1. CIAO IOR! BERGOGLIO VUOLE INDIRE UNA GARA INTERNAZIONALE PER AFFIDARE I SERVIZI FINANZIARI E MONETARI A UN ISTITUTO ESTERNO, ONESTO E TRASPARENTE (ESISTE?) 2. INVECE DI ASPETTARE IL LAVORO DEI CONSULENTI DI MONEYVAL (ANCHE IL SECONDO RAPPORTO CONTIENE LUCI E OMBRE), DEL “SEGUGIO” BRUELHART, DELLA COMMISSIONE DA LUI CREATA, FRANCESCO ACCELERA I TEMPI E ABBATTE A CANNONATE IL TORRIONE NICCOLÒ V 3. ANCHE PERCHÉ, SECONDO IL CONSIGLIO D’EUROPA, CI SONO STATI DEI PASSI AVANTI CONTRO IL RICICLAGGIO E L’EVASIONE, MA NON SUFFICIENTI PER ENTRARE NELLA “WHITE LIST” 4. PS: INDOVINATE CHI HA CHIAMATO LA GUARDIA DI FINANZA PER FARLA APPOSTARE ALLE FRONTIERE VATICANE A CONTROLLARE IL TRAFFICO DI CONTANTI? MA CERTO, IL PAPA!

Condividi questo articolo


1. CIAO IOR! BERGOGLIO VUOLE UNA GARA INTERNAZIONALE PER AFFIDARE I SERVIZI FINANZIARI E MONETARI A UN ISTITUTO ESTERNO, "ONESTO E TRASPARENTE"
DAGOREPORT

Non basta il lavoro dei consulenti di Moneyval, del "segugio" Bruelhart, della commissione speciale, o la pubblicazione - per la prima volta - dei bilanci. Lo Ior, la mitologica e misteriosa banca vaticana, rischia davvero di sparire.

VATICANO MONEYVALVATICANO MONEYVAL

Appena eletto papa, Bergoglio aveva chiesto ai suoi collaboratori, senza malizia, a cosa servisse avere una banca "interna", visto che i servizi finanziari e bancari di un piccolo Stato come il Vaticano potevano essere affidati a istituti più trasparenti.

E durante il volo di ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù in Brasile, il Papa aveva fatto capire che il futuro dell'istituto era assai incerto: "Alcuni dicono che, forse, è meglio che sia una banca, altri che sia un fondo di aiuto, altri dicono di chiuderlo. Mah! (...) Le caratteristiche dello Ior - sia banca, sia fondo di aiuto, sia qualsiasi cosa sia - devono essere trasparenza e onestà".

Ecco, forse stufo di aspettare l'operazione di pulizia e chiusura dei conti, e la fine delle operazioni di riciclaggio ed evasione fiscale che hanno contraddistinto lo Ior in questi ultimi decenni, Bergoglio ha deciso di indire una gara internazionale per affidare la gestione delle finanze vaticane a una banca esterna, che rispetti criteri di onestà da lui più volte evocati, e difficili da innestare in un istituto compromesso come quello che ha sede nel Torrione Niccolò V.

PS: Indovinate chi ha chiamato la Guardia di Finanza italiana e le ha chiesto di appostarsi davanti alle frontiere vaticane per fare controlli sul traffico di contanti? Ma certo, Papa Francesco!

LOGO MONEYVALLOGO MONEYVAL


2. IOR, L'EUROPA AVVERTE: ORA NUOVI CONTROLLI
Franca Giansoldati per "Il Messaggero"

RENE BRUELHARTRENE BRUELHART

LA RELAZIONE
Stavolta non c'è stato nessun nuovo rating, solo una lista di azioni caldamente "raccomandate". L'annus horribilis per le finanze vaticane e per lo Ior termina con la seconda relazione di Moneyval. Ancora una volta a luci e ombre. Il comitato del Consiglio d'Europa sul contrasto al riciclaggio di capitali e al terrorismo finanziario, dopo una serie di ispezioni avvenute tra ottobre e novembre, ha pubblicato una corposa analisi mettendo in luce il cammino che ha fatto finora il Vaticano sulla via della trasparenza.

