LA CINA E' VI-CINA, ANCHE TROPPO - ACCORDO DA 2 MILIARDI (DOVE FINIRANNO?) CHE PERMETTERA' A STATE GRID CORPORATION OF CHINA DI ENTRARE IN CDP RETI, E CIOE' NELLA SOCIETA' QUOTATE SNAM E TERNA


Luca Fornovo per “La Stampa

DRAGONE CINESE

 

Un accordo nell’energia da circa due miliardi di euro è il principale frutto che il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, può portare a casa dopo la missione in Cina. La Cassa depositi e prestiti (Cdp) sta trattando ufficialmente per vendere alla State Grid Corporation of China (Sgcc), prima utility pubblica al mondo, il 35% della Cdp Reti, la holding che controlla Snam e a breve anche Terna, con quote di circa il 30%.
 

Padoan ha parlato di un’operazione che per il suo valore (circa 2 miliardi) rappresenta il maggior singolo investimento cinese in Italia di sempre, superando nettamente i circa 1,3 miliardi investiti dalla People’s Bank of China, la banca centrale cinese, in Eni lo scorso marzo. Ad accompagnare il ministro in Cina c’erano anche i vertici di Cdp, l’ad Giovanni Gorno Tempini e Franco Bassanini. L’intesa Cdp Reti-Sgcc, secondo Bassanini, è stata definita in tutti i principali dettagli e verrà firmata a Roma entro la fine di luglio.
 

cassa depositi prestiti

La Sgcc, è uno dei giganti della «nuova economia» cinese, creata nel 2002 (con un capitale di circa 24 miliardi di euro) per gestire la distribuzione dell’energia e investire nel settore all’estero. Con Cdp Reti, il big cinese che è stato seguito dal consulente Morgan Stanley, si assicura quote indirette in Snam e Terna che tradizionalmente hanno offerto generosi dividendi ai suoi azionisti e poi allarga la sua presenza in Europa.
 

Dal canto suo Cdp, assistita nell’operazione dall’advisor Lazard, riesce a cedere una quota rilevante senza mettere in discussione la governance di Cdp Reti, quindi delle reti nazionali per gas ed energia elettrica. Tant’è che ieri l’ad di Terna, Matteo Del Fante, presentando i conti del primo semestre chiusi con utili in crescita del 4,1% a 274,5 milioni, ha rassicurato gli analisti spiegando che l’ingresso dei soci cinesi in Cdp Reti non cambierà la strategia di Terna.

SNAM

 

Resta da vedere se i 2 miliardi saranno destinati ad attività della Cdp a sostegno dell’ economia nazionale (28 i miliardi mobilitati dal gruppo pubblico nel 2013) o andranno attraverso un dividendo straordinario al Tesoro, azionista all’80%, che punta con qualche difficoltà a ridurre il debito tramite dismissioni.
 

La Cdp ha poi siglato un memorandum d’intesa con la China Development Bank per la promozione degli investimenti cinesi in Italia, che a partire dal 2000 sono in continua crescita. Bassanini ha riferito che dirigenti del fondo d’ investimento cinese, la China Investment Corporation (Cic), lo hanno invitato ad aprire a Pechino un ufficio permanente della Cdp. Il presidente della Cdp ha anche accennato alla possibilità di investimenti comuni italiani e cinesi in Paesi terzi.
 

TERNA

Mentre il ministro Padoan ha affermato che l’ Italia parteciperà al processo «positivo» di internazionalizzazione della valuta cinese, lo yuan, «in una cornice europea», dato che è parte di un’ unione monetaria.

People s Bank of China dc fa d ed