COME NELLA RUSSIA SOVIETICA - DAVID BORRELLI ESCE DAI PENTASTELLATI EUROPEI “PER MOTIVI DI SALUTE”. E VA NEL GRUPPO MISTO – E’ L’ULTIMA VITTIMA DI SCONTRINOPOLI A CINQUE STELLE – FEDELISSIMO DI CASALEGGIO, SOSTENEVA LA LINEA DURA E PURA DI GRILLO. FU LUI L’ARTEFICE DEL MATRIMONIO, POI FALLITO, CON I LIBERALI DELL’ALDE 

-

Condividi questo articolo


 

Manuela Perrone per il Sole 24 Ore

 

Come si può passare nel giro di un anno da fedelissimo di David Casaleggio a spina nel fianco del M5S, al punto da dire addio al gruppo all’Europarlamento per entrare in quello dei non iscritti? L’ascesa e la caduta di David Borrelli - classe 1971, imprenditore trevigiano nel settore informatico e grillino della prima ora - raccontano di quanto fragili siano gli equilibri nel Movimento Cinque Stelle, ma anche di quanto la “rimborsopoli” degli ultimi giorni si stia trasformando in una resa dei conti interna che riapre vecchie ferite e ne genera di nuove.

david borrelli1 david borrelli1

 

Borrelli lascia nel silenzio (da Bruxelles i suoi colleghi sostengono che abbia spento il telefono). Per lui parla una nota stringata della capo delegazione M5S in Europa, Laura Agea: «Questa mattina l’eurodeputato David Borrelli ha ufficializzato il suo ingresso nel gruppo dei non iscritti. Borrelli ha comunicato alla delegazione italiana del MoVimento 5 Stelle che la sua è stata una scelta sofferta ma obbligata da motivi di salute. Prendiamo atto che Borrelli non fa più parte del MoVimento 5 Stelle».

 

Qui c’è la prima stranezza, formale: i «motivi di salute» gli fanno lasciare il M5S ma non il seggio di eurodeputato? Ma sono tante altre le cose che non tornano. Borrelli è (ma sarebbe meglio a questo punto usare l’imperfetto “era”) uno dei tre soci dell’Associazione Rousseau, insieme a Casaleggio jr e al consigliere comunale a Bologna Massimo Bugani.

 

David Borrelli David Borrelli

Proprio quest’ultimo, oggi, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano, ha usato parole durissime contro i furbetti dei rimborsi: «Cacceremo a calci chi ha fatto finta di versare e non ha versato». Alla domanda se anche Borrelli sia incappato in irregolarità, dal M5S Europa rispondono di non sapere. Ma confermano che «le verifiche stanno procedendo a tappeto anche sugli eurodeputati», che a differenza dei parlamentari non hanno l’obbligo di rendicontare le spese.

 

GRILLO E FARAGE GRILLO E FARAGE

Gli ultimi 13 mesi, per Borrelli, non sono stati facili. La parabola discendente è cominciata a gennaio 2017, quando era ancora co-capogruppo degli euroscettici Efdd insieme al leader Ukip Nigel Farage. Fu lui a ricevere da Casaleggio jr l’incarico di trattare con i liberali di Alde per il passaggio dei pentastellati tra le braccia dei super-europeisti. Un tentativo di giravolta funzionale alla lunga marcia di accreditamento del M5S presso le cancellerie europee che però fallì miseramente e costò al Movimento polemiche, faide e la perdita dei due eurodeputati Marco Affronte e Marco Zanni. Ma Borrelli, protetto dai vertici, restò saldamente in sella, seppur molto più defilato rispetto al passato.

 

GRILLO ALDE GRILLO ALDE

A ottobre scorso è tornato nuovamente agli onori delle cronache per un caso di “parentopoli”: la sua compagna, Maria Angela Riva, era entrata in sordina, da qualche mese, nello staff di Isabella Adinolfi, un’altra eurodeputata M5S della commissione Cultura. Lui si è difeso: «Maria Angela ha la sua vita, le sue competenze e il suo lavoro. Lei fa il suo, io faccio il mio». Ma dentro il Movimento erano in molti a storcere il naso.

 

LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO LUIGI DI MAIO DAVIDE CASALEGGIO

L’ultimo scivolone, assai sgradito a Milano, risale al 4 gennaio scorso. Contattato dal Foglio, che ha scovato lo statuto dell’Associazione Rousseau provando come a Davide Casaleggio sia intestato il controllo assoluto della piattaforma che è il cuore digitale della democrazia diretta targata M5S, ha risposto così: «Vorrei evitare di parlare dell’Associazione Rousseau, non so nulla di più di quello che è pubblico. Io non so nulla, sono in quell’associazione perché Beppe mi ha chiesto di esserci, ma è come se non ci fossi. Tutti e tre gli incarichi sono intestati a Davide Casaleggio, bisogna chiedere a lui. La prego di non farmi comparire, non voglio parlare di nulla». Un figurante che adesso esce di scena. A sorpresa, e in pieno terremoto.

 

maria angela riva fidanzata Borrelli maria angela riva fidanzata Borrelli

Ma c’è un’altra vicenda che potrebbe avere avuto il ruolo decisivo nella fuoriuscita di Borrelli: la notizia della settimana scorsa che l’amministrazione dell’Efdd ha contestato i rimborsi chiesti da Cristina Belotti, capo della comunicazione del Movimento a Bruxelles e Strasburgo, per alcune missioni legate alla campagna elettorale di Luigi Di Maio in Italia. Secondo Marco Canestrari, ex dipendente della Casaleggio Associati e autore con Nicola Biondo del libro “Supernova: così è stato ucciso il Movimento 5 Stelle”, con “rimborsopoli” Borrelli non c’entra: «Paga l’essersi schierato con Beppe nella lotta di potere in atto nel M5S».

 

Canestrari ha twittato un post di Borrelli datato 24 ottobre 2017 in cui l’europarlamentare criticava la gestione attuale, sostenendo che «in questi ultimi anni anziché parlare alle persone abbiamo parlato a noi stessi e tra noi. Litigandoci la presenza di uno o l’altro come fosse un trofeo da esporre. Ha ragione Beppe Grillo, come sempre, abbiamo sbagliato qualcosa. Non è troppo tardi».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...