PAPI HORROR-SHOW AL GR1: VI FARÒ VEDERE DI CHE PASTA SONO FATTO – IL GATTOSARDO: LA CONSULTA SI È DATA L’IMMUNITÀ SENZA LEGGE COSTITUZIONALE – MANCINO: UN PREMIER ROZZO – MECCANICO: VA RISOLTO IL NODO DELL’IMMUNITÀ - GASPARRI: CONSULTA HA INGANNATO NAPOLITANO – E INTANTO IL GEN. SPECIALE È ASSOLTO PER LE SPIGOLE…

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1 - BERLUSCONI: FARO' VEDERE AGLI ITALIANI DI CHE PASTA SONO FATTO...
(Adnkronos) - "Ci sono due processi-farsa, assurdi. Faro' esporre al ridicolo i miei accusatori e faro' vedere a loro e agli italiani di che pasta sono fatto". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una intervista al Gr1 mandata in onda questa mattina.

2 - BERLUSCONI: SE NON CI FOSSI PAESE NELLE MANI DELLA SINISTRA...
(Adnkronos) - "Per fortuna che Silvio c'e', altrimenti il Paese sarebbe nelle mani della sinistra che ha una organizzazione di una minoranza della magistratura che usa il potere giudiziario ai fini di lotta politica, ha piu' del 70% della stampa che e' tutta di sinistra con in testa 'Repubblica' e gli altri giornali, ha tutti i programmi di cosiddetto approfondimento politico con la tv pubblica pagata con i soldi di tutti". Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi, intervistato dal Gr1.

berlusconi-napolitanoberlusconi-napolitano

3 - BERLUSCONI: NAPOLITANO E' DI SINISTRA, GOVERNO VA AVANTI CON PIU' GRINTA DI PRIMA...
(Adnkronos) - "C'e' un presidente della Repubblica di sinistra e c'e' una Corte costituzionale con undici giudici di sinistra che non e' certamente un organo di garanzia, ma e' un organo politico". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in una intervista al Gr1 Rai andata in onda questa mattina.

"Il presidente della Repubblica -ha aggiunto Berlusconi- e' stato eletto da una maggioranza che non e' piu' maggioranza nel Paese, una maggioranza di sinistra, ed ha le radici totali della sua storia nella sinistra. Credo che anche l'ultimo atto di nomina di un magistrato della Corte dimostri da che parte sta".
"Il governo va avanti serenamente e se possibile con piu' grinta di prima perche' questo e' necessario al benessere del Paese. Abbiamo governato cinque anni senza lodo Alfano e continueremo a governare anche senza di esso".

Tarcisio BertoneTarcisio Bertone

4 - L'INCONTRO CON IL CARDINALE BERTONE A UNA MOSTRA, IL PREMIER: "VI DIFENDERÒ DAI LAICONI"...
G.G. V. per "il Corriere della Sera" - «Il potere e la grazia», duemila anni di lotte e compromessi tra politica e Chiesa nelle figure dei santi che hanno scandito la storia dell'Europa, una teoria di capolavori da Mantegna a Caravaggio. Il tema della mostra a Palazzo Venezia pare fatto appo­sta, Berlusconi l'ha inaugurata ieri sera con il cardinale Tarcisio Berto­ne e alla fine s'è intrattenuto un quarto d'ora con il segretario di Stato vaticano: un colloquio «cordiale » - seguito da un saluto al cardinale Angelo Bagnasco, presi­dente Cei - nel quale il premier ha accennato anche alla sentenza.

Berlusconi e Bertone alla Mostra Il Potere e la GraziaBerlusconi e Bertone alla Mostra Il Potere e la Grazia

Come aveva fatto prima, tagliando il nastro assieme a Bertone, il sorriso tirato: «Ho detto a sua eminenza che c'è una grave lacuna, nella mostra: manca San Silvio da Arcore, che fa sì che l'Italia non sia in mano a certi signori della sinistra che poco hanno a che fare con la religione». Berlusconi sembra cercare una sponda Oltretevere e volersi accreditare come un baluardo contro «i laiconi che ci hanno impedito di inserire le radici cri­stiane nella Costituzione Ue».

