COME TI CACCIO LE PORPORE - BERGOGLIO ABOLISCE MOTU PROPRIO IL CONSIGLIO DEI 15 CARDINALI CHE SI OCCUPAVANO, E MALE, DELLE FINANZE DELLA SANTA SEDE E LE AFFIDA AI LAICI

Papa Francesco gliel’ha comunicato di persona: il prossimo Consiglio sarà formato da cardinali e vescovi e soprattutto sette laici esperti che in gran parte proverranno dalla commissione referente dove lavora Francesca Chaouqui - Il nuovo segretario per gli Affari economici sarà il monsignore spagnolo dell’Opus Dei Vallejo Balda…

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M.Antonietta Calabro' per il Corriere della Sera

Papa Francesco ha iniziato a rivoluzionare la Curia, facendo entrare laici esterni esperti in economia nel mondo spesso chiuso e segreto delle finanze vaticane, con lo scopo dichiarato di incrementare la trasparenza e assicurare un maggiore aiuto all'azione del Vaticano in favore dei poveri. Come ha annunciato lui stesso in una lettera ai fedeli, il cardinale australiano George Pell, lascerà alla fine di marzo la cura della diocesi di Sydney per dedicarsi a tempo pieno all'incarico di prefetto di un nuovo Dicastero vaticano denominato «Segreteria per l'Economia». Compiti: la programmazione finanziaria e la stesura di un bilancio annuale.

Papa Francesco con coppa e maglietta del San LorenzoPapa Francesco con coppa e maglietta del San Lorenzo

È la prima riforma strutturale del Pontificato e il più incisivo cambiamento nella burocrazia della Curia, da un quarto di secolo a questa parte, cioè dalla Costituzione apostolica Pastor Bonus di Giovanni Paolo II nel 1988. Essa toglie competenze alla Segreteria di Stato che finora, oltre a gestire le relazioni diplomatiche, aveva il controllo amministrativo sulla Santa Sede.

Anche la scelta di denominare il nuovo organismo «Segreteria» lo pone sullo stesso piano della segreteria di Stato, con cui il nuovo prefetto dovrà collaborare. Inoltre viene ridimensionata la Prefettura degli Affari economici, guidata dal cardinale Giuseppe Versaldi. Sarebbe infine imminente la nomina del cosiddetto «Moderator Curiae», cioè sorta di «direttore generale», o manager, per il coordinamento di tutti i dicasteri.

Sergio Zeuli Francesca Immacolata ChaouquiSergio Zeuli Francesca Immacolata Chaouqui

Pochi giorni prima di entrare nel Conclave dell'anno scorso, il cardinale Pell si era espresso molto chiaramente sullo scandalo Vatileaks sostenendo che era un segno della mancanza di governance della Curia cui il nuovo Papa avrebbe dovuto rimediare.

È stato lo stesso Francesco a comunicare la sua decisione al Consiglio dei 15 cardinali che si occupavano finora dei problemi economici. Il Papa è entrato nella Riunione tenendo in mano un foglio contenente il Motu Proprio «Fidelis dispensator et prudens», come recita il Vangelo secondo Luca. «Come l'amministratore fedele e prudente ha il compito di curare attentamente quanto gli è stato affidato, così la Chiesa è consapevole della responsabilità di tutelare e gestire con attenzione i propri beni», scrive il Pontefice.

Paolo Messa e Francesca ChaouquiPaolo Messa e Francesca Chaouqui

I 15 cardinali del Consiglio hanno così anche saputo in diretta che il loro organismo era sciolto. E infatti la riunione è terminata poco dopo. Il nuovo Consiglio che affiancherà il prefetto Pell sarà infatti sempre costituito da 15 membri di cui soli otto cardinali e vescovi, mentre i rimanenti sette saranno degli esperti laici . Alcuni di loro sicuramente proverranno dalla Cosea, cioè la Commissione referente che ha proposto al G8 e al Papa l'idea del nuovo «ministero» dell'Economia o del Tesoro che dir si voglia.

Pell, che è uno dei cardinali del G8, avrebbe già scelto come segretario generale del nuovo organismo (una figura prevista dal Motu Proprio ) il monsignore spagnolo Lucio Angel Vallejo Balda, 47 anni, uomo-chiave della Cosea. Oltre il segretario generale, dovrà essere nominato un Revisore generale (per la revisione contabile con accesso a tutti gli enti).

prodi papa giovanni paoloprodi papa giovanni paolo

L'Apsa (Amministrazione del patrimonio della Sede apostolica) e l'Aif (Unità di informazione finanziaria) vengono confermate nelle loro funzioni. Quanto allo Ior, il portavoce vaticano padre Lombardi ha detto che «il nodo» non è ancora stato sciolto, che l'Istituto «non è toccato da questa riorganizzazione che ha un orizzonte molto più ampio» ma «continua ad essere oggetto di studio e di riflessione».

monsignor Vallejomonsignor Vallejo

 

 

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