COME HANNO SPOLPATO “FARSA ITALIA” - DAI REGALI AI DIPENDENTI, MESSI IN CONTO SPESE AL PARTITO, AI CAPRICCI DI ALFANO CHE FECE CAMBIARE IL PARQUET - I PARLAMENTARI NON VERSANO LE QUOTE DOVUTE E ORA CHE IL BANANA PAGATORE HA CHIUSO IL RUBINETTO, SO’ DOLORI

Uno dei dipendenti: “Sono state le manifestazioni a prosciugare le casse. Hanno buttato quasi 20 milioni in poco più di dieci anni” - “Il fundraising della Santanché? Non ha mai portato niente” - “Forza Italia deve intascare 1,5 milioni dai vari onorevoli per il debito sulla candidatura; con il loro contributo potremmo salvare i nostri posti. Ma scappano tutti”...

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Alessandro Ferrucci per “il Fatto Quotidiano

 

silvio berlusconi forza italia silvio berlusconi forza italia

C’è chi ricorda il momento dell’orologio come un momento sentito, la giusta dose di enfasi nella sala dei festeggiamenti, l’albero di Natale sullo sfondo, la felicità per le imminenti ferie, Forza Italia era ancora nel Pdl, l’Italia era ancora berlusconiana e Denis Verdini era ancora Denis Verdini.

 

In quel momento, proprio Verdini, chiama a uno a uno i dipendenti, gli stringe la mano, un sorriso, due parole affettuose, di ringraziamento, un pacchetto come simbolo, “e dentro un bell’orologio con tanto di nome e cognome incisi, non un oggetto qualsiasi – racconta uno degli assunti di Forza Italia – Tutti stupiti, non ce lo aspettavamo. Tempo dopo abbiamo scoperto la verità: gli orologi non erano frutto di generosità personale, ma in nota spese al partito. Insomma, quasi quasi ce li siamo pagati da soli”. Pausa d’amarezza. “Era un’altra vita”.

   

inaugurazione nuova sede forza italia inaugurazione nuova sede forza italia

Una vita “agiata”, come la definiscono tutti dentro la sede nazionale di Forza Italia, una vita nella quale si “spendeva senza troppe preoccupazioni”, insistono i dipendenti, “dove si ostentava, dove si regalava, dove si sprecava. Sì, si sprecava, e ce ne rendevamo conto, ma eravamo certi della generosità del presidente (attenzione, non lo chiamano mai ‘Silvio’, o ‘Berlusconi’, o altro, ma solo il ‘presidente’)”.

 

Adesso no. Quest’anno non è stato montato neanche l’albero di Natale (“non c’era lo spirito giusto”), si pensa solo ai tagli, a salvare il possibile, a trattare con l’aiuto dei sindacati: “È vero, da tre mesi alcuni di noi si sono iscritti alla Cisl e alla Uil, è l’extrema ratio”, per fortuna niente Cgil “no! A tanto non siamo arrivati”.

 

Alle pareti delle sede sono state incorniciate storiche locandine, appuntamenti, manifestazioni simbolo degli ultimi vent’anni. Momenti di gloria. “Ma quanto ci sono costati!”. Prego, scusi?

 

LA NUOVA SEDE DI FORZA ITALIA A SAN LORENZO IN LUCINA LA NUOVA SEDE DI FORZA ITALIA A SAN LORENZO IN LUCINA

“Forse sono stati quegli appuntamenti a prosciugare le casse: nessuno ha mai pensato a organizzare un magazzino con il necessario per le manifestazioni, ogni volta prenotavamo da capo il necessario, botte da centinaia di migliaia di euro, magari per avere sempre lo stesso palco, la stessa scenografia, le sedie e quant’altro. Hanno buttato milioni di euro, c’è chi parla di quasi 20 milioni in poco più di dieci anni”.

   

I corridoi della sede sono sgombri, toni bassi, qualche parlamentare passa, pochi si fermano; dentro vi lavorano ancora 86 persone, l’aria è mesta: “Tante schifezze le abbiamo vissute quando si insediavano i nuovi dirigenti. Un esempio? Alfano appena arrivato ha detto: ‘Non voglio spendere un euro’, poi ha agito peggio degli altri, ha ottenuto anche il parquet nuovo. Eppoi la Santanchè! La numero uno”.

 

LA NUOVA SEDE DI FORZA ITALIA A SAN LORENZO IN LUCINA LA NUOVA SEDE DI FORZA ITALIA A SAN LORENZO IN LUCINA

Sotto quale profilo? “Ha voluto un differente arredamento per lei e Verdini, oggetti nuovi provenienti da un negozio di Forte dei Marmi, la zona dove ha i suoi amici e lo stabilimento balneare”. (Ma la stessa Santanché nega: “Non è vero, sono cose mie, solo mie. Di ufficio è stato rifatto solo quello di Berlusconi...”, lei usa il cognome. Denis Verdini, contattato, non ha risposto).

   

daniela santanche denis verdini e francesca daniela santanche denis verdini e francesca

Va bene, arredamento a parte, però la Santanché portava degli euro al partito come responsabile del fundraising. “Ma quando mai! Non ha portato niente, mai niente. Forse non è chiaro, ma non c’è più un euro. E i parlamentari non vogliono contribuire”. Vuol dire decurtare il proprio stipendio, come da accordi, per finanziare le attività del partito.

 

“Forza Italia deve ancora intascare un milione e mezzo di euro dai vari onorevoli per saldare il debito sulla sola candidatura; con il loro contributo potremmo già salvare il nostro posto di lavoro e l’organizzazione del partito. Ma scappano tutti, non si fanno trovare, o accampano scuse lacrimevoli, roba da ‘tengo famiglia’. E parliamo del 70 per cento di loro. Però quando c’era da mangiare arrivavano, eh...”.

angelino alfano angelino alfano

 

E qui l’album dei ricordi ritorna ancora alle feste di Natale in sede, quando il “presidente” incontrava i dipendenti per un brindisi, “peccato che noi non riuscivamo a entrare nella sala, i big sgomitavano per stargli vicino, per leccargli il culo, noi niente. Ah, il banchetto era sempre ordinato al Relais les jardin, di proprietà del nipote di Gianni Letta, nessuno sconto alla fine, come sempre...”.

   

silvio berlusconi e maria rosaria rossi silvio berlusconi e maria rosaria rossi

Da un anno la responsabile è la senatrice Mariarosaria Rossi, a lei riportiamo il racconto dei suoi dipendenti: “No, guardi, non intendo parlare della questione. Di tutto quello che è accaduto e accade, informo sempre il presidente. È lui l’unico a dover sapere”. A sapere come si agiva dietro la sua ombra.

 

 

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