Bertone sorride diplomatico: e dice che «per aiutare i nostri contemporanei a costruire vite cariche di senso non bastano politiche intelligenti e diplomazie efficaci: bisogna forgiare, come diceva Don Bosco, 'onesti cittadini e buoni cristiani'».

5 - COSSIGA: SENTENZA CORTE E' PERICOLO PER I MEMBRI DEL CSM?...
(Adnkronos) - ' Con una legge ordinaria anni fa i membri del Consiglio Superiore della Magistratura ottennero non con una legge costituzionale ma con una legge ordinaria la prerogativa della insindacabilita', e cioe' la non punibilita' per i voti dati e i giudizi espressi nell'esercizio delle funzioni loro attribuite: e cioe' per i voti dati e i giudizi espressi nelle procedure per l'assegnazione di posti e cariche direttive o di trasferimenti su richiesta o d'ufficio dei magistrati o nelle cosiddette 'pratiche a tutela' dei magistrati nei confronti di giudizi e opinioni espresse nei loro confronti da persone o istituzioni'.

Nicola MancinoNicola Mancino

Lo ricorda il senatore a vita Francesco Cossiga che aggiunge: 'Poiche' questo privilegio a loro favore costituisce una violazione del principio di eguaglianza sarebbe dovuto essere, secondo quanto ha statuito la Consulta pronunziandosi sul 'lodo Alfano', essere introdotto nell'ordinamento giuridico con una legge ordinaria ma con una legge costituzionale'.

6 - MANCINO: PREMIER ROZZO SENZA FINE...
(Ansa) - 'La rozzezza delle accuse stavolta non ha proprio avuto un limite'. Lo dice il vicepresidente del Csm Nicola Mancino riferendosi a Berlusconi. Mancino, a proposito dell'attacco ieri di Berlusconi al Presidente della Repubblica e alla Consulta, sottolinea che 'c'e' bisogno di rasserenare il clima e di proposte di riforma che non siano ne' dispettose ne' minatorie'. 'Non credo che tra le funzioni del Capo dello Stato ci sia quella di persuadere i giudici costituzionali'.

7 - 'IL SECOLO': GIUDICI CONSULTA HANNO IGNORATO SE STESSI...
(Adnkronos) - I giudici della Corte costituzionale "hanno per cosi' dire ignorato se stessi procedendo, in qualche modo, ad una specifica interpretazione del proprio precedente giudizio". Lo scrive 'Il Secolo d'Italia', commentando la sentenza di ieri della Consulta sul lodo Alfano.

"Non si tratta -prosegue 'Il Secolo' di dubitare della legittimita' della sentenza, ma a questo punto il rischio e' di non capire perche' tutti devono rispettare la volonta' legittima di un giudice e non tutti devono rispettare la volonta' legittima di un popolo che sceglie i suoi rappresentanti e i suoi governanti". La bocciatura "priva di sfumature" del lodo Alfano "fa ipotizzare che la Corte abbia proceduto innanzitutto interpretando se stessa, cioe' la propria sentenza di cinque anni fa.

MAURIZIO GASPARRI - copyright PizziMAURIZIO GASPARRI - copyright Pizzi

Nella sentenza del 2004, infatti, con la quale si dichiarava la incostituzionalita' del cosiddetto lodo Schifani, nulla veniva detto dalla Corte in merito all'articolo 138 della Costituzione" e il lodo Alfano, conclude 'Il Secolo', "aveva di fatto recepito praticamente tutte le osservazioni della Corte sui vizi di quella legge relativi alla giurisdizione. Lascia percio' in qualche misura perplessi questo spostamento da parte della Corte".

8 - GASPARRI: CONSULTA HA INGANNATO NAPOLITANO...
(Adnkronos) - La Corte costituzionale come "una sezione di partito" che ha "ingannato Napolitano". Cosi' il presidente del senatori del Pdl Maurizio Gasparri, ospite di Maurizio Belpietro a 'La telefonata' su canale 5, ha definito la Consulta dopo la sentenza di ieri che ha bocciato il lodo Alfano.

