I CONTE NON TORNANO – SALVINI E DI MAIO IMBUFALITI COL PREMIER: "DECIDE TUTTO DA SOLO" – CONTE ACCUSATO DI AVER CONFEZIONATO IN FRETTA IL DECRETO PER NON ARRIVARE A GENOVA A MANI VUOTE - IL DISAPPUNTO DEL SOTTOSEGRETARIO GIORGETTI, TRIA E MOAVERO NEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DI GIOVEDI’ AVREBBERO SBOTTATO: "MICA POSSIAMO LEGGERLO SOLO ADESSO"...

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conte conte

Ilario Lombardo per la Stampa

Gli è bastato compiere la sua prima azione in totale autonomia per essere sconfessato. È la dura vita di Giuseppe Conte, un particolarissimo presidente del Consiglio di un governo con due teste e due leader che si contendono lo spazio politico.

 

A lui toccherebbe il ruolo di mediatore, una funzione quasi notarile, o almeno a questo avrebbe dovuto limitarsi, secondo Matteo Salvini e Luigi Di Maio.

 

Invece il premier ha preso un' iniziativa, ha gestito tempi e modi, e come conseguenza ha fatto infuriare sia il leader della Lega sia quello del M5S. Che qualcosa fosse successo durante il Consiglio dei ministri di giovedì, alla fine del quale è stato approvato il decreto su Genova, con la formula «salvo intese», era noto a tutti.

 

Quanto emerso però era solo una parte della storia e raccontava di un fronte governativo spaccato, con alcuni ministri infuriati con Conte e il titolare dei Trasporti Toninelli perché quel decreto era arrivato in Cdm, senza passare dal pre-consiglio, la riunione preparatoria dove i tecnici legislativi dei vari ministeri possono mettere il naso nel testo.

SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA SALVINI DI MAIO CONTE BY SPINOZA

 

Si sapeva che il sottosegretario della presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti non l' aveva presa bene, e che i più diretti a esprimere il proprio disappunto erano stati il ministro dell' Economia Tria e quello degli Esteri Moavero Milanesi: «Mica possiamo leggerlo adesso» hanno sbottato. In realtà, si apprende ora, anche Salvini e Di Maio si sono imbufaliti per la mancata condivisione del testo su Genova. Ha irritato il comportamento di Conte, sospettato di voler confezionare in fretta il decreto per non arrivare a Genova a mani vuote e avere l' occasione, come ha poi fatto, di sventolare il testo davanti alla cittadinanza riunita nell' anniversario della tragedia del Ponte Morandi.

Il viaggio di Conte a Genova viene organizzato all' ultimo.

 

GIUSEPPE CONTE ALL UNIVERSITA GIUSEPPE CONTE ALL UNIVERSITA

«Non posso andare a mani vuote» spiega il premier. Tutti sanno che da buon avvocato, Conte è molto meticoloso, vuole conoscere tutti i dossier fino in fondo, evitare insidie normative, ed è capace di analizzare fino all' ultima virgola.

 

A maggior ragione in un decreto che dovrebbe portare alla revoca delle concessioni di Autostrade. Avendo fatto l' avvocato per tutta la vita, Conte ha ben presente i rischi di sfidare una famiglia come i Benetton, soci di maggioranza di Autostrade: «Avranno i migliori legali del mondo».

 

Eppure, questa volta Conte va di fretta senza troppo pensare che i ministri avrebbero voluto visionare prima il testo. «Perché dovrei andare in cdm a discutere di un decreto che nemmeno conosco» si era sfogato la sera prima con alcuni deputati Salvini. Solo Toninelli, da quanto confermano dal ministero dei Trasporti, conosceva i dettagli del provvedimento. E tocca a lui difendere il premier.

 

conte di maio salvini conte di maio salvini

E infatti il ministro è presente alla conferenza stampa di Conte a fine cdm, a cui invece scelgono di non partecipare né Salvini né Di Maio, a testimonianza della loro irritazione. Ora, entrambi fanno trapelare la «totale fiducia nei confronti del premier», e smentiscono le divisioni, ma è indubbio che l' episodio, anche se isolato, è il segnale di un nervosismo che potrebbe travolgere Conte a ogni iniziativa in solitaria.

 

Alla fine, la formula «salvo intese» ha permesso di prendere tempo per migliorare il testo ancora monco di alcuni capitoli importanti per Genova, a partire da chi sarà il commissario per la ricostruzione del ponte. Il sindaco di Genova Marco Bucci e il governatore della Liguria Toti si sono lamentati con Salvini per il «tempo che si sta sprecando» e il leghista, a loro favore, ha avvertito: «Bisogna concordare il commissario con gli enti locali». Da Palazzo Chigi confermano che il commissario arriverà nei primi giorni della settimana: «E avrà pieni poteri di agire in fretta. L' Unione europea ha detto che ci aiuterà».

LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI LUIGI DI MAIO MATTEO SALVINI conte e tria conte e tria GIOVANNI TRIA GIOVANNI TRIA SALVINI DI MAIO SALVINI DI MAIO

 

 

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