DOPO VALENTINO VALENTINI, ANCHE IL GENERALE PAOLO POLETTI CONTRO IL LIBRO DI SERGIO DE GREGORIO

Ora che il Vice Ministro Vincenzo De Luca è indagato a Salerno, il M5S e Renzi chiederanno le dimissioni, o presenteranno richiesta di sfiducia? - Lara Comi non sa manco l'ABC del Diritto! - La lezioncina che fa Patuelli su come gestire i nostri soldi un po' fa sorridere e molto fa incazzare…

Condividi questo articolo


Riceviamo e pubblichiamo:

Valentino Valentini Valentino Valentini

Lettera 1
Egregio Direttore,
in nome e per conto del mio assistito, il Generale di Divisione Paolo Poletti, desidero rappresentarLe quanto segue.
I contenuti riportati dal vostro articolo dal titolo "DE GREGORIO, IL GUARDIANO DEL PRETORIO SVELA CHE IL FEDELISSIMO DI BERLUSCONI VALENTINO VALENTINI SAREBBE STATO UNA "TALPA" DEI SERVIZI SEGRETI ALLEATI CON LE PROCURE" sono completamente infondati, falsi e pertanto gravemente lesivi dell'onorabilità del mio assistito.

In relazione a quanto sopra e nell'interesse del mio assistito ho il dovere di richiederle una nota di rettifica in merito alle seguenti circostanze:
1. l'opinione sul dott. Valentino Valentini, attribuita al Gen. Paolo Poletti non è mai stata espressa da quest'ultimo. Tale opinione,lo si ribadisce, mai espressa dal mio assistito, è stata asseritamente riferita dal Sig. Sergio de Gregorio nell'ambito di un verbale giudiziario.
2. E' falsa, e quindi gravemente diffamatoria, la notizia riportata che indicava il gen. Paolo Poletti come soggetto coinvolto nell'indagine c.d. "P. 4"; mai a nessun titolo il gen. è stato coinvolto nella suddetta vicenda giudiziaria.
3. E' totalmente falsa la notizia di "un'amicizia" tra il sig. Luigi Bisignani ed il gen. Paolo Poletti.
In tal senso Le chiedo di verificare, personalmente la sua testata si astenga dal diffondere sul mio assistito informazioni false, in ossequio ai noti principi in materia di cronaca, cui deve ispirarsi il lavoro di ciascun giornalista.
Cordiali saluti.
Avv. Gianluca Tognozzi

SERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI resizeSERGIO DE GREGORIO SILVIO BERLUSCONI resize

Lettera 2
Caro Dago,
che risate mi sono fatto ad ascoltare Lara Comi !!!
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/11/21/pdl-lara-comi-morti-in-sardegna-assurdo-rifugiarsi-in-scantinato/254631/
Mannaggia, ma questa qui non sa manco l'ABC del Diritto (che confusione tra chi fa i condoni, chi evade ecc. ecc.), e ce la ritroviamo a rappresentare l'Italia in Europa ?
Ah, ho capito: è per far ridere anche l'Europa, risultando degna rappresentante dell' "Itaglia"...
Recondite Armonie

Lettera 3
Ora che il Vice Ministro Vincenzo De Luca è indagato a Salerno, Il M5S e Renzi chiederanno le dimissioni, o presenteranno richiesta di sfiducia? Ah saperlo...
Domenico

LARA COMILARA COMI

Lettera 4
Salve Dagospia, che tristezza le immagini invecchiate dei miti defunti! Ma quelli di sachs media penseranno veramente che avrebbero smesso tutti quanti di farsi e sarebbero entrati in politica? Evidentemente non hanno tenuto conto della variabile indipendente Mick Jagger. Ciao, belushi

Lettera 5
E vabbè ma pure Ligresti! Si poteva mettere d'accordo con la Cancellieri prima di parlare. Bastava una telefonata.
Tiziano Longhi

Lettera 6
M'arrazzo che torna in tv e che parla di bambini abusati francamente serenamente pacatamente mi sembra una cosa fuoriiiiiiiiiii dalllllll mooooonnnndooooo
FM

LARA COMILARA COMI

Lettera 7
Caro Dago,
dopo aver letto l'articolo di Repubblica dagoriportato ieri sulle perdite di Fiat Italia, da cui risulta che Marpionne ci perde un tot per ogni auto prodotta, lo stato ci perde in cassa integrazione, gli operai Fiat e' assodato che guadagnano mediamente il 40% in meno degli operai tedeschi, ma allora chi e' che stramangia sulla Fiat (come su ogni cosa prodotta in Italia)? La risposta la conosciamo tutti ed e' la sintesi del fatto che siamo una nazione in cui lavorare e' diventato controproducente, ergo una nazione fallita!
Stefano55

Lettera 8
Egregio direttore,
mi meraviglia si dia peso alle parole di uno come Patuelli, a prescindere dalla carica che occupa. Patuelli era vicesegretario del Partito Liberale Italiano nel 1992, Partito che scomparve in quegli anni travolto da tangentopoli e dalla mole di debiti accumulata negli ultimi anni di esistenza. Che adesso venga a farci la lezioncina su come gestire i nostri soldi un po' fa sorridere e molto fa incazzare.
Paolo Ferraresi

cancellieri adnkronos xcancellieri adnkronos x

Lettera 9
Caro Dago,
Ok al progresso, all'evoluzione dei costumi, alla modernità eccetera, ma qui si sta esagerando. Io, scusa l'autocitazione, sono cresciuto eccitandomi e godendo per le tette della Fenech, per le cosce della Antonelli, per il culo della Nadia Cassini e per gli exploits di selen e Rocco Siffredi e ora dovrei farlo per le manette (vedi Travaglio e Flores D'arcais) per il pacco di un trans ( vedi Marrazzo e Luxuria) o per il fondoschiena di un gay ( vedi Vendola e Cecchi Paone) ?. Ecco, uno dei motivi per cui continuerò a votare Forza Gnocca made in Silvio.
Salve
Natalino Russo Seminara

Piero Marrazzo e Patrizia ManciniPiero Marrazzo e Patrizia Mancini

Lettera 10
Caro Dago, nel lungo pezzo di oggi di Fabrizio Massaro sul Corriere della Sera a proposito di Salvatore Ligresti, Cancellieri & C., si parla di tutto con dovizia di virgolettati estratti dalle deposizioni. Ma non si cita una riga delle dichiarazioni di Fulvio Gismondi, l'attuario consulente di Fonsai, che ai giudici ha raccontato fra l'altro quanto pressing convincente sull'Isvap di Giancarlo Giannini abbia fatto Alberto Nagel, a.d. di Mediobanca, per sbloccare il matrimonio Fonsai-Unipol.
Chissà, Gismondi, definito il personaggio-chiave dell'inchiesta Fonsai, deve essersi perso nei corridoi di Via Solferino...
Con simpatia.
Andrea

 

 

LARA COMILARA COMIAntonio PatuelliAntonio Patuelli

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...