COSA SUA - DOPO L’ASSOLUZIONE DI TRAVAGLIO SI PUÒ SCRIVERE SENZA TIMORE DI CONDANNE PER DIFFAMAZIONE CHE CONFALONIERI E FININVEST “ANDREBBERO ESPULSI DALLA CONFINDUSTRIA PER AVER PAGATO PER ANNI COSA NOSTRA”

Il giudice civile di Roma ha respinto la richiesta di danni avanzata dal presidente del Biscione nei confronti del direttore dell’Espresso Manfellotto e di Travaglio per un articolo del 2010 in cui Marcolino chiedeva di espellere Confalonieri da Confindustria per il pizzo alla mafia

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Dal “Fatto quotidiano

 

marco travaglio marco travaglio

Si può scrivere, senza timore di condanne per diffamazione, che Fedele Confalonieri e il gruppo Fininvest andrebbero espulsi dalla Confindustria per aver pagato per anni Cosa nostra. L’ha stabilito il giudice civile di Roma Cecilia Pratesi, respingendo la richiesta di danni avanzata dal presidente del Biscione nei confronti del direttore dell’Espresso Bruno Manfellotto e di Marco Travaglio per un articolo firmato da quest’ultimo nel 2010, dal titolo: “Fininvest, pizzo impunito” .

 

Nella sua rubrica “Carta canta”, il condirettore del Fatto partiva dalla condanna in appello per mafia di Marcello Dell’Utri, là dove i giudici scrivevano che Berlusconi “pagò ingenti somme di denaro a Cosa nostra in cambio della protezione alla sua persona e ai suoi familiari” e poi alle sue tv per almeno vent’anni, “fino al 1992... pochi mesi prima della strage di Capaci”. E osservava che “tra i massimi dirigenti della Fininvest che effettuava i pagamenti c’era Fedele Confalonieri”, membro e dirigente (non vicepresidente, come erroneamente indicato nell’articolo) di Confindustria: la stessa che espelle gli associati che pagano il pizzo alla mafia e non denunciano l’estorsione.

 

Fedele Confalonieri Fedele Confalonieri

“Una norma coraggiosa – osservava Travaglio – anche perché chi cede al racket è vittima di estorsione e non commette reati. Ma questo è proprio quanto hanno accertato i giudici su Berlusconi e la Fininvest: è ‘inconfutabilmente provato’ che il Cavaliere aveva fatto ‘una scelta ben precisa... pagare piuttosto che denunciare’”. E domandava: “Che aspetta Confindustria a mettere alla porta il gruppo Fininvest e magari anche Confalonieri?”.

  

Parole “denigratorie” e “diffamatorie”, secondo Confalonieri. Ma non secondo il Tribunale: “Il fatto può definirsi storico... Per un lungo arco temporale, dalla metà degli anni 70 fino a circa il ventennio successivo, Silvio Berlusconi , per tutelarsi dalla minaccia mafiosa che aveva attinto i suoi stessi familiari, abbia scelto di effettuare dei versamenti periodici in favore di Cosa nostra, operati anche tramite le proprie aziende, tra cui la Fininvest, della quale Confalonieri era ed è il presidente”.

 

cena fund raising di forza italia silvio berlusconi cena fund raising di forza italia silvio berlusconi

Ed è “investito, in virtù della propria carica, della responsabilità delle operazioni poste in essere da Fininvest o con denaro Fininvest”. Dunque l’articolo non contiene nulla di “offensivo” né “elementi di falsità”: solo “una manifestazione del diritto di critica pienamente legittima ed esprime il punto di vista dell’autore su tali accadimenti, connotato da estremo rigore in merito a quello che – stando alla sentenza – poteva legittimamente essere letto come un obiettivo difetto di coerenza dell’autogoverno in Confindustria”, visto che “la critica di Travaglio denuncia un sistema che non adotterebbe il medesimo rigore nei confronti di imprenditori di diverso ‘peso’, quali da un lato i piccoli imprenditori espulsi da Confindustria per aver pagato il pizzo, e dall’altro della caratura di Fininvest”.

Bruno Manfellotto Bruno Manfellotto

 

Conclude il giudice: “Le pubblicazioni contestate sono state espressione legittima dei diritti di cronaca e critica..., peraltro esercitati nel sospetto del canone detto della continenza, giacché in nessun passaggio del testo in esame sono rinvenibili espressioni gratuitamente offensive o ingiuriose o esorbitanti dalla legittima manifestazione del diritto di opinione dell’autore”.

 

Perciò il Tribunale ha assolto Travaglio e il direttore dell’Espresso (difesi dallo studio Ripa di Meana), rigettando la richiesta di risarcimento. Sarà Confalonieri a metter mano al portafogli: il giudice l’ha condannato a rifondere ai giornalisti 5.400 euro di spese legali.

MARCELLO DELL UTRI INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO MARCELLO DELL UTRI INAUGURAZIONE MITO ALLA SCALA FOTO FRANCO CORTELLINO

 

 

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