PER COLPA DI KIEV? SCONTRI DAVANTI AL PARLAMENTO UCRAINO TRA FORZE DELL'ORDINE E NAZIONALISTI PER L’APPROVAZIONE DI UN DISEGNO DI LEGGE CHE CONCEDE AUTONOMIA AI TERRITORI RUSSOFONI - UCCISO UN SOLDATO, 90 I FERITI

Il disegno concede maggiore autonomia ai territori orientali russofoni in mano ai ribelli, una misura fortemente voluta dall’Occidente e contenuta negli accordi di Minsk firmati a febbraio, dove era richiesta a Kiev l’attuazione di una decentralizzazione entro la fine dell’anno…

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Da www.corriere.it

 

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Violenti scontri davanti al Parlamento ucraino di Kiev: almeno 90 persone, in maggioranza poliziotti e volontari della Guardia nazionale ucraina, sono rimasti feriti da ordigni lanciati dallo schieramento degli ultra-nazionalisti che protestano contro la bozza di riforma costituzionale votata lunedì mattina in prima lettura. Ma cis sarebbe anche una vittima, sempre un militare, secondo quanto ha comunicato il ministro dell’Interno Arsen Avakov.

 

LA RIFORMA CONTESTATA

Il disegno concede maggiore autonomia ai territori orientali russofoni in mano ai ribelli, una misura fortemente voluta dall’Occidente e contenuta negli accordi di Minsk firmati a febbraio, dove era richiesta a Kiev l’attuazione di una decentralizzazione entro la fine dell’anno.

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LE PROTESTE DEI NAZIONALISTI

Il ministro dell’Interno, Arsen Avakov, ha riferito su Facebook che i manifestanti appartenenti al partito nazionalista Svoboda hanno fatto detonare «diversi» ordigni, ferendo una novantina di persone, tra cui alcune sono in condizioni critiche. Testimoni oculari hanno visto persone a terra, ricoperte di sangue, con ferite a braccia e gambe. Lacrimogeni sono volati da entrambe le parti, mentre un fumo denso si è alzato sulla zona. Più di 30 manifestanti sono state arrestati dalla polizia, ha aggiunto Avakov.

 

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