BANANA LIGHT - ‘’HO PERSO 10 CHILI E SONO PRONTO PER IL RIENTRO IN CAMPO’’. SILVIO CONVOCA I SUOI A VILLA CERTOSA PER DECIDERE CHE FARE CON LE RIFORME RENZIANE - FARSA ITALIA, O COME SI CHIAMERÀ, NON È PRONTA PER UNA CAMPAGNA ELETTORALE. MA A BREVE INCONTRERÀ SALVINI


Tommaso Labate per il “Corriere della Sera

 

umberto smaila berlusconi

«Sono dimagrito di dieci chili. E sono pronto per il rientro». È una delle pochissime regole non scritte del berlusconismo a essere rimasta invariata negli ultimi vent’anni. Ogni volta che Silvio Berlusconi si sottopone a una dieta ferrea, allora vuol dire che ha in mente un ritorno sulla scena, davanti ai riflettori, le telecamere, i microfoni. Un ritorno in campo in prima persona.

 

Ma visto che il ritorno in campo va studiato nei minimi dettagli, e considerato che la proposta politica di una Forza Italia praticamente assente dal dibattito estivo va ricalibrata, ecco che per domani l’ex presidente del Consiglio ha convocato «d’urgenza» in Sardegna un pezzo del gruppo dirigente del partito. A cominciare dai capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta, che tra poche ore abbandoneranno i rispettivi luoghi di vacanza per una «riunione operativa» a Villa Certosa.

 

silvio baldoria silvio berlusconi con smaila e bruno vespa

Sul tavolo c’è soprattutto la questione della riforma della Costituzione, il primo campanello d’allarme per la tenuta del governo Renzi in Senato. Berlusconi, davanti a sé, ha due strade. La prima è quella suggerita da Brunetta, convinto che un sostegno alle riforme possa arrivare «soltanto» dopo un’apertura della maggioranza a un governo di larghe intese con Forza Italia, strada che però nel Pd considerano oltre i limiti dell’impraticabile.

 

La seconda è quella caldeggiata da Romani. Della serie, «apriamo una trattativa col Pd sul Senato elettivo: se ci concedono qualcosa possiamo lasciar passare la riforma magari evitando di partecipare al voto, se non ci concedono nulla votiamo contro e basta».

 

Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse

Difficile capire quale tela sceglierà di tessere Forza Italia. Ma due certezze ci sono già. La prima è che Berlusconi non ha alcuna voglia di tornare a infilarsi in quello che lui stesso chiama «il tunnel del Patto del Nazareno». La seconda è che l’ex premier non vorrebbe in alcun modo che le crepe nella maggioranza riportassero definitivamente sulla scena il ricorso alle elezioni anticipate.

 

«Non siamo per nulla pronti al voto», continua a ripetere il numero uno forzista. Che però, per evitare di rimanere indietro rispetto a una giostra tornata a girare vorticosamente, sta lavorando in gran segreto a un faccia a faccia con Matteo Salvini. Quando? Qualcuno parla già di domani sera (ma è difficile), altri di martedì mattina (già più probabile), altri ancora della fine della settimana prossima. Sta di fatto che, nelle agende del sancta sanctorum berlusconian-salviniano, l’incontro sarà fissato a breve. Se in Sardegna, ad Arcore, a Milano oppure a Roma, però, è tutto da vedere.

bacio sallusti santanche

 

Alla ricomposizione del centrodestra, una mano la darà il Giornale della famiglia Berlusconi, che ha ultimato il programma della sua festa che andrà in scena in Versilia tra dieci giorni. Ogni sera avrà un protagonista. Giovedì 10 tocca a Salvini, venerdì 11 a Paolo Del Debbio, sabato 12 a Berlusconi mentre per la chiusura — domenica 13 — il direttore del quotidiano Alessandro Sallusti ha invitato Matteo Renzi (che ancora non ha dato risposte, né in un senso né nell’altro).

 

ruspa di salvini a pontida

Per quella data, però, il quadro sarà già più chiaro. Perché il cammino delle riforme (la data chiave è l’8 settembre) sarà più definito. E perché Berlusconi e Salvini si saranno già parlati. A quattr’occhi.