BOCCHINO DI CARTA - DA MESI I GIORNALISTI DEL QUOTIDIANO \"ROMA\" NON VEDONO UN EURO DAL CALUNNIATORE DI DAGOSPIA - TUTTA COLPA SUL BANANA: nel 2009 congelati 2 milioni e mezzo come finanziamento pubblico dal Dipartimento per l’editoria - E PALAZZO CHIGI REPLICA: \"non c’è stato alcun blocco dei contributi ma la semplice e dovuta osservanza delle indicazioni dell’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni\"...

Condividi questo articolo


Francesco Cramer per \"il Giornale\"

ITALOITALO BOCCHINO

A sentire Bocchino, domenica sera a In Onda su La7 più che mai scatenato contro il direttore del Giornale Alessandro Sallusti, il quotidiano partenopeo Il Roma sarebbe nel mirino di palazzo Chigi perché voce antiberlusconiana. Il caso è stato sollevato perché il braccio destro di Fini, come un disco rotto, ha preteso per buona parte della puntata che Sallusti rivelasse l\'ammontare del suo stipendio. «Tanto - ha risposto Sallusti - Ma Bocchino si preoccupi invece dei salari dei giornalisti del Roma, da mesi senza paga».

ITALOITALO BOCCHINO

Già, perché la situazione del giornale vicino ai Bocchino infatti naviga in pessime acque; la cooperativa che lo edita continua a chiudere i bilanci in rosso fuoco; e redattori non vengono pagati. La società dà la colpa al governo: nel 2009 sono stati congelati 2 milioni e mezzo di euro come finanziamento pubblico dal Dipartimento per l\'editoria. In pratica la stessa tesi cavalcata l\'altra sera da Italo la cui moglie, Gabriella Buontempo, figura tra i membri della cooperativa padrona del quotidiano.

ALESSANDROALESSANDRO SALLUSTI

In sostanza, dice Bocchino, per motivazioni politiche Berlusconi chiude i rubinetti a chiunque osi dare voce a chi lo critica. Ma al falco futurista ieri, con una nota ufficiale, ha risposto direttamente palazzo Chigi. «Non c\'è stato alcun blocco dei contributi ma la semplice e dovuta osservanza delle indicazioni dell\'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e della commissione tecnico-consultiva per l\'editoria», si legge nella precisazione.

GabriellaGabriella Buontempo da Novella

Non solo: «Palazzo Chigi precisa che l\'erogazione dei contributi alle imprese editoriali... è disposta sulla base di procedure fissate dalla legge e dai regolamenti di attuazione, che stabiliscono ed indicano tassativamente sia i requisiti che le imprese devono possedere per accedere ai contributi, sia la misura degli stessi, sia le cause ostative, per cui non vi è alcuno spazio di discrezionalità per il Dipartimento per l\'informazione e l\'editoria». Vale a dire: se il contributo non è arrivato è perché non poteva arrivare, non perché il governo non ha voluto.

«Per tutte le testate- si spiega nel comunicato - l\'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni è chiamata ad esprimersi sull\'assenza di circostanze ostative. In relazione all\'anno 2009 l\'Autorità ha inteso - per il Roma come per altre testate- effettuare ulteriori verifiche circa la sussistenza di situazioni di controllo e collegamento con altre impre­se richiedenti contributi ( situa­zioni che per legge sono ostative all\'erogazione delle provvidenze) demandandole al nucleo speciale della Guardia di finanza».

ITALOITALO BOCCHINO E MOGLIE

Questo per quanto riguarda i contributi del 2009. Per l\'anno precedente, invece, «l\'istruttoria concernente \"il Roma\", lunga e tecnicamente complessa ­si legge sempre nella nota del governo - , ha visto altresì la necessità di un parere, richiesto dal Dipartimento all\'Avvocatura dello Stato, che ha consentito di erogare \" allo stato degli atti\" il contributo. Quindi non c\'è stato alcun blocco dei contributi ma la semplice e dovuta osservanza delle indicazioni dell\'Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni».

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...