LA BREXIT A MODO NOSTRO - LA MERKEL AVVISA THERESA MAY: “NESSUN ACCESSO AL MERCATO COMUNE SE NON RISPETTERA’ ANCHE I PRINCIPI DELLA LIBERA CIRCOLAZIONE DI PERSONE, MERCI, CAPITALI E SERVIZI. HO L’IMPRESSIONE CHE ALCUNI IN GRAN BRETAGNA SI FACCIANO ANCORA ILLUSIONI…”

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Alessandro Alviani per “la Stampa”

MAY E MERKEL A BERLINO 5 MAY E MERKEL A BERLINO 5

 

L'immagine del «cherry picking» non basta più. Per mesi Angela Merkel ha messo in guardia Londra, spiegando che i negoziati sulla Brexit non potranno essere condotti secondo il modello del «cherry picking».Tradotto: la Gran Bretagna non potrà sperare di conservare l'accesso al mercato comune, se non rispetterà anche i principi della libera circolazione di persone, merci, capitali e servizi.

 

Ora, la cancelliera cambia tono e sceglie di essere molto più diretta. «Uno Stato terzo, e questo è ciò che sarà la Gran Bretagna, non potrà godere e non godrà degli stessi diritti o addirittura essere posizionato meglio di un membro dell' Unione europea, tutti i 27 Paesi Ue e le istituzioni europee sono d' accordo su questo», ha spiegato ieri al Bundestag tra gli applausi. «Forse penserete che siano delle ovvietà, ma purtroppo devo affermarle chiaramente, perché ho l' impressione che alcuni in Gran Bretagna si facciano ancora illusioni al riguardo, ma sarebbe tempo sprecato», ha aggiunto.

MAY E MERKEL A BERLINO 3 MAY E MERKEL A BERLINO 3

 

Parole che arrivano proprio nel giorno in cui, a Lussemburgo, i ministri del consiglio Affari generali hanno approvato un documento che contiene le linee guida dei negoziati, che porteranno all' uscita di Londra dall' Ue. Il testo, che individua tra le priorità le garanzie per i cittadini europei che vivono in Gran Bretagna (e viceversa), verrà approvato sabato a Bruxelles dai capi di Stato e di governo al vertice sulla Brexit.

 

MAY MERKEL THATCHER MAY MERKEL THATCHER

I membri dell'Unione si sono dimostrati «completamente uniti» sull' approvazione delle linee guida, ha spiegato il negoziatore Ue per la Brexit, Michel Barnier. Parole che non sono andate giù alla premier britannica Theresa May, che ha accusato i 27 di aver formato un fronte unito contro Londra. Uno dei punti più controversi sul tavolo dei negoziati sarà quello della tabella di marcia: la Gran Bretagna vorrebbe condurre le trattative sull' addio parallelamente a quelle finalizzate a definire i cardini della futura partnership con la Ue, mentre i 27 sono contrari.

 

Su questo punto ieri Merkel è stata inequivocabile: «potremo chiudere un accordo sui futuri rapporti con la Gran Bretagna solo nel momento in cui tutte le questioni sulla sua uscita saranno state chiarite in modo soddisfacente». E per evitare nuove illusioni a Londra, la cancelliera è stata ancora più chiara: la questione degli impegni finanziari della Gran Bretagna dovrà essere discussa «sin dall' inizio».

MAY E MERKEL A BERLINO MAY E MERKEL A BERLINO

 

E intanto, per la prima volta, un sondaggio, uscito sul Times, mostra un ripensamento tra i britannici: il 45% la giudicherebbe oggi un errore, contro il 43% che resta convinto sia la strada giusta. 

 

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