IL CATER-PILLER DELLA FAZ – DA QUANDO HERR MONTI È STATO SBOLOGNATO, IL CORRISPONDENTE IN ITALIA (DA 20 ANNI) DELLA “FRANKFURTER ALLGEMEINE ZEITUNG” NON SI È PIÙ RIPRESO – ESSÌ, A ‘ZIO TOBIAS’ PILLER NON ANDAVA BENE PRODI, FIGURARSI IL CAV., LASCIAMO PERDERE GRILLO O BERSANI - “L’ITALIA NON È AFFIDABILE”, STESSO MANTRA DI MOLTA STAMPA STRANIERA PERENNEMENTE INDISPOSTA, PERENNEMENTE AUTOREVOLE, PERENNEMENTE INSODDISFATTA…


Stefano Di Michele per "Il Foglio"

TOBIAS PILLER

Ti giri un attimo, e quando torni a fissare lo schermo eccolo là. Quando il dibattito vola alto, i parametri s'innalzano e il continentale travasa nel provinciale, ecco che arriva. Arriva sempre Tobias. Più tedesco di Germania del "professor Kranz", con occhiali che pure in Baviera dovrebbero aver smesso dai giorni di Adenauer (pare preso, hanno scritto, dal film "I Tenenbaum" di Wes Anderson), ha lo sguardo compassionevole ("un minimo di umana pietà", fu segnalato) e il giudizio inflessibile, da giusto ma fermo alleato.

MARIO MONTI LEGGE RESTART ITALIA

Sono più di vent'anni che Tobias Piller è in Italia come corrispondente della Frankfurter Allgemeine Zeitung (e anzi sempre andrebbe premesso: dell'autorevole), e sono vent'anni che, più o meno, non riusciamo a dargli una soddisfazione (forse sul caffè, ha temerariamente ammesso). Con teutonica perseveranza e con sagacia da ispettore Derrick, gli basta un'occhiata, uno sbatter di ciglia, un lungo sospiro - tra un cordiale "qvel" e un affettuoso "ciocare" - per cominciare a infilzare i nostri mille difetti, perché sempre, si sa e si ribatte, ai teutonici poche soddisfazioni abbiamo dato.

Sarà in nome del Fmi, sarà in considerazione della Bce, sarà per l'intero conglomerato dell'Ue - ma a un certo punto, paziente eppur severa, parte la rampogna. Ci comportiamo male, spendiamo male, votiamo male - come da stampa straniera perennemente indisposta, perennemente autorevole, perennemente insoddisfatta. Mai mezza consolazione, mai un punto di risalita. Ci vuole bene, Tobias, si vede che ben volentieri dividerebbe crauti e birra, ma lo stesso gli facciamo in continuazione cadere le braccia e gli occhiali dal naso e scomporre il biondo crine.

ROMANO PRODI

Anche con le ultime elezioni, naturalmente - che tanto dottamente vivisezionava in televisione sotto lo sguardo di Bianca Berlinguer (una che, per inciso, il piglio teutonico di suo non se lo fa comandare dalla Renania-Vestfalia). Siccome Tobias molto sa, l'aria da troppo saputello si trascina dietro - studi a Regensburg e London School of Economics, capace di impressionare pure Brunetta -: all'inizio impressiona, con attenzione ascolti per cinque minuti, a dieci già pensi ad altro.

SILVIO BERLUSCONI

E' da quando è arrivato nella penisola, che Tobias si presenta con cordiale sorriso e presidiale ferma disapprovazione: aveva trent'anni e già era panzer-journalist, così che il Corriere lo definiva "cater Piller della Frankfurter", lo segnalava "cattivissimo nei confronti dell'Italia", pur dotato, si capisce, di "teutonica costanza". Non gli andava bene Prodi, non gli andava bene il Cav. (figurarsi!), non gli va bene Grillo, ci sarebbe stato di sicuro da dire su Bersani. "L'Italia non è affidabile", già scriveva quando c'era il governo dell'Ulivo. Mai lo è diventata. Troppo deboli, troppo furbi, troppo spendaccioni, noialtri.

beppe grillo incazzoso

"L'Italia si avvicina all'abisso". Siamo troppo portati a prendere per il culo - ‘o paese d'o sole e di dissennati spendaccioni. S'interrogò su cosa sarebbe successo dopo aver dato mille euro a un italiano. Il dissennato "si compra un iPhone Apple prodotto in Cina, un televisore Samsung dalla Corea, paga la prima rata per un'auto tedesca o coreana o forse spende tutto per una breve vacanza a Sharm el Sheikh", fece i conti e tirò la somma. Facile intuire come a Berlino frau Angela avesse motivo di turbamento (rata per auto tedesca a parte).

BERSANI VERSIONE GARGAMELLA

Perfetto prototipo del giornalista estero che vede l'Italia un po' europea e un po' caraibica - come nei titoloni dei giornali stranieri - e che sempre, santificando, davanti a tanto bivaccare sciamannato un "avvertimento" di Standard & Poor's o del continente tutto è pronto ad annotare. "Kvesto non giova al gofferno Monti...": e almeno "kvesta", di preoccupazione, Herr Monti non ha più.