CHI SALVERA’ SALVINI DA ZAIA E GIORGETTI? – IL GOVERNATORE DEL VENETO E IL SOTTOSEGRETARIO NON NE POSSONO PIU’ DEI 5STELLE E VANNO IN PRESSING SUL “CAPITONE” PER CHIEDERE IL VOTO ANTICIPATO  - IL LEADER DELLA LEGA NON NE È CONVINTO, E POI GODE NEL VEDERE DI MAIO PRONTO A DIRE SÌ A QUALSIASI DISPOSIZIONE DEL CARROCCIO. MA C'È ANCHE LA PREOCCUPAZIONE PER LA MANOVRA E IL BILANCIO 2020….

-

Condividi questo articolo


Da www.liberoquotidiano.it

 

salvini salvini

Aumenta l'insofferenza all'interno della Lega verso i Cinque stelle. Soprattutto Luca Zaia e Giancarlo Giorgetti sono sempre più intolleranti nei confronti degli alleati di governo. Si sa che Matteo Salvini non è dell'idea di tornare al voto nonostante il successo raggiunto alle ultime elezioni europee che hanno di fatto ribaltato i rapporti di forza tra Carroccio e M5s ma ora le pressioni all'interno della Lega potrebbero spingerlo verso la crisi di governo.

 

Di voto anticipato ormai si parla dal 27 marzo e la data di possibile chiamata alle urne viene spostata, da settembre (di solito con precisa indicazione al 29), all'inverno, poi alla primavera prossima, con finale assimilazione a regionali e amministrative. Ma l'unico che può decidere in questo momento - a parte il presidente della Repubblica, l'unico titolato a sciogliere le Camere - è Salvini.

 

giancarlo giorgetti 1 giancarlo giorgetti 1

Il leader della Lega non ne è convinto, riporta ItaliaOggi, perché teme che scivolare oltre l'estate possa provocare una perdita di voti (anche se al momento i sondaggi lo danno ancora in crescita) e poi gode nel vedere Luigi Di Maio completamente al suo servizio, pronto a dire sì a qualsiasi disposizione della Lega. Ma c'è anche la preoccupazione per la manovra e il bilancio 2020.

giancarlo giorgetti 3 giancarlo giorgetti 3 giancarlo giorgetti 2 giancarlo giorgetti 2 zaia zaia

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…