FELTRI UROLOGO SU 'LIBERO' (NO PROSTATA, NO SESSO) E POI SE NE DIMENTICA SU 'IL GIORNALE' - TRAVAGLIO E POLITO, ASSALTO A 'LITTORIO': CAMBIO DI EDITORE, CAMBIO DI DIAGNOSI!!! - su "LIBERO" del 19/6/09: "SEI HAI UN CANCRONE PROPRIO Lì, buonanotte al sesso" - "il giornale" ieri: "come farà concita a sostenere in tribunale Silvio impotente?" - Già, come farà? Potrebbe produrre come pezza d'appoggio un articolo di 'Libero', e invitare il suo autore, tale feltri vittorio, a comparire come testimone

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1 - FELTRI FA L'UROLOGO E POI SE NE DIMENTICA
Da "Il Riformista"

L'onere della provaL'onere della prova

Sono tante le pecche della modalità con cui viene condotto il dibattito pubblico nel nostro Paese. Una di queste è la disinvoltura, la nonchalance con la quale un giorno si sostiene una cosa e qualche giorno dopo il suo contrario. A volte dipende dal giornale su cui si scrive, o dalla stagione in cui si scrive.

Per l'eleganza e lo snobismo intellettuale (condito con una crudezza di linguaggio che può sembrare popolare ma è frutto invece di ricercatezza linguistica) con i quali la pratica, Vittorio Feltri può ben essere considerato un maestro di quest'arte. Ieri ce ne ha fornito un altro, forse impareggiabile, assaggio.

Silvio BerlusconiSilvio Berlusconi

Vittorio Feltri direttore di Libero, il 19 giugno 2009 - commentando i gossip sull'esuberanza sessuale di Silvio Berlusconi - scriveva: «Il Cavaliere è accusato di fare ciò che dubito possa fare: dedicarsi instancabilmente a una sfrenata attività sessuale, al punto che, per soddisfarsi, sarebbe indotto a ricorrere alle prestazioni remunerate delle squillo di pronto intervento. Fantasie.

Frequento da alcuni anni gli urologi. Questioni di prostata, data l'età. I medici spiegano. Se la prostata è ingrossata si può intervenire chirurgicamente per ridurne il volume. Dopo di che rischi l'impotenza, ma non è detto, anzi. Se invece hai un cancrone proprio lì, la prostata deve essere eliminata insieme al tumore. E allora, addio rapporti.

VITTORIO FELTRI - copyright PizziVITTORIO FELTRI - copyright Pizzi

Facendo strame della privacy, affermo che Silvio nel 1996 fu operato di cancro alla prostata all'Ospedale San Raffaele di Milano. Caro Giampiero (Mughini, ndD), so che tu hai avuto problemi del genere, e saprai: non racconto balle se dico buonanotte al sesso. Berlusconi ha quasi 73 anni, non ha più la prostata. La scienza fa miracoli tranne uno: quello. Dichiarare che è un maniaco sessuale è semplicemente ridicolo. Ma vi sono quotidiani che hanno sprezzo del ridicolo e insistono. Fossi in Silvio avrei la tentazione di andare in tv a sbandierare il certificato del dottore».

ANTONIO POLITO - copyright PizziANTONIO POLITO - copyright Pizzi

Vittorio Feltri direttore del Giornale il 10 settembre 2009, ieri, ha scritto: «Si dà poi il caso che lo stesso Berlusconi, stando almeno alle confessioni di Tarantini (famoso procacciatore di fanciulle in fiore e di mignotte navigate) in alcune circostanze non si limitasse a cenare in dolce compagnia di una trentina di volontarie, ma se ne facesse alcune.

Questa non è una buona notizia per l'Unità diretta dalla maestrina Concita De Gregorio, che ha scritto, non si sa sulla base di quali prove: "Il premier è impotente" e che da questi ha ricevuto come replica una causa civile. Se Tarantini ha detto il vero, e cioè che il Cavaliere ci dava dentro di brutto, come farà il quotidiano fondato da Gramsci a sostenere in tribunale il contrario, ossia che Silvio non combina niente per problemi tecnico-pratici?».

