COME TI SCASSO IL ROTTAMATORE – RENZI FIUTA LA TRAPPOLA: “LE REGOLE DI EPIFANI? SE MI VOGLIONO FREGARE, ME NE RESTO A FIRENZE”

Renzi boccia la “clausola di salvaguardia” per Letta: “Nessun ritocco allo Statuto, la scorsa volta mi hanno fatto fesso, ora no” - Cuperlo vuole tenere distinte leadership e premiership – Nella sfida per il Nazareno si fa avanti Bettini, si scalda Speranza ed Epifani…

Condividi questo articolo


Giovanna Casadio per "la Repubblica"

L'ultima volta, a Firenze, si erano stretti la mano come per siglare un patto. Ma tra Matteo Renzi e Enrico Letta, se patto c'è mai stato, è già saltato. Sono i sospetti sul gioco al massacro dentro il Pd per penalizzarlo o addirittura impedirgli di candidarsi, che hanno irrigidito di nuovo la posizione di Renzi. «Vorrei che Epifani non cambiasse le regole. Queste, quelle cioè dello Statuto, vanno bene, e le date del congresso non si toccano, va fatto entro il 7 novembre. Non è serio cambiarle».

LETTA-RENZILETTA-RENZI

È tornato alla carica il sindaco "rottamatore". Nessun ritocco significa non prevedere neppure la distinzione tra leadership (del partito) e premiership, e confermare che il nuovo segretario sarà anche automaticamente candidato premier. È la vera faglia attraverso la quale passa la sfida tra Matteo e Enrico: la staffetta per Palazzo Chigi.

LETTA-RENZILETTA-RENZI

Epifani l'ha detto chiaramente nella prima riunione del comitatone per le regole: «Se non facessimo questa distinzione, discrimineremmo Letta, non rendendogli possibile di presentarsi candidato premier la prossima volta».

LETTA-RENZILETTA-RENZI

Ma vale anche il contrario: «Una clausola di salvaguardia per Letta significa che non vuole l'accordo con Matteo», è esplicito Dario Nardella, ex vice sindaco di Firenze. Il nodo vero sta per arrivare al pettine. Non è solo questione di primarie aperte (come chiede Renzi) oppure riservate agli iscritti (è la linea bersaniana), ma soprattutto la gara per la premiership.

GUGLIELMO EPIFANI ENRICO LETTA NEL DUEMILATRE FOTO LAPRESSEGUGLIELMO EPIFANI ENRICO LETTA NEL DUEMILATRE FOTO LAPRESSE

Il sindaco fiorentino non usa mezze parole: «Se vogliono fare le regole loro, se l'obiettivo del gruppo dirigente è "come ti frego il candidato", ho una buona notizia per loro: io resto a Firenze tranquillo. La volta scorsa m'han fatto fesso, ora no. Mica ho scritto "giocondo" in fronte». Un trabocchetto nella candidatura a premier, Renzi non l'accetta. «Vorrei che il centrosinistra vincesse, anche con Mazinga...».

Renzi epifaniRenzi epifani

Uguale (e contraria) ragione per cui Gianni Cuperlo, candidato alla segreteria democratica della "gauche" e dei dalemiani, sostiene: «Non è pensabile per il Pd, che esprime il premier cioè Letta, fino all'altro giorno vice segretario del partito, mentre lui è in carica eleggere un altro candidato premier segretario. La distinzione è indispensabile».

NICO STUMPONICO STUMPO Gianni CuperloGianni Cuperlo

E poi, basta - aggiunge - «io mi candido per fare solo il segretario del Pd. Non si può accettare l'idea che si fa il segretario in vista di un altro ruolo». A tal punto i fronti sono agguerriti, che Beppe Fioroni, leader dei Popolari, provoca: «Il Pd ha due uomini di punta: Renzi e Letta. Per non fare disparità di trattamento, se segretario e premier coincidono chiedo a Letta di correre per la segreteria».

