LA DECISIONE DELLA GIUNTA DELLE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE DEL SENATO, CHE A LUGLIO SI È DICHIARATA “INCOMPETENTE” A DECIDERE SU TREMONTI INDAGATO PER CORRUZIONE, HA BLOCCATO L’INCHIESTA DEI PM DI MILANO - SI VA VERSO LA PRESCRIZIONE?


tremonti

Sandro De Riccardis per “la Repubblica”

 

Formalmente è stata una semplice dichiarazione d’incompetenza. Nei fatti, la decisione della Giunta delle autorizzazioni a procedere del Senato, che a luglio si è dichiarata «incompetente» a decidere sull’ex ministro Giulio Tremonti, ha bloccato l’inchiesta dei pm di Milano. Che ora dovranno decidere quali contromosse adottare per allontanare lo spettro della prescrizione dall’indagine che vede Tremonti indagato per corruzione.

tremonti andreotti

 

L’inchiesta riguarda la tangente da 2,6 milioni che – secondo le indagini dei pm Roberto Pellicano e Giovanni Polizzi, e del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Milano - sarebbe stata pagata all’ex ministro per l’acquisizione da parte di Finmeccanica della società Usa Drs, a cui Tremonti si era dichiarato contrario. Per togliere il veto - accusano i pm- è stata pagata una tangente da 2,6 milioni mascherata da consulenza allo studio “Tremonti Vitali Romagnoli Piccardi”.

 

Dopo che anche il Tribunale dei ministri ha fatto propria l’impostazione dei pm, gli atti sono stati trasmessi alla Giunta del Senato che però non ha accolto la richiesta di processo, né si è opposta. Si è invece dichiarata «incompetente » perché le condotte sarebbero «precedenti l’assunzione della carica».

finmeccanica

 

Ma rispedendo la pratica a Milano senza decidere, viene meno l’essenziale condizione di procedibilità per chiedere il processo, ora bloccato in un impasse di difficile soluzione. La procura mantiene il più stretto riserbo sulla sua strategia ma le alternative percorribili, codice alla mano, sono solo due: chiedere l’archiviazione al gip, oppure promuovere il conflitto di attribuzioni davanti alla Corte Costituzionale. Mentre la prescrizione, ad agosto 2016, diventa un rischio sempre più concreto.