MARCO TRAVAGLIO - Copyright PizziMARCO TRAVAGLIO - Copyright Pizzi

Già, come farà? Potrebbe produrre come pezza d'appoggio un articolo di Libero, giornale non sospettabile di antipatie pregiudiziali nei confronti del presidente del Consiglio, e invitare il suo autore a comparire come testimone.

2 - ATTRIBUTI DA CAVALIERE
Marco Travaglio per "L'espresso"
 
I processi contro 'la Repubblica' e 'l'Unità', denunciate da Silvio Berlusconi per 1 e 2 milioni di euro di danni, si annunciano avvincenti e spettacolari quant'altri mai. Da mettersi in fila e pagare il biglietto. Il civilista del premier Fabio Lepri (studio Previti) intravede un "animus diffamandi" in vari articoli che mettono in dubbio l'efficienza degli apparati riproduttivi dell'illustre cliente presentando "il dottor Berlusconi come soggetto aduso a pretese iniezioni sui corpi cavernosi del pene o affetto da problemi di erezione".

CONCITA DE GREGORIO - copyright pizziCONCITA DE GREGORIO - copyright pizzi

Com'è noto, l'onere della prova tocca a chi accusa. Infatti il penalista del capo del governo, on. avv. prof. Niccolò Ghedini, ha già annunciato al 'Corriere' che l'insigne assistito, in precedenza definito eventuale "utilizzatore finale" di escort, "è pronto ad andare in aula a spiegare che non solo non è un gran porco, ma nemmeno impotente".

Anzi, di più: intende "spiegare a venti milioni di italiani, suoi affezionati elettori, che è perfettamente funzionante". Al momento non è dato sapere in quali forme l'utilizzatore darà in aula la plastica dimostrazione del perfetto funzionamento. Ma converrà esserci quel giorno in aula.

Anche perché i legali di 'Repubblica' e 'Unità' potrebbero citare un testimone che la sa lunga in materia. Uno che il 27 giugno 2008 titolò su 'Libero' a tutta prima pagina: "Il guaio di Silvio è la gnocca". E un anno dopo, 19 giugno 2009, con agile piroetta, scrisse sempre su 'Libero' a proposito dei casi Noemi & Patrizia: "Il Cavaliere è accusato di fare ciò che dubito possa fare: dedicarsi a una sfrenata attività sessuale. Fantasie. Frequento da alcuni anni gli urologi. Questioni di prostata, data l'età. Se hai un cancrone proprio lì, la prostata va eliminata col tumore.

il set del servizio fotografio di Patrizia D'Addario, dal blog di Novella 2000il set del servizio fotografio di Patrizia D'Addario, dal blog di Novella 2000

E allora addio rapporti. Facendo strame della privacy, affermo che Silvio nel '96 fu operato di cancro alla prostata al San Raffaele. Non racconto balle se dico buonanotte al sesso. Berlusconi ha 73 anni, non ha più la prostata. La scienza fa miracoli tranne uno: quello. Ma vi sono quotidiani che hanno sprezzo del ridicolo, e insistono. Fossi in Silvio avrei la tentazione di sbandierare in tv il certificato del dottore".

L'autore del dolce stilnovo si chiama Vittorio Feltri e non è omonimo dell'attuale direttore de 'il Giornale'. È proprio lui: lo stesso che ora, con grave sprezzo del pericolo, pubblica le denunce integrali ai due quotidiani che, come lui, han dubitato della virilità del Capo.

In attesa che Lepri e Ghedini denuncino pure lui, c'è una sola faccia più tosta della sua: quella di un tizio che, quando Feltri fu condannato a 18 mesi per aver diffamato il defunto senatore Chiaromonte sul caso Mitrokhin, ululò sdegnato contro il malvezzo di denunciare e condannare i giornalisti: "Resto sconcertato alla notizia che Feltri venga condannato per un reato di opinione. A questo punto è definitivamente urgente depenalizzare i reati a mezzo stampa" (Ansa, 13 febbraio 2006). Era Silvio Berlusconi. Poi, col lodo Alfano, ha abolito soltanto i suoi.

 

 

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