"Ora -ha aggiunto Gasparri -vi e' la certezza che la Corte costituzionale non e' un organo di garanzia, se mai lo e' stato: ha smentito le sue stesse decisioni del 2004 sul fatto che non fosse necessaria una legge costituzionale per il lodo Alfano e ha ingannato il capo dello Stato, che e' la prima vittima".

Giulio Tremonti - Da Il RiformistaGiulio Tremonti - Da Il Riformista

"Nelle note che accompagnarono nel 2008 prima il via libera al governo per presentare il ddl alle Camere e successivamente la sua promulgazione, il presidente della Repubblica -ha sottolineato Gasparri- aveva sottolineato come il provvedimento del governo corrispondesse ai rilievi che la Corte aveva mosso al lodo Schifani".

9 - IL MINISTRO TREMONTI E L'ONORE DI "STARE AL GOVERNO"...
Da "il Corriere della Sera" - La dichiarazione più breve arrivata da un ministro a commento della sentenza della Consulta sul lodo Alfano. L'ha fatta il titolare dell'Economia, Giulio Tremonti, con un comunicato ufficiale (il numero 147, delle ore 20.15 di ieri) che recita: «Fare parte del governo presieduto da Silvio Berlusconi è stato, è e sarà per me un grandissimo onore».

10 - MACCANICO: NODO DELL'IMMUNITA' VA COMUNQUE RISOLTO...
(Adnkronos) - "A mio giudizio non deve esserci alcun cambiamento: il governo deve continuare per la sua strada. Come anche l'opposizione". Lo afferma in un'intervista al 'Corriere della Sera' l'ex ministro Antonio Maccanico. "Non giudico le sentenze. Dico pero' - continua - che la materia va affrontata. Durante il precedente governo Berlusconi, cercai di proporre una mediazione, ma non passo'. Si trattava di una legge che avrebbe dovuto comportare un'approvazione bipartisan e la maggioranza non accetto'".

"E ora, a distanza di anni - prosegue Maccanico - continuo a pensare che fu un tentativo che andava nella giusta direzione, occorre risolvere il problema. I costituenti avevano deciso un'immunita' 'larga' non a caso, ma perche' il nostro ordinamento, caso pressoche' unico, prevede l'indipendenza dei pm dal governo e l'obbligatorieta' dell'azione penale. In Francia, solo per fare un esempio, i pubblici ministeri dipendono dall'esecutivo. Ritengo quindi piu' saggio reintrodurre l'immunita' in vigore fino al 1993".

ANTONIO MACCANICO - copyright PizziANTONIO MACCANICO - copyright Pizzi

Per Maccanico serve "un accordo bipartisan: e' impossibile approvare leggi simili se non c'e' un accordo largo tra maggioranza e opposizione".

11 - DOPPIO 'NO COMMENT' DA SCHIFANI...
(Adnkronos) - Al suo arrivo alla sala della Protomoteca del Campidoglio per il convegno 'Poveri perche' soli' organizzato dalla fondazione Sussidiarieta', al presidente del Senato Renato Schifani i giornalisti chiedono un commento al verdetto di ieri della Corte Costituzionale sul Lodo Alfano. La seconda carica dello Stato non si e' limitato a non rispondere ma, davanti alle telecamere, ha ribadito per due volte un secco "no comment".

12 - VACCARELLA: RIDICOLO SE LA CORTE CAMBIA IDEA IN BASE A CHI LA COMPONE...
(Adnkronos) - "Se la Corte cambiasse opinione perche' cambiano i componenti sarebbe davvero grave e anche un po' ridicolo. Pero' vorrei sottolineare che pure il presidente Giorgio Napolitano aveva detto che il Lodo Alfano andava bene". Lo afferma in un'intervista al 'Corriere della Sera' Romano Vaccarella, gia' membro della Consulta, difensore della Fininvest nella causa contro Cir.