PAPA FRANCESCO PERSONA DELL ANNO PER TIMEPAPA FRANCESCO PERSONA DELL ANNO PER TIME

L'obiettivo resta la white list ma il cammino da fare pare ancora lungo. Se da una parte Strasburgo ha apprezzato gli sforzi fatti finora sul fronte normativo con l'introduzione del Motu Proprio di agosto e il decreto successivo di rafforzamento dell'Aif, l'authority di controllo introdotta da Benedetto XVI, depotenziata dal cardinale Bertone e poi ripristinata nelle sue funzioni da Papa Francesco, dall'altra è stato messo in luce l'assenza di adeguati controlli sistematici interni.

LE ISPEZIONI
«E' piuttosto sorprendente» che l'Aif non abbia ancora potuto compiere normali ispezioni allo Ior e all'Apsa, le due casseforti del Vaticano. Una prerogativa che finora gli è stata interdetta. Entro la fine del 2014 però la funzione di supervisore (ritenuta essenziale per l'equilibrio del sistema finanziario) dovrà essere ripristinata. Al momento il Vaticano si è affidato ad una società esterna, l'americana Promontory (pagata per questo cifre astronomiche) che sta verificando e analizzando i conti correnti dello Ior. Moneyval raccomanda di quanto sia importante che le prossime ispezioni interne «includano test a campione di conti di clienti per testarne il rischio».

LE CONCLUSIONI
La relazione di Moneyval si conclude senza dare alcun nuovo "rating" al Vaticano, ma una lunga lista di "azioni raccomandate". La promozione è per nove raccomandazioni "core" e "key" su 16. Tra queste c'è il consolidamento non solo dell'Aif ma anche della Gendarmeria. Inoltre si auspica che le sanzioni vengano comminate anche «a direttori e senior manager delle istituzioni finanziarie e la pubblicazione delle stesse sanzioni».

INCONTRO PUTIN E BERGOGLIOINCONTRO PUTIN E BERGOGLIO

Le «autorità di supervisione» in pratica dovrebbero avere il «diritto legale di entrare nei locali dell'istituzione sotto supervisione, il diritto di domandare i libri contabili e i conti e altre informazioni e il diritto di fare e tenere copia dei documenti», oltre alla necessità di maggior personale qualificato.

I COMMISSARI
Capitolo dirigenti. I direttori e il senior management dello Ior e dell'Apsa devono essere specificamente valutati ed autorizzati sulla base di criteri di "competenza ed onorabilità" (fit and proper), compresi quelli "dell'esperienza e dell'integrità".

LELEZIONE DI PAPA BERGOGLIOLELEZIONE DI PAPA BERGOGLIO

La storia dei rapporti di Moneyval è iniziata nel novembre 2011 a seguito della prima indagine da parte di 11 commissari arrivati in Vaticano da Strasburgo, i quali si congratularono con il Papa per il cammino intrapreso, annunciando che il prossimo report sarebbe stato fatto a luglio 2012 per misurare gli ulteriori passi avanti sulla via della trasparenza. Peccato che tra il dicembre 2011 e il gennaio 2012 in Segreteria di Stato vennero ritoccati gli articolo più importanti della legge che riguardava il ruolo dell'Aif, ridimensionando l'authority drasticamente.

VESPA BERTONEVESPA BERTONE promontory financial grouppromontory financial group

I traguardi che l'organismo di Strasburgo oggi ha rilevato in pratica sono gli stessi che erano stati evidenziati nel 2011, prima che fosse ribaltata la legge interna, quella originale. Insomma, un passo avanti, due indietro, un passo avanti. La trasparenza forse non tutti l'hanno cercata allo stesso modo. E Papa Francesco lo sa bene.

 

IORIOR

 

IOR istituto per le opere di religioneIOR istituto per le opere di religione

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…