Francesco Bonazzi per Dagospia
renzi in vietnam con il presidente truong tan sang
Dice Renzie che “è finito il tempo in cui qualcuno sa che in quel posto si vince di sicuro”. E non c’era posto migliore del Vietnam per consegnare alla posterità tutta una simile sentenza. C’è che ieri s’è votato (poco) e hanno vinto tutti.
Il premier sostiene che il Pd ha messo a segno “un risultato straordinario”. E in effetti ha vinto a Pavia, Sassuolo e perfino a Ventimiglia, dove la ‘ndrangheta non c’è più.
renzi in vietnam con il premier nguyen tan dung
Esulta anche Grillomao, che si paragona con gioia a un “virus inarrestabile” per aver vinto a Livorno e Civitavecchia. Felici anche i leghisti di Salvino Salvini, vittoriosi a Padova, e pronti a rifondare il centrodestra, a patto che spariscono tutte le vecchie sigle e non si facciano “minestre” già mangiate.
Non sono da meno gli alfaniani, che ritengono premiante stare al governo (un po’ s’era già capito), e sono allegri anche in Forza Italia, dove la vittoria a Perugia inebria Arcore. La notizia del giorno, però, per gli azzurri arriva da Milanello: Pippo Inzaghi è il nuovo allenatore del Milan. Se farà bene, e se si taglia i capelli, sarà un ottimo anti-Renzie. Specie dopo che Cattaneo il giovane s’è inabissato a Pavia come una chiatta nella nebbia.
renzi in vietnam con il presidente truong tan sang 
james hogan 
Paolo Romani Renato Brunetta Matteo Salvini Giovanni Toti foto Lapresse
Meno gioiosi saranno invece in Alitalia, un altro dei grandi capolavori della politica nostrana di tutti i tempi. L’ad Del Torchio, un nome un presagio, annuncia che ci sono 2.200 lavoratori da far sparire, però assicura che con i petrodollari di Etihad ci saranno più investimenti per tutti. I partiti, questa volta, seguono con nobile distacco.