GIANNI LETTA ANTONIO MACCANICO - Copyright PizziGIANNI LETTA ANTONIO MACCANICO - Copyright Pizzi

"Ho visto, ho sentito che cosa hanno stabilito. Mah... - prosegue riferendosi al giudizio sul cosiddetto 'Lodo Schifani' - ricordavo che nel 2004 avevamo detto cose diverse. Si vede che sono invecchiato e evidentemente ricordavo male...". "Io dico - aggiunge Vaccarella - che sui grandi temi si deve tenere sempre la stessa linea, dunque se un aspetto e' gia' stato stabilito non e' possibile modificarlo. Esiste la giurisprudenza e va rispettata. Non mi interessa come la pensano i giudici, mi interessano le sentenze che emettono".

"Io non sono il suo avvocato permanente - conclude Vaccarella - e in ogni caso mi occupo di questioni penali, non di quelle civili. Sara' il presidente Berlusconi a rispondere".

13 - FINOCCHIARO: ATTACCHI EVERSIVI BERLUSCONI A QUIRINALE E CONSULTA...
(Adnkronos) - "Chi e' stato legittimamente nominato presidente del Consiglio (non eletto direttamente) ha il diritto di governare e tutti i doveri che derivano dalla sua funzione e che sono stabiliti dalla nostra Costituzione. Berlusconi invece ritiene di avere solo diritti". Lo afferma Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd. "Questo suo modo di concepire il ruolo di presidente del Consiglio -aggiunge Finocchiaro- e' fuori dai limiti previsti dalla nostra Carta. E' da questa sua concezione del suo ruolo che deriva l'attacco eversivo al presidente della Repubblica e alla Corte costituzionale che in nessun Paese democratico sarebbe consentito e che noi non consentiremo".

romano vaccarellaromano vaccarella

14 - DI PIETRO: BERLUSCONI E GUARDASIGILLI DEVONO DIMETTERSI...
(Adnkronos) - Silvio Berlusconi deve dimettersi: e' un "corruttore" che "finora l'ha fatta franca", perche' ha beneficiato dell'immunita' delle leggi ad personam. Il presidente del Consiglio "ha truccato le carte", se ne deve andare e il Paese deve tornare alle urne, "consentendo ai cittadini di scegliere un nuovo presidente del Consiglio e un nuovo governo". Antonio Di Pietro e' tornato a chiederlo a chiare lettere il giorno dopo la sentenza con cui la Consulta ha decretato l'incostituzionalita' del lodo Alfano. Con il premier, anche il ministro della Giustizia, deve rimettere il mandato in quanto, ha spiegato Di Pietro, "non ha i titoli ne' l'autorevolezza" per restare alla guida del ministero della Giustizia essendo l'autore materiale della legge bocciata ieri dalla Corte.

COSSIGACOSSIGA

15 - VIOLANTE: IL PREMIER RESTI AL SUO POSTO...
(Adnkronos) - "La sentenza non tocca il merito dei processi. Percio' credo che Berlusconi debba continuare a governare, non c'e' dubbio. Certo, la maggioranza politica esce incrinata dalla decisione della Corte costituzionale. Pero' non si puo' andare al di la' di questo". Lo afferma in un'intervista al 'Corriere della Sera' Luciano Violante, esponente del Pd, commentando la bocciatura del Lodo Alfano da parte della Consulta.

16 - MICCICHE': GIUDICI ESEGUITO CIO' CHE ERA DECISO...
(Ansa) - Era impensabile che la sentenza di bocciatura cambiasse completamente linea e assumesse come motivazione l'errata procedura parlamentare, che non era stata, invece, oggetto di alcuna obiezione nella precedente sentenza. Questo non puo' che indurmi a pensare che i signori Giudici, non sapendo piu' a dove appigliarsi, abbiano trovato l'unico escamotage possibile per eseguire cio' che evidentemente era gia' stato deciso'.

