto contento di fare volontariato per ordine del Tribunale.

SILVIO BERLUSCONI OSSERVA LA SUA GIGANTOGRAFIA NELLA NUOVA SEDE FORZA ITALIA FOTO LAPRESSESILVIO BERLUSCONI OSSERVA LA SUA GIGANTOGRAFIA NELLA NUOVA SEDE FORZA ITALIA FOTO LAPRESSE

Fa il gesto di cucirsi la bocca quando gli chiedono dei magistrati. Ricorre ad abili giri di parole per far passare comunque il concetto che la sua condanna è ingiusta, che la sua mancata candidatura alle Europee è un gran favore alla sinistra e che i magistrati che sbagliano non sono tanti, ma solo quelli "politicizzati" di una certa corrente. Poi detta le sue condizioni per la permanenza dell'Italia nell'euro, pur senza arrivare a minacciare il proprio ritorno a Palazzo Chigi. Ma quanto è "agibile" Berlusconi Silvio, alla faccia delle condanne.

Il Banana presenta le liste di Forza Italia per Strasburgo e si toglie lo sfizio di proclamare che il "volontariato" con gli anziani lo farà "molto volentieri", addirittura "con piacere". Anche se gliel'ha ordinato il Tribunale. Promette che il suo partito si batterà per l'abolizione del Fiscal compact, anche se nessuno gli ricorda che nel 2012, ai tempi del governo Monti, anche Forza Italia votò in massa per l'auto-evirazione delle politica economica italiana. E sulla nuova legge elettorale si lascia scappare la verità, e cioè che i ritardi sono dovuti solo al fatto che l'amico "Renzi ha paura di non avere i voti".

renzi e berlusconi italicumrenzi e berlusconi italicum

Da Palazzo Chigi, intanto, rispondono agli slogan elettorali di parole con gli slogan elettorali in cifre. La bozza del decreto di domani prevede sgravi Irpef da 620 euro nel 2014 e da 950 nel 2015. Siamo improvvisamente passati alle cifre annue per evidenti ragioni di migliore comunicazione.

Ci saranno anche tagli alla Sanità per 2,4 miliardi - mica pochi - e risparmi su Difesa e sull'ormai immancabile "spesa pubblica improduttiva", seriamente candidata a entrare nel Grande Glossario della Fuffa Nazionale tra la lotta alla "casta", i "lacci e lacciuoli" che frenano l'impresa e il famoso "Ce lo chiede l'Europa". Mentre il premier smentisce categoricamente il taglio delle detrazioni, che avrebbe avuto l'effetto di trasformare lo sconto Irpef nella solita partita di giro che i contribuenti italiani ben conoscono.

MATTEO RENZI E PIERCARLO PADOANMATTEO RENZI E PIERCARLO PADOAN

Intanto l'unica certezza è che l'Italia ha chiesto all'Europa lo slittamento al 2016 del pareggio di bilancio e che quel galantuomo del ministro Padoan riconosce che la ripresa "è ancora fragile". Il Parlamento ha approvato senza troppi problemi tanto il Def quanto la richiesta di dilazione a Bruxelles. Da domani, però, si ricomincia tutti quanti a far la voce grossa contro questa Europa senz'anima.

 

 

 

 

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