LA CARICA DEI 1500 - AL MOVIMENTO CINQUE STELLE SERVONO ALMENO 1500 VOLTI NUOVI IN CASO DI VITTORIA ALLE PROSSIME POLITICHE - GRILLO E DAVIDE CASALEGGIO FANNO SCOUNTING NEGLI ATENEI E TRA MANAGER, AVVOCATI, DOCENTI UNIVERSITARI E PROFESSIONISTI

Condividi questo articolo


Emanuele Buzzi per “il Corriere della Sera”

 

beppe grillo davide casaleggio beppe grillo davide casaleggio

La carica dei millecinquecento (o forse, secondo alcuni, dei duemila): i Cinque Stelle che mirano al governo non vogliono farsi trovare impreparati e sono immersi da settimane nei numeri. Oltre al programma, infatti, uno degli obiettivi dei tavoli di lavoro dei parlamentari organizzati da Beppe Grillo e Davide Casaleggio è un'analisi profonda, sistematica delle personalità, delle professionalità che serviranno al Movimento in caso di vittoria alle prossime Politiche. Insomma, quante e quali figure serviranno tra ministeri, società statali controllate o partecipate, uffici stampa, assistenti parlamentari se i Cinque Stelle dovessero andare al governo.

DI MAIO DI BATTISTA DI MAIO DI BATTISTA

 

La squadra la facciamo: abbiamo già fatto lo screening sull'organigramma dei ministeri. Abbiamo 509 nomi su cui possiamo contare, aveva detto un pentastellato lo scorso dicembre prima di iniziare lo studio preliminare. Studio che pare stia dando cifre degne di un piccolo esercito (da individuare). I tavoli sono suddivisi a seconda dei diversi dicasteri. E i conti - al momento ancora provvisori - lasciano intravedere un (eventuale) lavoro titanico all'orizzonte. Si parla di circa duecento persone per struttura (almeno per ministeri e società principali).

 

RAGGI DI MAIO DI BATTISTA RAGGI DI MAIO DI BATTISTA

La somma complessiva, sottraendo il personale contrattualizzato, è stimata al momento - da fonti interne ai Cinque Stelle - intorno, appunto, alle millecinquecento- duemila persone (da aggiungere ai trecento-quattrocento parlamentari). L' andamento dello screening sarà molto probabilmente uno degli argomenti di confronto con Davide Casaleggio nella trasferta romana in calendario per la prossima settimana.

 

L' imprenditore vorrebbe iniziare quanto prima (specie in caso di accelerazione sulla data del voto) una seconda fase, una definizione dei ruoli e di eventuali ristrutturazioni degli organici, per poi partire come una sorta di scouting pentastellato. I numeri richiesti, infatti, fanno presagire due cose.

 

ROSA CAPUOZZO - ROBERTO FICO ROSA CAPUOZZO - ROBERTO FICO

La prima è che anche chi tra gli attuali parlamentari non dovesse ricandidarsi alle prossime elezioni potrebbe trovare spazio, grazie all'esperienza maturata in questi anni, tra le figure di supporto. La seconda è che il Movimento volente o nolente dovrà aprirsi, cercare sponda tra diverse professionalità: manager, avvocati, docenti universitari, professionisti.

 

Per noi si tratta di una sfida importante - dice un pentastellato - per farci conoscere meglio, dimostrare che davvero puntiamo sul merito e sulle competenze per rilanciare il Paese, al di là del colore politico. Che qualcosa di importante si stia muovendo all' interno dei Cinque Stelle è testimoniato anche dal fatto che lo stesso Grillo avrebbe sondato personalità di altissimo profilo per chiedere la disponibilità a diventare ministri di un governo Cinque Stelle, personalità - assicurano - sicuramente apprezzate dalla Rete.

Roberto Fico alla Camera jpeg Roberto Fico alla Camera jpeg

I nomi sono per ora sotto massimo riserbo, anche per evitare una esposizione mediatica giudicata più che prematura.

 

L'idea di una apertura e di una visione meno rivoluzionaria del Movimento fa storcere il naso, però, ad alcuni puristi Cinque Stelle. Che le acque non siano del tutto calme lo testimonia anche l' ennesimo diverbio nelle chat parlamentari. Stavolta lo scontro è tra i critici, ultraortodossi (in particolare tre senatrici) e i big dell' ala radicale, accusati di tenere comportamenti ambigui.

 

Con la fine delle ferie natalizie, la prima occasione di confronto cadrà a breve: per martedì è convocata la riunione congiunta di deputati e senatori. Non è escluso che all' assise possa prendere parte lo stesso Casaleggio (che per il momento non ha ancora in agenda un incontro con Virginia Raggi). Un modo per lo stratega di testare con mano l' effetto del suo intervento dopo le telefonate all' ala ortodossa. Intanto i Cinque Stelle continuano in parallelo a lavorare anche al programma e sul blog rilanciano l' idea del reddito di cittadinanza: la lunga volata per la campagna elettorale è già partita.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…