CHI HA PAURA DEL FEROCE SARACINO? - SALVINI VUOLE BUTTAFUOCO GOVERNATORE DELLA SICILIA, MA GIORGIA MELONI SI METTE DI TRAVERSO: "NON SI PUÒ: È ISLAMICO. SAREBBE LA RESA A CHI RIMPIANGE LA SICILIA DOMINATA DAGLI ARABI"


Antonio Rapisarda per "Il Tempo"

 

matteo salvini giorgia meloni

Tra «Giorgia» e «Matteo» si è messo di mezzo il caso del «saracino». «Matteo Salvini vorrebbe Pietrangelo Buttafuoco governatore della Sicilia. Non so se si tratti di una proposta reale, ma ho una cosa da dire sul tema. Buttafuoco è senza dubbio un validissimo intellettuale e una icona della destra, lo considero un mio amico, ma in estrema sincerità non credo sia una buona idea candidare alla guida della Sicilia una personalità che ha deciso di convertirsi all'Islam».

 

matteo salvini giorgia meloni

Così Giorgia Meloni sul suo profilo Facebook ha commentato duramente la proposta avanzata dalla convention siciliana di Noi con Salvini di candidare, contro Rosario Crocetta, lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco. «Ognuno è libero di professare la religione che vuole - si legge ancora nel post - ma credo che in questi anni l’Italia e l’Europa debbano rivendicare le proprie origini greche, romane e cristiane davanti a chi vorrebbe spazzarle via».

 

Arriva poi la stoccata finale: «Non vorremmo dare un segnale di resa ai fanatici che rimpiangono il passato dominio arabo e musulmano sulla Sicilia. Se la Lega Nord e Matteo Salvini vorranno avere il primato di candidare un convertito all’Islam, per quanto ottimo scrittore e intellettuale, a governatore della Sicilia, Fratelli d’Italia non potrà essere della partita».

 

pietrangelo buttafuoco e lando buzzanca

Diventa un caso politico quindi, condito dal corollario dello «scontro di civiltà», l’offerta arrivata dal segretario dei salviniani del Sud, Angelo Attaguile, allo scrittore siciliano (che ha già in passato declinato l’eventualità di candidarsi come governatore) che all’Islam - alla sua storia e ai rapporti geopolitici - ha dedicato pamphlet di contro-informazione rispetto alla vulgata occidentalista: l’ultimo è proprio Il feroce saracino , un saggio dove lo scrittore si è occupato sia dell’Isis e della sua natura sovversiva rispetto ai dettami dell’Islam stesso e sia del sostrato con cui la cultura islamica ha pervaso la storia della Sicilia e parte del costume della cultura italiana.

 

Letteralmente invasa sull’argomento la bacheca del leader di Fratelli d’Italia, dove gli utenti si sono scatenati nei commenti: divisi tra sostenitori («Ottima analisi! Sono d’accordo da siciliano», «Parole Sante») e critici («Cara Giorgia, allora continueremo a farci governare da certi cristiani cattolici come Crocetta?», «Hai sprecato un’occasione per tacere»).

PIETRANGELO BUTTAFUOCO - IL FEROCE SARACINO

 

Raggiunto al telefono dal Tempo Angelo Attaguile ha replicato così allo stop di Meloni: «Quella di Buttafuoco è stata una mia proposta convinta, molto applaudita e condivisa dalle centinaia di siciliani presenti - ha risposto - e il fatto che lo scrittore sia di religione musulmana per noi non è assolutamente un problema, men che meno significa ciò che ha ventilato Meloni. Siamo aperti alle confessioni: ciò che combattiamo è la violenza del fanatismo e la clandestinità per motivi di ordine pubblico».

 

Il segretario di Noi con Salvini, insomma, non ha nascosto un certo stupore per la nota espressa da Fratelli d’Italia. «Mi meraviglio poi che un leader politico come lei possa esprimersi in questo modo su un uomo della storia, del profilo e della statura intellettuale di Buttafuoco. Forse la Meloni si è fatta prendere da un momento di "abbandono" perché non si considera della partita».

pietrangelo buttafuoco

 

La stoccata di Meloni, infine, è arrivata proprio nei giorni in cui Matteo Salvini è tornato a polemizzare pesantemente con la Chiesa: se è risaputo lo scontro del leader della Lega con le politiche immigrazioniste sostenute dal Vaticano, l’ultima uscita è stata sul pagamento dell’Imu da parte degli istituti religiosi. Sarà che, rispetto a qualche mese fa, l’asse tra Salvini e Meloni sembra essersi un po’ inclinato; sarà, forse, la voglia di contendere a Salvini uno spazio che a destra continua a fare gola: quello tracciato da Oriana Fallaci».

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