L’ARTIGLIO DELLA PALOMBA - “MONTEZEMOLO PASTICCIAVA DA RAGAZZO CON CINZANO E I FILM RCS, POI SPESE TROPPO PER ITALIA ‘90, NON FECE IL MINISTRO COL CAV, NÉ IL PARTITO CON FINI. HA MOLLATO ANCHE LA POLITICA. COME HA FATTO A SCIVOLARE SEMPRE VIA INDENNE?’’

‘’Ora non ci sono più Umberto, Gianni e Suni a proteggerlo. E non basta più essere amico dei direttori e degli azionisti di tutti i giornali, e lui lo era e lo è. Non basta neanche essere uno dei pochissimi – a parte il numero uno assoluto Gianni Letta – che risponde al telefono”…

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MONTEZEMOLO E MARCHIONNE ALLA FERRARI MONTEZEMOLO E MARCHIONNE ALLA FERRARI

Barbara Palombelli per “Il Foglio

 

Tutti si chiedono la stessa cosa: ce la farà anche questa volta a ricominciare, a cancellare il passato e rivivere in un nuovo ruolo? Scommetto di sì. Luca, dicono, sta per essere messo alla porta da Sergio Marchionne. I suoi nemici, fra cui diversi miei carissimi amici, esultano. Eppure… pochissimi capiscono come abbia fatto a salvarsi da precipizi e sprofondi che avrebbero massacrato per sempre chiunque.

 

MONTEZEMOLO E MARCHIONNE ALLA FERRARI MONTEZEMOLO E MARCHIONNE ALLA FERRARI

Pasticciava da ragazzo con Cinzano e i film Rcs, poi fu beccato a vendere appuntamenti con Gianni Agnelli, spese troppo per i Mondiali di calcio 1990, ora non vanno bene i treni, i cachemire e nemmeno la Formula uno. Non fece il ministro con Berlusconi, non smentì e non disse sì, non costruì Italia Futura, il partito con Fini – dopo una sontuosa presentazione a palazzo Colonna – ha mollato la politica che non era cosa per lui.

GIOVANNI MALAGO' GIOVANNI MALAGO'

 

Come ha fatto a scivolare via indenne? Ora non ci sono più Umberto, Gianni e Suni a proteggerlo. E non basta più essere amico dei direttori e degli azionisti di tutti i giornali, e lui lo era e lo è. Non basta neanche essere uno dei pochissimi – a parte il numero uno assoluto Gianni Letta – che risponde al telefono e richiama in un paese dove tutti si negano e perfino un cronista di Telepuzza ti fa chiamare dal centralinista.

 

GIANNI AGNELLI GIANNI AGNELLI

Il vero interrogativo ha una risposta semplice. Luca ha fascino. In un’Italia di una noia mortale e insopportabile, depressa e deprimente – basti dire che perfino Fabrizio Corona spicca per anticonformismo – lui incanta, diverte, stupisce, sorprende, risolve, mette in contatto tutti con tutti. Gli ultimi ammaliati, in ordine di tempo, sarebbero gli arabi proprietari di pezzi di Unicredit – di cui è vicepresidente – gli acquirenti di Alitalia, dove forse sta per atterrare. Niente di nuovo, per chi lo conosce da tempo.

Gianfranco Fini Gianfranco Fini

 

Da ragazzo, acchiappò contemporaneamente le più ambite di Roma, Sandra Monteleoni e Bambi Parodi – una la portò all’altare, l’altra la vedeva di nascosto – che subito lo hanno straperdonato e dicono sia stato un ottimo padre per i deliziosi Matteo e Clementina, quasi coetanei. Tanti flirt e un lungo fidanzamento con il sogno di tutti, quella Edwige Fenech che in realtà è una signora fragile e insonne, collezionista di liberty, tutta diversa dalla coscia lunga dei filmetti.

 

Premio Guido Carli Gianni Letta Premio Guido Carli Gianni Letta

Ora, ultrasessantenne, scorrazza per Villa Borghese con i piccoli nati dal matrimonio con Ludovica. Un lazzarone? Il mio amico più rigido e moralista, il compianto Claudio Rinaldi, era pazzo di lui. Lo divertiva, lo rallegrava, lo teneva su di morale.

 

Edwige Fenech Edwige Fenech

Luca ha funzionato come antidepressivo per buona parte della classe dirigente della Prima, della Seconda e della Terza Repubblica. Se ha un erede-allievo, si chiama Giovanni Malagò. Di certo, e di questo sono testimone diretta, Gianni Agnelli li trovava irresistibili e forse li considerava un po’ suoi figli.

 

Ecco, per capire il successo del personaggio si deve partire da un’amara considerazione: in un paese in cui le persone intriganti e divertenti si contano sulle dita di una mano e si fatica ad arrivare a cinque, Luca continuerà a imperversare. (Preciso di non avere avuto mai da lui uno spillo, anzi. Era al vertice del Corriere della Sera nel 2007, quando fui licenziata in malo modo).

Claudio Rinaldi giornalista Claudio Rinaldi giornalista

Silvio Berlusconi Silvio Berlusconi

 

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