IN CORTEO CONTRO LO ZAR VLADIMIR – A MOSCA 50 MILA IN PIAZZA CONTRO LA GUERRA (CHE NON C’È) MA TRAMPOLINO PER L’ANTI-PUTIN, MIKHAIL KHODORKOVSKIJ – INDUSTRIALI CRITICI SULLE CONTRO-SANZIONI


Fabrizio Dragosei per “il Corriere della Sera

 

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Dopo settimane di una guerra che ufficialmente non esiste, l’opposizione fa sentire la sua voce contro l’intervento russo in Ucraina. Una marcia della pace con migliaia di persone che hanno attraversato le vie centrali di Mosca si è aggiunta a voci sporadiche che si sono levate in varie parti del Paese. E Mikhail Khodorkovskij, l’ex magnate che vive all’estero dopo la sua liberazione, ha annunciato il lancio di un movimento per ottenere la sconfitta di Vladimir Putin alle elezioni presidenziali del 2016.

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Tutto questo mentre il piano per creare una zona cuscinetto tra i combattenti nell’est dell’Ucraina non decolla, nonostante le speranze iniziali. Il cessate il fuoco continua a essere violato (ieri ci sono state sparatorie e morti) e così nessuno ritira le truppe e l’artiglieria. I cannoni del governo di Kiev rimangono a ridosso delle posizioni dei ribelli e le truppe «volontarie» russe con il loro armamento non lasciano il Paese. 

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Sono state almeno ventimila le persone scese in piazza nella capitale russa per gridare slogan contro il presidente e per chiedere la fine delle azioni contro i fratelli ucraini. Finora era stata quasi unicamente l’Associazione delle madri dei soldati a far sentire la sua voce, dopo che parecchi giovani erano tornati in casse di piombo dalla guerra che non c’è. Ma adesso la società civile, quella che alle ultime elezioni aveva alzato la voce contro la rielezione di Putin, sembra aver ripreso fiato. 

UCRAINA LA GENTE IN PIAZZA DOPO GLI SCONTRI


Già il mondo imprenditoriale aveva sommessamente osato dire qualcosa contro la guerra che ha causato le sanzioni occidentali. E aveva criticato le contro-sanzioni che fanno sentire i loro effetti sulla popolazione russa. Vi ha accennato la Confederazione degli industriali; ne hanno parlato esplicitamente oligarchi rifugiati all’estero, come appunto Khodorkovskij e Yevgenij Chichvarkin. E anche l’economista Sergej Guriyev. 

UCRAINA SCONTRI A ODESSA


In un momento di difficoltà economiche e politiche, il potere comunque ha deciso di far sentire ai possibili dissidenti che in Russia comanda solo il Cremlino. A questo, secondo alcuni, è servita anche l’azione contro Evtushenkov, un oligarca assai defilato. Probabilmente ci si vuole impadronire della sua compagnia petrolifera, ma in ogni caso l’averlo messo agli arresti domiciliari può servire da monito agli altri. 

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Essere tornati allo scontro con l’Occidente non piace a molti, anche a personaggi legati direttamente a Putin. C’è, ad esempio, chi si è dato da fare per evitare una nuova ondata di contro-sanzioni che appesantirebbe ulteriormente il clima. Il vice primo ministro Arkadij Dvorkovich ha detto, ad esempio, che misure di ritorsione «non sono una priorità; non sono allo studio». A suo avviso sarebbe molto meglio «sostenere coloro che sono colpiti dalle sanzioni». E’ bene ricordare che nei giorni scorsi c’erano state invece voci che avevano parlato a favore di misure molto incisive, come quella di vietare il sorvolo della Russia alle compagnie occidentali. 

UCRAINA SCONTRI A ODESSA


Ma parlare contro il potere in questo Paese è cosa assai delicata, che a volte può diventare pericolosa. Così un noto fisico teorico ha annunciato l’abbandono della Russia e la richiesta di asilo politico all’Ucraina. Oleg Shro, discepolo del fisico dissidente Andrej Sakharov, ha anche invitato i suoi connazionali a rileggersi quello che il premio Nobel per la pace diceva, «per capire il suo ruolo e il suo pensiero».