Lo afferma il sottosegretario Gianfranco Micciche', commentando la sentenza sul lodo Alfano. 'Io non sono uno che ha lesinato critiche al Presidente Berlusconi quando mi sono convinto che cio' che faceva non fosse corretto - scrive l'esponente del Pdl nel suo blog su Internet - ma questa sentenza della Corte conferma pienamente le preoccupazioni del Presidente circa l'esistenza di un forte squilibrio tra i poteri dello Stato a favore della magistratura'.

GIORGIO NAPOLITANOGIORGIO NAPOLITANO

17 - A PORTA A PORTA IL CAPO DEL GOVERNO OFFENDE LA BINDI: "LEI È PIÙ BELLA CHE INTELLIGENTE"...
Da "la Repubblica" - «Ravviso che lei è sempre più bella che intelligente. Non mi interessa nulla di quello che lei eccepisce». Così il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha risposto al vicepresidente della Camera e deputato del Pd, Rosy Bindi, che lo aveva criticato. Il premier, intervenendo al telefono alla trasmissione "Porta a porta" su Rai1, ha detto tra l´altro che «il presidente della Repubblica aveva garantito con la sua firma che la legge sarebbe stata approvata dalla Consulta, posta la sua nota influenza sui giudici di sinistra della Corte».

Un´affermazione «gravissima» secondo la Bindi, presente in studio. Anche il leader dell´Udc Pier Ferdinando Casini ha giudicato «un´accusa inaccettabile» nei riguardi di Napolitano le parole del premier.

napolitano a tokionapolitano a tokio

18 - MELANDRI: SU BINDI PAROLE OFFENSIVE E INDEGNE...
(Ansa) - 'Intervenendo ieri sera a Porta a Porta, Berlusconi ha fatto una lunga serie di gravissime affermazioni nei confronti delle istituzioni, attaccando il Presidente della Repubblica e la Magistratura'. Cosi' Giovanna Melandri responsabile cultura del Pd. 'Forse, la stanchezza per una giornata non proprio lieta - dice - deve aver giocato un brutto colpo al nostro Premier, che pareva aver davvero perso ogni freno inibitorio.

Altrettanto indegna, pero', e' stata la frase con cui il Presidente del Consiglio ha apostrofato Rosy Bindi, ospite nello studio di Vespa. 'Piu' bella che intelligente', in queste poche offensive parole c'e' tutto il 'Berlusconi - pensiero' nei confronti delle donne: l'idea che la donna non abbia il diritto di prendere la parola se non per compiacere l'ego smisurato del sultano di Arcore. Questa volta, il Presidente del Consiglio ha dimostrato di essere piu' alto che educato'.

19 - UN'ASSOLUZIONE DAVVERO SPECIALE...
Da "Il Fatto Quotidiano" - L'assoluzione dell'on. gen. Roberto Speciale per le spigole aviotrasportate con aerei di Stato riempie il cuore di gioia. L'ex comandante della Gdf, ora deputato Pdl, era imputato per peculato dinanzi al Tribunale militare. Il pm aveva chiesto di condannarlo a 3 anni. I giudici invece l'hanno assolto. L'accusa riguardava dieci casse di pesce fresco fatto recapitare a spese dei contribuenti, a bordo di un apposito Atr42 militare, da Roma alla scuola alpina di Predazzo (Bolzano), dove il generale granturismo trascorreva un'amena settimana bianca con moglie, con suoceri e amici.

CIORGIO NAPOLITANO E FIGLIO GIULIO - Copyright PizziCIORGIO NAPOLITANO E FIGLIO GIULIO - Copyright Pizzi

"Un semplice atto di liberalità", ha sostenuto Speciale, "nessun danno alla collettività". Bisogna approfittarne. Se vi trovate in alta montagna e vi viene un'irrefrenabile voglia di pesce fresco, anziché catapultarvi al mare, chiamate il centralino della Finanza, chiedete di Speciale o di qualche suo amico (ne ha lasciati parecchi, pare) e ordinate una bella cassa di spigole. Un Atr2 si librerà in volo dallo scalo di Partica di Mare e ve lo recapiterà seduta stante, pronta consegna. O no?

 

 

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