DISPETTO CONTINUO - SALVINI “TAGLIA” LE BADANTI A BOSSI E UMBERTO NON VA A MONTECITORIO – FINORA IL SENATUR SI FACEVA AIUTARE DA UN PENSIONATO PER ARRIVARE A ROMA (DOPO L’ICTUS NON E’ AUTOSUFFICIENTE), MA QUESTA SETTIMANA ERA IMPEGNATO – STASERA DOVEVA TORNARE IN TV DOPO ANNI DI ASSENZA, MA LA LEGA LO HA BLOCCATO A GEMONIO

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Fabrizio Caccia per il ‘Corriere della Sera’

 

salvini cornuto da isoardi il commento di bossi

«Io sono il fratello minore dell' Umberto, capito? Siamo stati io, lui e pochi altri a fondare la Lega Lombarda nell' 84, va bene? E allora a questo punto, no, non ci si doveva arrivare...». L' ex senatore del Carroccio, Giuseppe Leoni, 70 anni da Mornago, Varese, è furibondo. Ha appena saputo che a Umberto Bossi, dal 3 novembre scorso, i dirigenti di via Bellerio hanno tagliato lo staff: i due dipendenti che a turno, ogni settimana, accompagnavano a Roma il Senatùr per aiutarlo - dopo l' ictus del 2004 - a prendere parte ai lavori parlamentari sono stati sospesi. Il volo delle 19 da Linate, ieri sera, è partito senza di lui.

 

salvini al congresso della lega

Oggi, dunque, Umberto Bossi non sarà in Aula a Montecitorio a discutere del disegno di legge sulla modifica territoriale che prevede il passaggio del comune di Sappada dal Veneto al Friuli. Discussione a cui sembra tenesse parecchio. E neppure sarà ospite di Bianca Berlinguer stasera a Cartabianca su RaiTre: il suo tanto atteso ritorno televisivo dopo lunghi anni di assenza.

 

D' accordo la Lega in bolletta, la riorganizzazione, i conti bloccati dalla magistratura per l' inchiesta di Genova, gli impiegati in cigs fino all' anno prossimo, il taglio dei costi e tutto il resto, ma l' amico fraterno Giuseppe Leoni proprio non ci sta: «Al segretario Matteo Salvini e al suo vice Giancarlo Giorgetti - sbotta l' ex senatore leghista - dico di prendere esempio dalla Chiesa. Benedetto XVI vive ancora in Vaticano, mica sotto i ponti del Tevere! Anche adesso che è anziano, malato e non è più il papa titolare... Si ricordino, Giorgetti e Salvini: gli uomini non vanno mai umiliati».

 

Giuseppe Leoni

Leoni racconta di essere stato a casa di Bossi pochi giorni fa («abito a 5 chilometri») e di non averlo trovato certo raggiante per questa situazione: «Ma lui è troppo orgoglioso per lamentarsi, al massimo dà un tiro in più al suo toscano, guarda in aria e sospirando dice: Va così ... Ma così, dico io, non deve andare».

 

Quando è scattata la sospensione improvvisa dei due accompagnatori del Senatùr, il 3 novembre, ci ha pensato un volontario, tal Franco Aresi, pensionato di Bergamo, a sobbarcarsi il viaggio per non far perdere a Umberto Bossi le sedute della Camera della scorsa settimana. Ieri, però, il signor Aresi era impegnato con dei lavori a casa e non è potuto partire. Bossi, perciò, è rimasto a Gemonio. Il suo handicap fisico, causato dalla malattia, non gli consente purtroppo di spostarsi autonomamente.

 

salvini bossi pontida

Aveva pronta un' interrogazione parlamentare, il Senatùr: non se ne farà più niente. Oggi, di sicuro, la sua assenza sui banchi di Montecitorio si noterà: perché lui c' è sempre stato, anche in mezzo alla tempesta giudiziaria per lo scandalo dei rimborsi elettorali (il 10 luglio di quest' anno il tribunale di Milano lo ha condannato in primo grado a due anni e tre mesi per appropriazione indebita) Bossi non è mai voluto mancare agli appuntamenti dell' Aula.

 

Roberto Maroni Giancarlo Giorgetti

«Questo è un altro dispetto nei suoi riguardi da parte dei vertici del partito», chiosa Giuseppe Leoni, che non ha dimenticato quando a settembre scorso per la prima volta, sul prato di Pontida, Bossi è rimasto giù dal palco e nessuno gli ha dato la parola. «Però attenzione - conclude l' ex senatore amico - perché una buona fetta di militanti, ancora legati all' Umberto, potrebbero arrabbiarsi e decidere di scappare dalla Lega, andarsene coi nuovi movimenti autonomisti. Per esempio, il Grande Nord. Perciò, lo dico a Giorgetti e Salvini: aiutiamo Bossi a fare il deputato».