Francesco Bonazzi per Dagospia
Matteo Renzi
Contestato da disoccupati e lavoratori a Palermo, bocciato sonoramente da Ocse e Standard&Pooor’s. Non è stato un bel primo giorno di scuola per Pittibimbo, nonostante tutti gli sforzi propagandistici della vigilia.
Domani mattina Matteo Renzi andrà alla Camera per riferire sulla situazione economica e lo farà con un quadro reso ulteriormente a tinte fosche dalle ultime stime rese note in giornata dall’Ocse. L’organizzazione dei paesi industrializzati prevede che nel 2014 l’Italia chiuderà in recessione con il Pil in calo dello 0,4% contro la sostanziale stagnazione che si aspetta invece il governo. Ancora più grave il fatto che per il 2015 è prevista una (non) crescita dello 0,1%, contro il +0,8% del governo.
STANDARD AND POOR'S
Da segnalare che per l’Ocse l’Italia sarà l’unica grande economia dell’area a mostrare per il 2014 un andamento negativo. Non solo, ma a questo punto, ed è qui la cattiva notizia del giorno, sembra parecchio difficile anche garantire quel rispetto del 3% nel rapporto deficit-Pil che Renzi va sbandierando da giorni come linea del Piave.
Un secondo sganassone al governo arriva da Standard&Poor’s, che oltre a tagliare le stime sul nostro Pil, scrive che le misure annunciate da Renzi “a tutt’oggi non hanno avuto alcun effetto sui modelli di spesa”. E l’agenzia di rating Usa prevede che l’impatto dei famosi 80 euro sarà di un misero decimale contro lo 0,3% inizialmente previsto.
renzi contestato a palermo
Renzie ha accolto questo micidiale uno-due mentre era a Palermo per inaugurare l’anno scolastico in una scuola intitolata a don Pino Puglisi, ammazzato dalla mafia ventun anni fa. E’ stato contestato da un centinaio di persone, tra disoccupati dell’edilizia, lavoratori di call center a rischio di licenziamento e insegnanti precari. A questi ultimi ha ripetuto il proprio impegno all’assunzione di tutti i 149mila precari entro un anno. Un impegno che vale molti soldi, ma anche molti voti.
renzi contestato a palermo
Sul fronte del Palazzo romano, in serata il Parlamento proverà a votare cinque componenti del Csm e due giudici della Corte costituzionale con l’incognita del quorum. Ma il dato politico di giornata è che Silvio Berlusconi si è arreso ufficialmente alla fronda interna: oggi tutti i deputati di Forza Italia hanno ricevuto un sms che dà indicazione di votare Donato Bruno per la Consulta, ovvero proprio il candidato emerso la scorsa settimana contro la prima indicazione ufficiale di votare Antonio Catricalà. Nei prossimi giorni l’ex Cavaliere dovrebbe riunire i gruppi per mettere un freno alla balcanizzazione interna.
renzi contestato a palermo
Silvio Berlusconi
