BRUSH HOUR! LEGGI OGGI LE NOTIZIE DI DOMANI - PITTIBIMBO SI ABBASSA A SCRIVERE AI SENATORI E CHIEDE DI NON PERDERE “UN’OCCASIONE STORICA” – MA SOPRATTUTTO APRE SU PREFERENZE E SOGLIE DI SBARRAMENTO NELLA LEGGE ELETTORALE

Renzi sente aria di pantano al Senato e parte in contropiede sull’Italicum per guadagnarsi i voti dei partiti minori. Una mossa coraggiosa, ma che rischia di far incavolare Forza Italia, alla vigilia del nuovo incontro Renzie-Berlusconi. La partita doppia di Grillo e le sacre vacanze dei piddini…

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Francesco Bonazzi per Dagospia

 

berlusconi renzi berlusconi renzi

La paura di non farcela consiglia a Renzie due mosse non proprio in linea con il suo pedigree da rottamatore: una lettera-appello ai senatori della maggioranza e un’apertura ai partitini sulla nuova legge elettorale tanto inedita quanto improvvisa. A testimonianza ulteriore che la partita delle riforme, tra Senato e Italicum, è una sola cosa. Come il patto del Nazareno.

 

Mentre si apre una settimana decisiva per la riforma del Senato, con voti previsti fino a mezzanotte, Pittibimbo fiuta l’aria stagnante e prova a scuotere i senatori con una lettera piena di “gratitudine”, nella quale li responsabilizza così: da voi dipende il futuro dell’Italia, perché il Paese ha bisogno delle riforme anche agli occhi dell’Europa. In più, sarebbe “triste e umiliante un ostruzionismo con emendamenti burla”. Renzie torna però a dividere il campo tra buoni e cattivi, ovvero tra chi “vuole bloccare tutto” e chi invece “vuole cambiare, iniziando da se stesso”.  

renzi e berlusconi italicum renzi e berlusconi italicum

 

Il dato politico più importante della lettera, però, è quello che riguarda la legge elettorale. Renzie apre infatti ufficialmente uno spiraglio su soglie di sbarramento e preferenze da inserire nell’Italicum, con una mossa che non passa inosservata presso partiti come l’Ncd di Alfano e quel che resta di Sel. Un’apertura coraggiosa, ma rischiosa. Specie alla vigilia del quarto incontro faccia a faccia Renzie-Berlusconi, che si terrà tra domani e mercoledì.

 

Forza Italia non è favorevole ad altre concessioni sulla legge elettorale, anche alla luce dei suoi progetti di egemonia nel polo di centrodestra. E dal Nazareno si sono già affrettati a spiegare che qualsiasi cambiamento dell’Italicum passerà comunque per un nuovo accordo con l’ex Cavaliere. Però è un fatto che per far passare la riforma del Senato serve un consenso più ampio sulla riforma elettorale.

 

pietro grasso senato pietro grasso senato

Lo sa anche il Movimento Cinque Stelle, che da un lato protesta e dall’altro tratta indefesso. Oggi Beppe Grillo ha incontrato i suoi gruppi parlamentari e ha annunciato che “fino all’8 agosto c’è in gioco la democrazia” e quindi le sue truppe di eletti “combineranno cose incredibili” e ci sarà “guerriglia democratica”. Dal blog, anche un attacco durissimo a Napolitano, “colpevole” di lasciar fare importanti riforme costituzionali ad agosto e definito “pericoloso” e “peggior presidente della Repubblica che ci sia mai stato”.

 

Però il Movimento non ha ancora chiuso la porta sulla riforma della legge elettorale e sta aspettando di trovare un punto di contatto con il Pd per rientrare in gioco.

DAL BLOG DI BEPPE GRILLO - NAPOLITANO CON LA BANDIERINA DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE DAL BLOG DI BEPPE GRILLO - NAPOLITANO CON LA BANDIERINA DEL MOVIMENTO CINQUE STELLE

In ogni caso, almeno da parte del governo, c’è la volontà di smorzare i toni e abbassare la tensione.

 

La Boschi s’è fatta due calcoli e ha spiegato al premier che secondo lei il presidente Grasso non concederà più del 10% di voti segreti. Che con lo spacchettamento degli emendamenti significa andare a rischiare, realmente, su pochissimi voti. L’ipotesi che trova maggiori consensi resta quella di chiudere comunque entro venerdì 8 agosto. Anche perché i senatori del Pd erano già stati autorizzati a prenotare le vacanze.

MARIA ELENA BOSCHI MARIA ELENA BOSCHI

 

 

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