Ancora più tagliente Nico Stumpo sostiene che potrebbe estendersi una norma dello Statuto in base alla quale Letta è automaticamente ri-candidato a Palazzo Chigi. Il bersaniano Zoggia rincara: «Impossibile non toccare le regole».

I democratici di Areadem, tentati di salire sul carro di Renzi, minimizzano lo scontro: «Matteo agita la questione regole per prendere tempo». Su tutto incombe «il segretario emerito». Così ironicamente in Transatlantico Antonello Giacomelli e Pierluigi Castagnetti chiamano Bersani. L'ex segretario è da giorni tornato sulla scena.

BERSANI luigiBERSANI luigi

«Sembra pensare a una candidatura per interposta persona... « osserva Matteo Orfini, leader dei "giovani turchi". «Ha in mente Enrico Rossi, il governatore della Toscana», sostengono i renziani. Che prendono in mano la bandiera grillina: «Qui in Parlamento - afferma Nardella - non si sta muovendo una mosca: si sta prendendo tempo sulla legge contro il finanziamento dei partiti tanto da chiedere le audizioni internazionali, e di chi? di Barroso?».

Bettini GoffredoBettini Goffredo

I candidati democrat al congresso aumentano. Goffredo Bettini si fa avanti. Epifani non è escluso. Speranza scalda i muscoli. Sabato al Nazareno si danno appuntamento i democrat di "Riprendiamoci il Pd" e ci sarà anche il vendoliano Gennaro Migliore. A Torino i renziani di #OpenPd.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...

DAGOREPORT – BENVENUTI ALLA PROVA DEL “NOVE”! DOPO LA COSTOSA OPERAZIONE SUL ''BRAND AMADEUS'' (UN INVESTIMENTO DI 100 MILIONI DI DOLLARI IN 4 ANNI), A DISCOVERY NON VOGLIONO STRAFARE. E RESTERANNO FERMI, IN ATTESA DI VEDERE COSA SUCCEDERA' NELLA RAI DI ROSSI-MELONI - ''CORE BUSINESS' DEL CANALE NOVE: ASCOLTI E PUBBLICITÀ, QUINDI DENTRO LE SMORFIE E I BACETTI DI BARBARELLA D'URSO E FUORI L’INFORMAZIONE (L’IPOTESI MENTANA NON ESISTE) - LA RESPONSABILE DEI CONTENUTI DI DISCOVERY, LAURA CARAFOLI, PROVO' AD AGGANCIARE FIORELLO GIA' DOPO L'ULTIMO SANREMO, MA L'INCONTRO NON ANDO' A BUON FINE (TROPPE BIZZE DA ARTISTA LUNATICO). ED ALLORA È NATA L’IPOTESI AMADEUS, BRAVO ''ARTIGIANO" DI UNA TV INDUSTRIALE... 

DAGOREPORT – L’INSOFFERENZA DI AMADEUS VERSO LA RAI È ESPLOSA DURANTE IL FESTIVAL DI SANREMO 2024, QUANDO IL DG RAI GIAMPAOLO ROSSI, SU PRESSIONE DEI MELONI DI PALAZZO CHIGI, PROIBI' AI RAPPRESENTANTI DELLA PROTESTA ANTI-GOVERNATIVA DEI TRATTORI DI SALIRE SUL PALCO DELL'ARISTON - IL CONDUTTORE AVEVA GIÀ LE PALLE PIENE DI PRESSIONI POLITICHE E RACCOMANDAZIONI PRIVATE (IL PRANZO CON PINO INSEGNO, LE OSPITATE DI HOARA BORSELLI E POVIA SONO SOLO LA PUNTA DELLA CAPPELLA) E SI È LANCIATO SUI DOLLARONI DI DISCOVERY – L’OSPITATA “SEGRETA” DI BENIGNI-MATTARELLA A SANREMO 2023, CONSIDERATA DAI FRATELLINI D’ITALIA UN "COMIZIO" CONTRO IL PREMIERATO DELLA DUCETTA, FU L'INIZIO DELLA ROTTURA AMADEUS-PRESTA…